L'archetipo della coniunctio in Jung e in Silvia Montefoschi

Da LogicaUnitaria.

Silvia Montefoschi andò a trovare a Carl Gustav Jung per il suo ottantesimo compleanno ed ebbe un colloquio con l'antico allievo di Freud ma Silvia Montefoschi biologa prima e poi psicoanalista ritenne sempre che Jung coniatore del concetto di "coniunctio" in psicoanalisi in verità non aveva fatto i conti fino in fondo con il femminile di Dio.

Così nel suo pensiero non si parla più soltanto di inconscio collettivo ma anche di inconscio universale, non più di processo di individuazione ma di processo di individuazione universale e infine non più di "Coniunctio oppositorum" ma di "congiunzione degli identici".

Gli opposti, il maschile e il femminile di Dio infine riconscendosi entarmbi nell'identità di pensanti si riconoscono identici e non più opposti.

La vera coniucntio non è quindi tra opposti ma solo tra identici.

Silvia diceva che "solo gli identici possono congiungersi veramente" ossia solo gli identici possono infrangere il tabù universale dell'incesto simbolico mentre agli altri non resta che permanere sotto il tallone della legge magari recitando a teatro la parte del ribelle o del rivoluzionario ma solo per fare spettacolo e non è un caso che il vecchio rivoluzioanrio diviene il nuovo tiranno, sempre di Edipo infatti si tratta.