La funzione del male e il transfert secondo la psicoanalisi oltre la psicoanalisi

Da LogicaUnitaria.

Ci sono persone evolutissime che dicono:

"Sigmund Freud? Oh che bello, finalmente. Bene, bene. Eh si! La sessualità è il vero fil rouge della vita, la verità"

Ci sono persone evolutissime che dicono:

"Carl Gustav Jung? Oh che bello, finalmente. Bene, bene. Eh si! La sessualità va superata prima o dopo infatti non è la riproduzione sessuale per quanto civilizzata e dunque umanizzata che distingue noi umani dalle altre speci animali ma è la comunicazione e l'incontro tra umani al livello superiore cioè comunicativo e dunque simbolico che poi è ciò che ha creato la noosfera umana dopo la biosfera animale e vegetale"

Poi arriva Silvia Montefoschi, l'ultima psicoanalista che guasta tutto:

"Non si tratta di comunicare ma di non rompere più i coglioni agli altri in quanto anche la comunicazione è transfert e proiezione. Secondo il modello INCONSCIO, COSCIENZA E PRESENZA"

La gente è disponibile ad evolversi fino ad arrivare quasi a Dio e addirittura a trascendere il livello relazionale sessuale pur di poter continuare imperterrita a rompere i coglioni agli altri. E' più forte di loro e chiama addirittura "vita" disturbare gli altri. "E' così la vita". e addirittura rivendicano che "a noi ci piace vivere", "stare insieme agli altri", "vivere in società".

Fino a che si chiamerà il transfert e la proiezione "vita" è ovvio che il cosiddeto "male" continuerà ad essere presente nel reale. Perchè il codiddetto "male" spinge proprio nella vera direzione evolutiva che non è questo o quello ma è invece proprio superare le dinamiche transferali e proiettive.

"Oh che bello Hegel, Freud, Jung e tanti altri pensatori e letterati, insomma la cultura, però non toccateci la dinamica proiettiva cioè quello che noi vecchia umanità chiamiamo "vita".

La psicoanalisi come dice il nome è "analisi della psiche" non è "apologia della psiche". Lo psicoanalista non è l'avvocato della psiche ma piuttosto il killer della psiche.

"Psiche" in greco antico significa "anima" e il termine "animale" "colui che è animato" deriva proprio da "anima". L'anima non è la vera caratteristica della vera umanità ma semmai degli animali.

La vera specie umana è animata dall'anima vera che è l'altro soggetto della persona duale ma mentre la caratteristica della pseudo-anima è di spingerci ad agire fuori di noi la caratteristica della vera anima è di spingerci al contrario ad agire sì ma solo in noi: la prima ci anima in direzione del mondo esterno, la seconda ci anima anch'essa ma verso di Lei e solo verso di Lei dunque nella sola direzione interna al soggetto trasformando così il nuovo soggetto duale in una sorta di stella giunta al suo capolinea ossia un buco nero che non proietta più la conoscenza che acquisisce fuori di sè ma semmai dissolve ogni luce ancora fuori di sè riportando tutto il mondo visto ancora come esterno al soggetto duale in direzione interna al nuovo soggetto duale.

La psicoanalisi è nata come disciplina che analizzando l'anima la consumava anche consumando quindi e dissolvendo la proiezione /transfert.

L'universo nasce con il Big Bang e quindi non c'è da meravigliarsi che la storia sia tanti big bang fino alla vecchia umanità che anch'essa vive di Big Bang.

Occorre farsene una ragione soprattutto dopo la lezione psicoanalitica durata più di cento anni: la dissoluzione della dinamica proiettiva è ciò a cui tende la storia dell'universo e la storia dell'evoluzione. Ne consegue che se noi continuiamo a chiamare "vita" una tale dinamica per quanto contenuta nei limiti della civiltà, non resta che tradurre la direzione dell'evoluzione dicendo che l'evoluzione tende ad eliminare la vita.

In verità non è così in quanto questa conclusione è frutto di un equivoco: infatti oltre ai vecchi cinque sensi che ci parlano di un mondo esterno esiste anche il nuovo sesto senso del pensierro che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente, dunque è vero che l'evoluzione va nella direzione di eliminare la vita ma solo la vita della vecchia umanità che utilizza ancora i vecchi cinque sensi e che di conseguenza, e non potrebbe essere che così, vive in un mondo cosiddetto esterno.

Del resto la psicoanalisi oltre la psicoanalisi non ha mai fatto mistero che l'autodistruzione delal vecchia specei umana è una necessità interna al moviemtno evolutivo stesso in quanto la vecchai umanità funziona ormai più solo come resistenza, ostacolo, alla definitiva emancipazione della vita del Pensiero Vivente dalla sua massificazione nei pensati.

Occorre quindi esercitare, disciplinare, specializzare, raffinare ed evolvere al massimo delle sue potenzialità un tale sesto senso.

La vita non finisce con la consumazione e dissoluzione della dinamica transferale ma continua. La vita dell'universo non finisce con il Big Crash ma continua, solo che invece di continuare come vita dell'universo continua invece come vita dell'Uno, dell'Uno duale beninteso perchè l'Uno a cui invece molti inneggiano è proprio il transfert ossia la coppia soggetto/oggetto che sono appunto Uno come la coppia sadomasochista dove l'uno svolge il ruolo del padrone del significato e l'altro è l'oggetto che conferma al padrone del significato di essere veramente il padrone del significato non potendo esistere nel modo più assoluto alcun soggetto conoscente senza il suo oggetto conosciuto che venendo riflesso come conosciuto riflette a sua volta il riflettente come riflettente che è come dire che schiavo e padrone sono le due facce di una stessa medaglia: la dinamica della riflessione quando il riflettente è ancora singolare e non ancora duale.

Noi non siamo i militanti feroci dell'Uno ma dell'Uno Duale.

Che cosa abbiamo descritto in questo articolo sulla necessità evolutiva del male nella storia?

Abbiamo descritto l'ultima rivoluzione, la rivoluzione più radicale che mai si sia conosciuta, la rivoluzione logica, la nuova logica unitaria.


Io sono te e tu sei me

ma tu pur essendo me e quindi non separato da me sei comunque distinto da me

e io pur non essendo separato da te sono comunque distinto da te.


Oltre la simbiosi e la separazione

l'unione nella distinzione.


E con la coniunctio degli identici ovvero con la produzione del nuovo archetipo dell'ultima coniunctio, perchè di produzione si tratta essendo la storia tutta storia del lavoro, si realizza il compimento dell'incesto simbolico con il quale viene meno quel tabù universale dell'incesto simbolico che la disciplina psicoanalitica ha individuato come la legge della storia dell'evoluzione dell'universo.