La guerra è solo un gioco: differenze tra le versioni

Da LogicaUnitaria.
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E' un gioco brutto lo so ma tanti sono i giochi brutti che molti amano o sono costrtti a partecipare volenti o nolenti e comunque anche un gioco brutto come tutti i giochi ha anche il suo lato positivo di socializzazione cioè se ne ricava un tornaconto a livello ontologico.  
 
E' un gioco brutto lo so ma tanti sono i giochi brutti che molti amano o sono costrtti a partecipare volenti o nolenti e comunque anche un gioco brutto come tutti i giochi ha anche il suo lato positivo di socializzazione cioè se ne ricava un tornaconto a livello ontologico.  
  
Pensate per esmpio (ma si potrebebro fare esempi anche rispetto alle stesse reltà politiche-econimche di gruppi-schiavi di altri gruppi sociali), a tutte quelle donne che vengono malmenate dai loro mariti e loro le giustificano dicendo "Però mi vuole bene".  
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Pensate per esempio , a tutte quelle donne che vengono malmenate dai loro mariti e loro le giustificano dicendo "Però mi vuole bene".  
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(Nota: ma si potrebbero fare esempi anche rispetto alle stesse realtà politiche-economche di gruppi-schiavi di altri gruppi sociali. Wilhelm Reich psicoanalista-marxista fece notare che Hitler a differenza di Mussolini nel 1933 non ebbe alcun bisogno di fare un colpo di stato e prendere il potere con la forza poichè dalla sua ebbe l'intero popolo tedesco e infatti vinse legittime elezioni democratiche)
  
 
Le femministe a queste sono capaci solo di dire: "Ma brutta scema! Lascialo! Cosa ci vuole a lasciarlo?"  
 
Le femministe a queste sono capaci solo di dire: "Ma brutta scema! Lascialo! Cosa ci vuole a lasciarlo?"  

Versione delle 23:20, 19 ago 2014

La guerra è un gioco non solo per bambini ma anche per gli adulti di una specie ancora preistorica.

Alcuni ritengono che sia un brutto gioco e gioco per gioco auspicherebbero che si abbandoni questo tipo di giochi cruenti.

La verità è come al solito sempre alla radice delle cose e la radice delle cose è lo spazio-tempo o come io preferisco dire lo spazio-tempo-massa.

Con questo non è che intendo ribadire che lo spazio-tempo stia solo nell'immaginazione e che non sia reale: se lo spazio-tempo c'è, c'è veramente e non è solo una fantasia.

Lo spazio-tempo-massa nasce con l'evento della frammentazione dell'Uno che si fa pertanto uni-verso ossia diviene uni-verso olografico in quanto ogni frammento della moltepolicità che così ha origine è una copia ridondante dell'universo intero.

Proprio perchè ogni frammento riproduce l'universo intero nasce lo spazio-tempo-massa.

Cosa farne di tutto questo spazio?

Cosa farne di tutto qeusto tempo?

Occorre riempirlo.

Come?

Ecco che nascono i "giochi".

Prima queste cose non si sapevano e quindi era inevitabile che si prendessero sul serio questi giochi magari propnendone di nuovi ritenuti migliori ossia più soddisfacenti per qualche ragione.

Questi giochi nel loro insieme costituiscono il processo evolutivo e individuativo universale ossia sono da valutarsi positivamente.

Perchè se sono giochi e quinbdi non andrebbero presi sul serio più di tanto?

Perchè proprio l'evoluzione di questi giochi ci ha condotti a capire come smettere di giocare ossia come non esser più costretti a dover riempire in qualche modo tutto questo spazio-tempo per non doverne impazzire.

Fu infatti un uomo che decise di riempire il proprio tempo occupandosi delle mallattie mentali del prossimo che infine giunse a scoprire il metodo per consumare e infine dissolvere tutto lo spazio tempo portando così a compimento il processo di demassificazione universale.

A partire da quel momento lo scenario della realtà storica muta radicalmente perchè per far eun esempio se tu riesci infine a trovare la soluzione per impedire il prodursi dei terremoti a che ti serve continuare case antisismiche?

Quello che prima era pertanto un gioco ma un gioco serio diviene solo un gioco e basta.

La stessa guerra priam era una cosa seria che portava ad evolversi ulteriormente ma oggi èfatta solo per fare qualcosa per occuapre il proprio tempo.

Se a te non piace fare le parole incrociate ri prendi un kalasnikov e passi un po' del tuo tempo.

