La Recherche - volume 2

Da LogicaUnitaria.
ALLA RICERCA DELLE RADICI DELL'UNO
- Il mistero degli eterni amanti -



PER UNA SCIENZA DELL'ESODO
Vol. 4
Dalla dialettica la dialogo
- Dialoghi d'Amore -



"Innamorato dalla nascita" e "La cicala di Alençon"

“Solo i simili [dunque solo coloro che si fanno gemelli] possono congiungersi”

(Silvia Montefoschi biologa e psicoanalista 1926-2011)


L'infanzia e la prima chiamata del Cristo Universale

  1. Alla ricerca dei veri genitori

Le moderne tentazioni illuministiche del sociologismo prima e dello psicologismo dopo

  1. La crisi e la tentazione del ridurre tutto a sociologismo
  2. L'incontro con la psicoanalisi di Freud e Jung e la tentazione del ridurre tutto a psicologismo

La maturità e la seconda chiamata del Cristo Universale

  1. La mia psicoanalista ovvero il ritorno del Cristo come Giovanni ma questa volta in un corpo di Donna

La cicala di Alençon: una voce dall'Aldilà

  1. Come è avvenuto l'incontro fondamentale della mia vita con una extraterrestre
  2. Dialoghi d'Amore ovvero cinquemila pagine di scrittura automatica

Thérèse Martin: una lettura di un percorso evolutivo

Queste che seguono sono articoli e bozze di un lavoro di lettura della sua biografia e anche un commentario del suo pensiero. Si tratta di una eredità da portare a compimento: il calvario di Thérèse Martin.

AndreaThérèse o il viaggio che continua

  1. Allontanandoci dalla vita preistorica senza nostalgia alcuna in un ultimo esodo
  2. Controrivoluzione e resistenza

Nuove e ultime comunicazioni dall'Aldilà

  1. Comunicazioni dall'Aldilà: "Io ci sono"
  2. Comunicazioni dall'Aldilà ed è la seconda volta: "Stai con Thérèse"
  3. Ancora comunicazioni dall'Aldilà o forse dall'Oltre: "Sto pregando Dio"
  4. Ancora e di nuovo comunicazioni dall'Aldilà: “Non ti preoccupare: tu continua a stare con Thérèse Martin”


In fine...la resurrezione


“[...] quando il sudario allenterà la stretta

e creature vestite di miracolo

saliranno a due a due”


(Emily Dickinson)



Onde del pensiero tra il pianeta Terra e il pianeta Cielo

Si tratta di contatti con extraterrestri o come in questo caso ex-terrestri: sono resoconti di scrittura automatica, migliaia di pagine: e così anche io sono un contattista! Roba da non crederci!

"Dialoghi d'Amore" di Andrea Morelli & Thérèse Martin sono una antologia che riporta brani di un documento realmente esistente ma ancora inedito il cui titolo dell'originale su carta era "Scienza della preghiera".

Elaborato più di una decina di anni fa questo scritto consta di circa 4.000 pagine più un'altro 1.000 pagine ancora ma queste ultime praticamente indecifrabili.

Si tratta di una raccolta di preghiere come si è sempre usato tradizionalmete chiamare negli ambienti religiosi le comunicazioni tra la terra e il cielo.

Contiene anche in minore misura comunicazioni dal Cielo alla Terra.

E' un'opera letteraria che tratta di questioni filosofiche, teologiche e psicoanalitiche con un linguaggio tipico della poesia e delle lettere d'amore.

I personaggi di questi dialoghi d'amore sono lo scrittore stesso e una donna che si fa chiamare o dice di chiamarsi Teresa di Lisieux in un primo momento e poi in seguito Thérèse Martin.

L'autore l'ha identificata proprio in Thérèse Martin alias Teresa di Lisieux, la nota mistica francese che nel secolo scorso fu l'autrice di tre manoscritti autobiografici più noti come "Storia di un'anima" e che ha lasciato il pianeta Terra in giovane età nel 1897 a causa di una tubercolosi.

Qui nessuno intende pronunciarsi sulla natura di tale comunicazione e sostenere questa o quella tesi anche perchè non è questo l'essenziale di questi testi: si tratta di poesia, solo letteratura.

"Dialoghi D'amore" come ogni cosa ha una sua storia.

Bisognerebbe risalire molto indietro nel tempo e poi comunque non tutto si può sapere o conoscere in quanto gli eventi si dipanano sempre a partire dal regno dello spettro invisibile del reale. In principio era il "Laboratorio Ricerche Evolutive Silvia Montefoschi" (Genova 1986-1989).

In verità lo scritto in questione si origina nel momento in cui cala il sipario sulla storia di questo " Laboratorio" che chiude per così dire i battenti proprio nel 1989, ma non è qui il vero inizio ma è comunque questo un momento di questa storia molto importante forse il più importante, non foss'altro per porre le basi a livello di sincronicità dell'evento che ha portato alla scrittura di questo testo.

