L'interiorità dell'Essere

Da LogicaUnitaria.

"In principio era il legame" (Giovanni Evangelista)

Il grande evento

Con l'evento Big Bang (avvenuto come notoriamente ormai si sa con certezza 13, 7 miliardi di anni fa, cento milioni di anni più, cento milioni di anni meno) l'Essere si esteriorizza tutto ma in quello stesso istante comincia il processo di interiorizzazione di riunificazione dei frammenti dell'uni-verso, frammenti che poi sono i "particolari", gli esistenti, gli "individui" nel senso però di "atomi" o anche di "individui atomizzati" poichè il vero individuo è uno solo e infatti l'etimologia della parola "individuo" rimanda al concetto di "indivisibile". Si tratta quiindi di "pseudi-individui" e che in quanto tali usurpano una identità che spetta solo all'Essere vero che è l'Intero. Dunque tali "psudo-individui" proprio facebdo ricorso al significato etimologico delle parole, più che individui sono delle "astrazioni" cioè "estratti fuori" dal vero individuo.


Il processo di interiorizzazione

Le forme concrete esistenti ci parlano, sono una misura, del livello di interiorizzazione raggiunto dal processo di interiorizzazione dell'Essere. Questo "processo di interiorizzazione" dei tanti frammenti dell'intero coincide con il "processo di soggettivizzazione" che avrà il suo culmine con il ritorno all'intero ma non sarà un ritorno a quegli inizi antecedenti il Big Bang cioè all'Uno del sonno eterno ma sarà un nuovo inizio di un nuovo intero, un intero duale pienamente cosciente di essere duale.


Il processo di umanizzazione che precede il processo di transumanizzazione

L'essere umano è quella forma dell'essere cioè del Pensiero che ci dice che il processo di interiorizzazione anche non essendo ancora compiuto è già ad uno stato molto avanzato.


L'importanza del lavoro

Quello che volevo dire è che anche l'interioriorità dell'essere non è un regalo del Cielo ma è anch'esso frutto del lavoro della natura e più questo lavoro è produttivo e più l'essere ha una interiorità.


Il superamento dell'antroporiferimento caratteristica del nuovo processo di transumanizzazione

Superare l'antroporiferimento significa dunque anche essere divenuti consapevoli che la vera meta del processo evolutivo non è stato e non è la creazione della specie umana ma è portare a compimento questo processo di interiorizzazione dell'Essere iniziato con quel remoto evento in cui l'Essere intenzionato a conquistare anche la coscienza di Essere si è riflesso fuori di sè esteriorizzandosi totalmente nell'uni-verso che così nacque dando nascita simultaneamente anche alla logica della separazione e al principio satanico che fa la guardia a questa vecchia logica affinchè nessuno osi metterla comunque in discussione.


L'universo finisce oppure scompare?

Quando l'Essere non avrà più una esteriorità ma si sarà interiorizzato totalmente allora l'universo non è che finirà bensì scomparirà e l'evento della sua scomparsa sarà l'evento di una scomparsa in assoluto.


Dall'apocalisse giovannea alla nuova apocalisse di GiovanniSilvia

E' per questo che nell'ultimo libro della bibbia ebraico-cristiana e anche greca, la "nuova apocalisse di GiovanniSilvia" sta scritto:

"E le cose di prima non sono mai state"

Mentre nella vecchia apocalisse giovannea stava scritto:

"E le cose di prima sono passate"


L'ultimo lavoro e/è il vero lavoro

Siccome noi non siamo solo dei teorici ma uomini e donne d'azione che cosa significa questo discorso in concreto?

Significa che bisogna lavorare a raggiungere la meta.

Quale meta?

Mi sembra chiara la meta: portare all'interno tutto ciò che si trova all'esterno trattando tutto ma proprio tutto internamente.


Dagli individui astratti al vero e concreto individuo come unico e vero esistente

Fuori non ci deve rimanere niente, neanche una briciola, neanche un atomo, neanche una particella sub-atomica.

Occorre però intendersi anche qui su che cosa è una vera apocalisse poichè spesso si definisce apocalisse ciò che in verità non è una vera apocalisse. Facciamo l'esempio di una terza guerar mondiale: una terza guerra mondiale non potrebbe che essere combattuta che con armi nucleari ma questa farebbe si scomparire la specie umana ma la vita dell'uni-verso continuerebbe lo stesso perchè rimarrebbero ancora le molecole, gli atomi e quindi il regno minerale e le stelle e le galassie.

La vera e ultima apocalisse sarà invece peggio di una bomba atomica: annichilirà ogni frammento di materia sia che questa appartenga al regno umano più evoluto che al più primitivo regno minerale insomma l'Essere nella sua volontà di Essere, pienamente Essere la vita alla più alta potenza come non è mai stata bel corso della vita nell'uni-verso annichilirà ogni esteriorizzazione di sè: una vera e propria morte ontologica e infatti parliamo di "scomparsa" dell'uni-verso e non che "finisce".

L'essere deve arrivare non ad avere anche una interiorità ma solo una interiorità.


La riflessione sull'alienazione da Hegel alla psicoanalisi

Questo mi da l'idea di un nuovo articolo che scriverò in futuro e il titolo sarà:

"Il concetto di alienazione: da Hegel a Marx fino al pensiero psicoanalitico di Silvia Montefoschi"

Ulteriore documentazione

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Wikipedia


Bibliografia

  • Silvia Montefoschi, "Il principio cosmico - storia della preistoria del verbo", 1987
  • Silvia Montefoschi, "L'ESSERE VERO - IL PENSIERO consapevole di sè quale UNICO ESISTENTE", 1996
  • Silvia Montefoschi, "Dall'uno all'uno oltre l'universo", 1998