L'ultimissima Silvia Montefoschi (2009-2011)

Da LogicaUnitaria.

IPOTESI: esiste un'altra Silvia Montefoschi ancora sconosciuta di cui non si posseggono documenti?


Tempi addietro avevo creato una pagina facebook dal titolo "Ultimi scritti di Silvia Montefoschi 2004-2009".

Si trattava:

1. della trilogia (2004-2006),

2. il testo sulla filosofia del xx secolo (2006)

3. e poi la biografia (2009)

che nell'insieme tutti questi scritti delineano gli ultimi esiti della sua elaborazione di pensiero.

Tuttavia ancor più recentemente alcuni indizi mi hanno fatto sorgere il dubbio o meglio una vaga intuizione che possa esistere anche una ultimissima Silvia Montefoschi degli anni 2009 fino alla morte avvenuta il 16 marzo 2011. Una Silvia Montefoschi ancora inespressa o forse poco documentata ancor più esplicita nella sua visione e nei suoi giudizi.

Non sarebbe una novità infatti che Silvia Montefoschi non piantava mai le tende ma era sempre in cammino, inacapace a stare ferma sul già pensato ma in quanto pensante sempre nomade e maratoneta infaticabile che non moriva mai sulla parola detta, come usava dire Lei a proposito di Giovanni Evangelista ma che valeva anche per sè che era tutt'uno con Giovanni una sola persona.

Io non ho mai conosciuto di persona Silvia Montefoschi: può sembrare strana questa affermazione ma è proprio così, io ho conosciuto solo GiovanniSilvia.

Incontrai Silvia Montefoschi infatti solo nel 1987 proprio pochi mesi dopo la nascita del prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio GiovanniSilvia.

Inoltre per circa dieci anni io e Silvia ci si sentiva solo per telefono uno o due volte l'anno e paradossalmente l'unica volta che venne nel 2004 a Genova a presentare il primo libro della trilogia "L'avvento del Regno specificamente umano" benchè io ci tenessi ad incontrarmi con lei ebbi delle difficoltà tali che non ci si potè incontrare.

La sincronicità invece volle farmi riprendere a incontrarmi con Lei di nuovo al termine di un suo percorso ovvero dopo la pubblicazione dell'ultimo suo libro. Ci si riprese ad incontrare infatti proprio nel 2009 e l'ultimo incontro fu proprio meno di un mese dal giorno della sua morte.

Anche quell'ultimo incontro per me ha un che di misterioso poichè come potevo sapere che sarebbe stato l'ultimo incontro dato che di lì a poco sarebbe morta?

Fui io a scegliere l'argomento di discussione e decisi di trattare la questione proprio della morte e della vita dopo la morte.

Inoltre quando la lasciai al termine dell'incontro mi accorsi dopo che l'avevo già salutata e mi ero già un po' distanziato che stavo per ritornare per riabbracciarla e baciarla un'altra volta ma mi bloccai perchè trovavo troppo esagerata quella espressione di affetto di cui non mi riuscivo a spiegare il perchè.

Quindi io sapevo!

E come facevo a sapere?

Fu infatti una sorpresa anche per me la notizia della sua morte a cui non ero per niente preparato.

Sapevo che stava male e che prendeva dei forti antidolorifici ma lei non lo dava a vedere dando mostra della sua forza inaudita tantè che io gli dicevo:

"Silvia il tuo esempio non cadrà nel vuoto su un terreno sterile ma in me fruttificherà: anche io sarò come te."

Emozioni e esperienza che in seguito mi ispirarono i versi di una mia poesia-canzone:

"Fermo al mio posto di combattimento là dove attendo il tuo ritorno"

Redimere il dolore di Silvia: questo, sentivo essere il mio compito.

E non sto parlando di dolore psichico, Silvia infatti non aveva più psiche avendo già realizzato il primo step della psicoanalisi che è quello di "abbandonare l'anima" ma parlo del dolore corporeo necessario tra l'altro proprio per portare a compimento il secondo step di una vera e seria psicoanalisi che consiste nell'abbandonare anche il corpo.

Quali sono i documenti che ci possono aiutare a comprendere quali sono le differenze, se ci sono, tra l'ultima e l'ultimissima Silvia Montefoschi?

L'ipotesi che esista anche una ultimissima Silvia Montefoschi mi giunge anche da una lettura attenta del suo scritto del 2010 come presentazione del mio libro di poesie "Cantare l'uno vero".

Mi sorprese non poco non tanto che Silvia parlasse bene di me poeta quanto che ne parlasse esageratamente bene.

E anche la lettera sempre del 2010 di commento al sito web che avevo creato e dedicato alla sua "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" da lei elaborato in continuazione con il lavoro di Freud e Jung ma oltre la stessa psicoanalisi di cui ne decretava la fine per un nuovo inizio nella forma di Pensiero Uno caratterizzato dalla nuova logica unitaria.

Questa "Lettera al webmaster" commento-presentazione del mio sito web in parte mi sorprendeva ancora di più in quanto oltre a darmi una sorta di imprimatur della ortodossia di quanto io avevo scritto quasi mi investiva di continuatore e sviluppatore non in senso ripetitivo ma innovativo della sua stessa ricerca ed elaborazione poichè non vedo quale altro significato possa avere il riferimento presente in quella "Lettera al webmaster" alla ulteriore tappa del suo pensiero di cui quasi veniva predetto che io avrei sviluppato.

Io non osavo nemmeno pensarlo, io che non sono nemmeno laureato come avrei potuto essere non un semplice pubblicista e ripetitore ma un continuatore della sua elaborazione con nuove elaborazioni?!

E invece fu proprio Silvia stessa che mi fece notare questo aspetto della sua lettera che io forse avevo voluto rimuovere parendomi esagerato non mettermi al suo livello ma addirittura come se AndreaThérèse sarebbero stati i nuovi GiovanniSilvia sul pianeta Terra adesso che GiovanniSilvia veri e propri si accingevano ad abbandonarla definitivamente per un Oltre.

Che dire?

Inoltre andrebbero meglio vagliate per esempio le risposte che alla conferenza tenuta nel giugno 2010 Silvia diede a numerose persone del pubblico, per vedere se in esse ci sono spunti che adombrano contenuti o anche stili espressivi di un cambiamento tra l'ultima e l'ultimissima Silvia Montefoschi e che quindi ci permettano di arguire l'ultimissima visione.

E del resto lo stesso avvicinarsi della morte e l'acuirsi del dolore fisico aggiungendoci anche il potenziamento ulteriore della relazione con Giovanni devono aver giocato, questi elementi ed altri ad una ulteriore focalizzazione di quella visione che già quando era ancora solo l'ultima visione Silvia ne parlava come di "certezza indubitabile".

Se l'ultima visione era già "certezza indubitabile" a prova di bomba che cosa sarà mai stata l'ultimissima visione?