E' un gioco brutto lo so ma tanti sono i giochi brutti che molti amano o sono costrtti a partecipare volenti o nolenti e comunque anche un gioco brutto come tutti i giochi ha anche il suo lato positivo di socializzazione cioè se ne ricava un tornaconto a livello ontologico.

Pensate per esempio , a tutte quelle donne che vengono malmenate dai loro mariti e loro le giustificano dicendo "Però mi vuole bene".

(Nota: ma si potrebbero fare esempi anche rispetto alle stesse realtà politiche-economche di gruppi-schiavi di altri gruppi sociali. Wilhelm Reich psicoanalista-marxista fece notare che Hitler a differenza di Mussolini nel 1933 non ebbe alcun bisogno di fare un colpo di stato e prendere il potere con la forza poichè dalla sua ebbe l'intero popolo tedesco e infatti vinse legittime elezioni democratiche)

Le femministe a queste sono capaci solo di dire: "Ma brutta scema! Lascialo! Cosa ci vuole a lasciarlo?"

E cosa volete che questa schiava possa rispondere alle virili femministe?

Forse se avesse una cultura filosofica potrebbe risponderle: "Si, avete ragione: lascio il mio padrone così poi scompaio, mi annichilisco nell'insignificanza più totale".

Lo schiavo infatti sa che il padrone dello schiavo per poter esistere.

Lo schiavo così è vero che diviene oggetto ma un oggetto significativo ed è il significato, il senso che interessa allo schiavo. Il senso è ciò che riempe lo spazio-tempo. Il senso è la mission. Ecco che quindi anche lo schiavo ha qulcosa da fare per riempire tutto questo spazio-tempo e non impazzirne.

Prima come dicevamo, non si sapevano tute queste cose ed eravmo a prendere sul serio l'ampio spettro di tutti questi giochi sadomasochistici che costituiscono l'interdipendenza univrsale o se volgiamo la simbiosi insuperabile delle parti da tutte le altre parti del tutto come le tante ripetizioni olografiche del tutto.

Per questo diciamo che oggi che si sa l'unuiverso è divenuto una rappresentazione teatrale, una paglaicciata, una cosa non più seria, una carnevalata dove si è costretti necessariamente a mascherarsi cioè a rimuovere questo sapere prodotto infine dalla via psicoanalitica, per poter entrare anche noi come partecipantoi a questo ultimo carneval prima della fine del mondo.

Questo sapere acqusito ormai una volta per sempre e da tutti al moneto della nascita dell'Oltre che è l'archetipo dell'ultiam coniunctio ossia GiovanniSilvia il prototipo della nuova umanità, ha decretato ipso facto la fine del mondo ma sappiamo tutti che una macchina che va a forte velocità anche se frenata priam di fermarsi veramente e definitivamente percorre ancor aun po' di starda per forza d'nerzia.

Questa è ancor al'epoca della forza d'inerzia legata alla memoria dell'uni-verso.

Si continua ancora un po' a giocare e poi non si gioca più.

Fine del mondo è la fine dei giochi per riempire lo spazio-tempo.

Fine dello spazio-tempo è anche la fine della massa matriale e immateriale dell'universo.

Che cos'è infatti lo spazio?

La distanza che intercorre tara l'uno e laltro del logos.

Che cos'è il tempo?

Il tempo che l'uno del logos occorre per percorrere questa distanza che lo separa dall'altro del logos.

Cioè si tratta della logica della separzione ma l'intenzione del logos che era in principio non era di separarsi ma solo in distinguersi per poter essere due perchè solo essendo due poteva uscira dal asonno eterno della simbiosi assoluta e entrare nell'infinita presenza a se stesso.

Purtoppo ci fu l'imprevisto:la nscita del principio satanico ovvero quella che noi chiamiamo vecchia logica della separzzione.

Oggi le filosofie sono tutte favole poichè no sono l'espressione di questa nuova logica infine conquistata anche giocando alla guerra: la nuova logica unitaria del Pensiero Uno nata dalla psicoanalisi ma oltre la stessa psicoanalisi.

Il Pensiero Uno ha come suo genitore la psicoanalisi ma è un'altra cosa dal suo genitore: si tratta di un salto qualitativo macroevolutivo.

C'è ancora una continuitù di pensiero tra Freud, Jung e anche la stessa Silvia Montefoschi ma GiovanniSilvia sono proprio un'altra cosa pur nella continuità di pensiero: sono proprio la fine del mondo.

E' natale: la nuova umanità oltre la vecchia logica della separazione è nata.