Viva Stalin - Note in margine alla storia degli USA e della Russia

Da LogicaUnitaria.

Velocemente e in maniera stenografica tipo telegramma scrivo queste note perchè oggi non ho molto tempo per stare su facebook.

Quando posso svilupperò questa nota che il titolo come mio solito è per impressionare ma ovviamente non è che mi sia convertito al comunismo stalinista.

In questi ultimi tempi mi sono fatto una cultura enorme sui "Testimoni di Geova".

Sì proprio così e in conclusione ho capito che Stalin è innocente.

In che senso e come sono arrivato dallo studio dei "Testimoni di Geova" a concludere con "Viva Stalin"?

Finora i comunisti, quelli che volevano essere sia comunisti ma anche buoni, come si giustificavano?

Dicevano che non è possibile realizzare il comunismo in un solo paese per cui la rivoluzione di ottobre era inevitabile che infine scadesse nel totalitarismo dato che in verità si trattava di capitalismo di stato, una nuova tipologia di capitalismo.

Altri come Trotskij ebaborarono la "teoria della rivoluzione permanente" per cui se la rivoluzione finisce diviene totalitarismo inevitabilmente dunque la rivoluzione deve essere permanente.

La stessa cosa diceva il marxista esistenzialista Jean Paul Sartre.

Altri ancora come gli anarco-comunisti dicevano che occorreva saltare la fase della dittatura del proletariato e passare immediatamente alla società anarchica antiautoritaria abbattendo anche l'autorità comunista.

Alcuni diranno: "E va bhè! Ma che centrano i "Testimoni di Geova" con questo discorso sulla rivoluzione?"

I "Testimoni di Geova" erano partiti bene ossia come "Studenti biblici" che quindi non se ne volevano stare ai dogmi e alle interpretazioni dogmatiche poi però con il tempo si sono strutturati come una chiesa e da studenti biblici sono divenuti una organizzazione.

Qual'è l'insegnamento?

L'insegnamento è che l'evoluzione adesso va dal gruppo alla persona, persona che va intesa come lo stesso gruppo che si trasforma in un'unica persona.

E' finita l'epoca dei gruppi e soprattutto dei gruppi organizzati anche se proprio il gruppi organizzati sono più potenti e più sono organizzati più sono potenti.

Per esempio non tutti gli "Studenti biblici" si sono trasformati in testimoni di Geova" ma mentre i testimoni di Geova ci sono ancora i vari gruppi di studenti biblici sono scomparsi.

Ugualmente a quell'epoca e passo dalla storia degli stati uniti d'america alla storia della russia, tanti erano i gruppi socialisti, comunisti, marxisti e anarchici ma un signore, un avvocato di nome Lenin elaborò la teoria di un partito forte, altamente centralizzato di pochi ma buoni e furono questi cioè i bolscevichi a fare la rivoluzione e se non fosse stati per le capacità teoriche di Lenin non ci sarebbe stata alcuna rivoluzione di ottobre, vedete l'importanza della teoria?

Alcuni diranno ma tu stai facendo l'apologia di qualcosa di più debole di un partito o di una chiesa.

Al contrario perchè se la potenbza di un gruppo è data dalla sua centralizzazione in una sola testa ebbene il trapasso dal gruppo alla nuova molecola del DNA ossia non ad un gruppo centralizzato ma addirittura ad un gruppo persona un tale gruppo è ancora più potente


Niente nell’universo potrebbe resistere all'ardore convergente di un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate” (Teilhard de Chardin)


Quindi se quella rivoluzione russa è fallita e si è traformata in totalitarismo che ha fatto più morti di Hitler e Mussolini messi insieme non è colpa di Stalin ma perchè tutti i gruppi, dico tutti, qualsiasi etichetta essi abbiano, fossero pure gruppi montefoschiani, sono ro0ba vecchia, roba da preistoria dell'essere. Sono cioè gruppi, partiti, organizzazioni, scuole, nate morte.

Oggi la parola d'ordine è una sola: dal gruppo alla gruppo-persona.

Stalin quindi è innocente da questo punto di vista: non poteva accadere diversamente.

Il male non è Stalin ma il gruppo, il partito, la chiesa, la scuola.

Ma non è che io dia ragione agli anarchici contro il centralismo anzi più centralismo c'è e più potenza c'è ma il centralismo massimo si trova proprio nel gruppo-persona.

Che cos'è il mondo?

E' proprio il gruppo e le dinamiche di gruppo.

