La psicoanalisi è un cristianesimo per adulti

Da LogicaUnitaria.

(Bozza da sviluppare scritta in uno stile stenografico)


La psicoanalisi non guarisce ma opera alla fine del mondo.

Il concetto fondamentale della psicoanalisi è infatti "proiezione".

Normalità è proiettare il giusto, in maniera moderata e non patologicamente ma la vera psicoanalisi non guarisce ma mira a eliminare definitivamnte la dinamica proiettiva di chi lancia il sasso e poi nasconde la mano.

Siccome però questa è uan dinamnica normale della specie umana, che è come dire che il mondo è il mondo della proiezione: cioè è normale proiettare, dunque la fine della dinamica proiezione-rimozione è anche la fine del mondo.

Questo è il suo concetto di guarigione che non riguarda il singolo individuo ma l'intero mondo.

La psicoanalisi a differenza di tutte le altre medicine è una cura radicale e non è un caso che da molti è accostata all'evento raccontato nella bibbia ebraico-cristiana del peccato originale e in effetti la psicoanalisi assolve non dai peccati ma dal peccato originale, il grande peccato di superbia cognitiva.

Da questo peccato primario la psicoanalisi costituisce la vera redenzione in quanto grazie alla psicoanalisi la valle di lacrime dapprima acquista un senso per poi addirittura scomparire.

La psicoanalisi è infatti la continuazione ad un più alto livello di consapevolezza della più tradizionale via cristica alla redenzione, potremmo anche definirla un cristianesimo scientifico, un cristianesimo per adulti.

Per parafrasare il titolo di un noto testo di Engels dove alludendo al marxismo parlava del "socialismo dall'utopia alla scienza" potremmo dire della psicoanalisi "il cristianesimo dall'utopia alla scienza".



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