Dialogando con Silvia Montefoschi

Da LogicaUnitaria.

Con questo titolo chiamerò una sezione di "Storia e Relazione" che è il primo volume dell'opera in due volumi a cui sto lavorando di saggistica il primo e di poesia il secondo.

Già qualche stralcio dei miei ricordi, appunti, registazioni ho già scritto in proposito e che radunerò in seguito proprio in quel capitolo del libro.

Aggiungo oggi questo nuovo stralcio di dialogo:


E' l'Apocalisse

Rammento quando cominciò quel che non si capisse ancora di che si trattasse.

Fino ad allora nessuno aveva mai parlato di controrivoluzione. Nessuno avrebbe mai sospettato potesse manifestarsi un fenomeno simile che ben presto Silvia definì "controrivoluzione".

Mi chiedo come mai Silvia non comprese subito?

Presumibilmente pensava da psicoanalista che si trattasse di uno dei soliti "attacchi all'ego" ma ben presto Silvia incominciò a farsi consapevole che ciò a cui si mirava non era più l'Ego ma il Sè.

Fu allora che Silvia nel momento stesso in cui il progetto gli fu chiaro esclamò:

E' l'apocalisse.

Fu proprio allora che Silvia mi disse quelle famose frasi che ho già raccontato in altro articolo:

"Scusami Andrea ma io di te non ho proprio capito niente."

Al che io subito risposi:

"Non c'è problema Silvia. Andiamo avanti."


Da un prete all'altro: vecchi preti e nuovi preti ovvero dalla padella alla brace

In un altro frangente ma molto tempo dopo che ormai la controrivoluzione non era più una novità ma ci si era fatta una ragione accettando il nuovo stato di fatto che Silvia comunque cominciava a descrivere e a teorizzare nei suoi nuovi scritti che dal 1995 aveva ricominciato a produrre, in uno dei tanti incontri dissi a Silvia:

Andrea: "Silvia, non li capisco, non li capisco proprio. Per me sono proprio incomprensibili. Non ci sono nella loro testa."

Silvia: "Ma perchè tu sei un animale?"

Rimango come sorpreso, perchè non riesco a capire cosa centra con il discorso ma comunque rispondo per capire dove va a parare. Non mi aspettavo proprio che mi rispondesse con una domanda. Ancora sotto l'effetto della sorpresa che mi spiazza non riesco a dire niente se non un "No".

Andrea: "No."

Silvia: "E allora come fai a capirli?!"

In un'altra circostanza Silvia per farmi capire che lei sapeva il fatto suo, non che io ne dubitassi ma nella nuova circostanza venutasi a creare dopo l'inizio della nuova fase individuativa controrivoluzionaria il mio disorientamento è totale data la mia ignoranza sul da farsi:

Silvia: "Andrea, il cervello di bagarozzo io lo conosco e lo conosco dall'interno."


Cioè ne dedussi che Silvia faceva riferimento alla sua stessa storia evolutiva per conoscere il soggetto riflessivo individuale, il "cervello di bagarozzo" come noi lo si chiamava anche, l'animale insomma, la bestia e malgrado tutto in positivo anche quel soggetto che ha fatto l'intera storia dell'evoluzione umana insomma il processo di umanizzazione fino alla nascita di GiovanniSilvia, i gemelli la vera umanità, il soggetto super-riflessivo che invece hanno dato l'avvio al processo di transumanizzazione.

Quindi lei riconosceva in sè stessa il modo di funzionare del cervello di bagarozzo.

Pur tuttavia Silvia non mi ha mai detto: "Anche tu devi riconoscere in te stesso il cervello di bagarozzo."

Andare avanti, andare avanti e mai voltarsi indietro:ricordiamoci la fine di Orfeo.

Un'altro psicoanalista appartenente alla presitoria della psicoanalisi avrebbe detto:

"Devi riconoscere l'animale che è in te, devi riconoscere il cervello di bagarozzo che è in te. Abbiamo tutti il peccato originale, siamo peccatori. Siamo tutti noi umani delle merde, dei bastardi, degli stronzi nessuno escluso."

Insomma uno crede di andare da uno psicoanalista e si ritrova in compagnia di un prete. Ma andare a fare in culo untori e appestatori del cazzo.

Ricordo ancora quando frequentavo alcuni anni fa, parecchi anni fa un gruppo di psicoanalisi di gruppo, allora sapevao ancora ben poco di psicoanalisi, non sapevo nenanche il nome di Silvia Montefoschi e comunque Silvia stava scrivendo ancora il suo primo libro tuttavia la mia natura da super-riflessivo la ho fin dalla mia nascita e infatti ero convinto di essere stato adottato perchè non mi riconoscevo nella mia famiglia, Ebbene c'era uno psicoanalista giovane che ai miei interventi diceva:

"Bisogna prima occuparsi dei propri bisogni primari e poi viene la cultura."

Testa di minchia.

La psicoanalista donna, anche lei giovane in quel tempo, gli dava ragione: le teste di minchia vanno sempre in coppia come l'elettrone che si dissolverebbe senza un protone.

In seguito mi giunse notizia che lo psicoanalista in carriera ha cambiato vocazione e adesso fa il commercialista: meglio così per tutti ovvero un nuovo prete in meno.

I preti sono terribili nel dissuadere coloro che vogliono dare l'assalto al cielo ma gli psicoanalisti come nuovi preti, i preti dell'ordine del tabù dell'incesto simbolico sono peggio molto peggio perchè quelli hanno dei racconti biblici ma questi hanno la scienza dalla loro e in questo nuovo mondo moderno la scienza oggi è più della fede.

Teresina queste cose le sa bene perchè anche a Lei i preti hanno cercato di tarparle le ali: Lei la megalomane, la grande ambiziosa e forse non è un caso che l'automaton mi ha accoppiato con lei: io infatti lei la capisco per me è facilissimo capirla: io Therese la capisco dall'interno: lei è me e io sono lei anche se lei è lei e io sono solo io.