A questo evento che l'ha preceduto occorrerebbe aggiungere che uno dei miei più grandi sogni della mia vita era di scrivere un libro, un qualsiasi testo a quattro mani e preferibilmente con una donna anche se non è questo forse l'elemento determinante per la genesi di un evento non tra i più importanti della mia vita ma il più importante degli eventi che hanno tessuto la mia storia personale. Il "Laboratorio" fondato nel 1985-1986 da Silvia Montefoschi e da alcuni suoi allievi molti dei quali psicoanalisti termina la sua esistenza a Genova e in quello stesso anno Silvia che aveva posto la sua residenza a Genova per tutto il periodo di esistenza del Laboratorio ritorna definitivamente a Milano dove ha vissuto ed esercitato la psicoanalisi a partire dal 1956 proveniente dalla società di psicoanalisi junghiana di Roma guidata da Ernst Bernhard.

Nel frattempo io che grazie a questi allievi di Silvia venivo in posseso di documenti prodotti dal vecchio "Laboratorio Ricerche Evolutive Silvia Montefoschi" ancora adesso inediti mi ero inventato delle pratiche da svolgere tutti i giorni come quella del "vuoto mentale" "l'esercizio del non-pensare" "l'occhio all'infinito" "l'esercizio del non-fare" non sapendo nemmeno io dove sarei andato a parare.

Sta di fatto che ad agosto cioè appena qualche mese dopo l'aborto di questo gruppo e l'inizio intensivo di queste nuove pratiche un bel giorno non so come nè perchè decisi di mettermi in collegamento tramite la tecnica della scrittura automatica con l'apostolo Giovanni.

E dopo Giovanni altri defunti ancora tra cui Freud, Nietzsche stesso fino ad arrivare il 19 ottobre 1989 a ritrovarmi connesso come si usa dire oggi con Teresa di Lisieux così si faceva chiamare questo personaggio femminile i primi tempi e solo in seguito più semplicemente Thérèse Martin.

Da allora sono passati 22 anni e sono sempre connesso con lei adesso più solo con lei e questo quotidianamente senza saltare un giorno, forse addirittura senza saltare nemmeno un'ora della giornata anche se ormai è dal 1994 che ho terminato di utilizzare la tecnica della scrittura automatica e sto con lei solo mentalmente aiutandomi talvolta con una preghiera che ho reinventato basandomi su una pratica di orazione della antica chiesa cristiana ortodossa denominata "preghiera del cuore" o anche "preghiera del nome".

In passato date le forti difficoltà a mantenere attivo questo canale comunicativo avevo composto una sorta di "breviario" ad hoc per mio uso e consumo da recitarsi tutti i giorni. Adesso però ho abbandonato ogni sorta di ausilii che ritengo ancora troppo artificiosi e la relazione con lei è puramente mentale.

La conoscenza di questo personaggio femminile della storia della chiesa cristiana e più precisamente cattolica avviene a San Floriano di Castelfranco Veneto nel 1968 e recentemente rileggendo alcuni miei diari tenuti in passato l'unica traccia del suo ritorno è del gennaio 1977 quando ancora non conoscevo Silvia Montefoschi neanche di nome ma solo Freud e Jung.

Così riempii parecchi quaderni di comunicazioni tra la Terra e il Cielo, scrissi in tutto quasi cinque mila pagine: "Dialoghi d'Amore" appunto, un'intrecciarsi di parole tra un uomo e una donna molto distanti, tanto distanti e nel medesimo tempo, molto vicini, tanto vicini.

Una sola persona.

Le mie frequentazioni dell'ex terrestre continuano tuttora e anzi sono più frequenti ma senza più il tramite della scrittura automatica ma solo mentalmente e siccome nel frattempo a partire dal 1991 è iniziata anche la controrivoluzione come descritto anche dalla biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi nei suoi nuovi libri prodotti a partire dal 1995 fino al 2009, ho più difficoltà a contattarla rispetto a prima per cui molto spesso utilizzo una tecnica che mi facilita il contatto e che io chiamo come tradizionalmente è stata chiamata tale tecnica e cioè "preghiere" ma non le chiedo niente e non la prego di niente ma semplicemente per dirle: "Ciao Thérèse ti voglio bene, tanto, tanto."

Antologia di brani scelti

Questa che segue è una scelta delle seguenti pagine di scrittura automatica o scritte sotto dettatura ovvero tramite il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

Dialoghi d'Amore

Terminata definitivamente la pratica della scrittura automatica più volte mi ritrovai comunque a scrivere articoli aventi espressamente come interlocutrice Thérèse Martin e quindi a Lei rivolti indipendentemente dalle poesie ceh invece sono tutte esplicitamente rivolte a Lei.

Questi che seguono sono alcuni di questi articoli che in qualche modo proseguono l'esperienza della scrittura automatica sia pur sotto altra forma.


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