Tutti i gruppi, dico tutti, sono la feccia della terra escluso i gruppi psicoanalitici sempre che siano veri gruppi psiconalitici perchè nei gruppi psicoanalitici c'è la buona volontà e l'intenzione di trasformarsi in gruppo-persona e noi sappiamo che chi inizia è già a metà strada e inoltre abbiamo detto che compito nostro è solo metterci la buona volontà perchè a riuscire e ad avere successo ossia a raggiungere effettivamente la meta di questo se ne occupa l'Automaton stesso.

Non raccontatemi più la balla che esistano gruppi rivoluzionari perchè nei gruppi si danno solo dinanmiche fasciste, magari microfasciste ma sempre fasciste e infatti almeno in questo senso il fascismo non solo esiste ancora ma esiste anche più di prima.

I gruppi sono luoghi di incubazione dell'interdipendenza feroce.


La questione dell'immagine trinitaria di Dio

Sommario: La questione dell'immagine trinitaria di Dio non è una questione da considerare come irrilevante ma è invece fondamentale. In questo scritto dove tratto della interpretazione biblica dei "Testimoni di Geova" ne tratto in parallelo con l'interpretazione biblica psicoanalitica in Jung prima e in Silvia Montefoschi poi.


"La coscienza cristica è la coscienza della consustanzialità tra il figlio e il padre ovvero tra l'uomo e Dio" (Silvia Montefoschi, "IL REGNO - del figlio dell'uomo", Parma 14 giugno 1997)

E' la coscienza della consustanzialità ma la coscienza della consustanzialità non è ancora l'identicità e invece è proprio l'identiticità ad essere il Regno.

Per quanto riguarda poi più strettamente la loro interpretazione dei testi biblici, mi riferisco sempre agli "Studenti Biblici" divenuti "Testimoni di Geova", mi basta soffermarmi sull'immagine tritaria di Dio.

Dalle letture fatte su questo filone interpretativo sono giunto a una maggiore consapevolezza dell'importanza che riveste la questione dell'immagine trinitaria di Dio.

I "testimoni di Geova" negano la Trinità di Dio mentre all'opposto la psicoanalisi nella persona di Jung affermava che l'immagine trinitaria di Dio faceva ancora difetto rispetto alla realtà vera e che quindi era falsa in quanto Dio è quattro e il quarto sarebbe l'aspetto femminile di Dio che era rimosso ed infatti di Dio si vedeva solo la sua trinità.

Anche Silvia Montefoschi ha ritenuto importante anzi capitale questa questione e pur dando ragione alla visione che di Dio, dopo sessanta anni di pratica come psichiatra prima e poi come psicoanalista, si era fatto Jung, tuttavia Silvia Montefoschi ritenne che questa quarta persona di cui parlava Jung invece era già presente nella Trinità di Dio ed era lo Spirito Santo che univa il Padre e il Figlio e questo Spirito Santo altro non era che l'aspetto femminile di Dio ossia Dio-Donna e infatti forse non è un caso che proprio in ebraico "spirito" è femminile e si dice "ruach" ( רוח ).

Va da sè quindi che se si nega l'aspetto femminile di Dio non è che poi si vada molto lontano e non è una critica solo a una versione del cristianesimo ma alla rimozione dell'aspetto femminile di Dio e cioè al non riconoscere non tanto che "Dio è madre" come disse Papa Albino Luciani facendo gridare alla bestemmia il gregge di ignoranti, ai loro occhi troppo rivoluzionaria come frase soprattutto dettata da un papa che tra l'altro morì dopo nemmeno 33 giorni di pontificato, mentre invece non c'è niente di rivoluzionario ad essere madre, ma la verità è che "Dio è Donna", anche Donna ovviamente e non solo Donna, insomma che Dio è Due ma che nel momento della nascita del mondo è tre per poi ritornare due alla fine dei tempi: potenza e atto.

Potenza e atto proprio perchè Dio è il pensiero e il pensiero è sia il pensante che il pensare e certo che finchè c'è il mondo ossia l'universo c'è anche il pensato vale a dire ciò che pensa e ha pensato, i contenuti del pensiero, le tracce mnestiche del suo percorso, il figlio di Dio cioè il suo corpo concreto, l'incarnazione di Dio.


Bibliografia per ciò che concerne la questione trinitaria

Silvia Montefoschi, "Il Vivente", Marina di Pietrasanta 29 maggio 1988, intervento al convegno "Psicoanalisi e Religione"

Silvia Montefoschi, "IL REGNO - del figlio dell'uomo", Parma 14 giugno 1997