La psicoanalisi è una psicologia del transfert

Da LogicaUnitaria.

Vita e transfert

La proiezione, il transfert, è stata la vita ma è stata la vita preistorica e oggi che la preistoria è terminata, la modalità di rapportarsi all'altro per il tramite del transfert, ossia considerando l'altro fuori di sè come altro da sè è più solo memoria.

Non c'è più da parlare.

Fuori non c'è niente.

Fuori c'è solo l'anima, da cui deriva la parola anima-le e infatti non è un caso che le parole d'ordine della "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" sono "abbandonare l'anima (lo psichismo) e poi abbandonare anche il corpo (la dimensione materiale e oggettuale dell'essere) al suo destino finito".

L'altro, l'altro vero è già in noi, in noi quali pensanti perchè il pensante è sempre e solo duale essendo impossibile il pensiero senza interlocutore del dia-logos.

Vita e pensiero

La vita è pensiero, solo pensiero e il pensiero è dialogo, dialogo infinito tra l'uno e l'altro del discorso.

Ma cosa si dicono i due dialoganti? Di che parlano?

Dall'inconscio alla coscienza e dalla coscienza alla pura presenza

Di niente poichè alla fine dei tempi non c'è più niente da dire se non infinitamente dire, "ci sono, ci siamo" e dalla coscienza si passa alla pura presenza ossia al pensiero puro.

Solo nel regno del sadomasochismo si hanno cose da dire, tante cose da dire, che non finiscono più essendo la dialettica interminabile in quanto sempre ci sarà una nuova antitesi alla tesi.


La vita nell'uni-verso

Fuori c'è solo la memoria, la storia, ciò che fu chiamata vita e che oggi è più solo una massa enorme di tracce mnestiche, l'universo, lo spazio-tempo.

Ciò che si trasferisce non è questo o quel contenuto di pensiero come molti equivocano dimostrando così di non avere capito niente della concezione psicoanalitica del transfert: ciò che si trasferisce è un modello relazionale, il modello relazionale interdipendente che ha fatto la vita e la storia della vita fino a questo oggi e che si presta al transfert, ossia il nostro stesso essere separati in ESSERE e COSCIENZA DI ESSERE per cui l'ALTRO è sempre un contenuto di pensiero, un pensato, un oggetto, materia.

Il transfert come pre-testo

Il transfert inoltre spesso è "pre-testo".

Si tratta di una domanda ma la domanda non è la domanda di questo o quello ma è la domanda di una risposta.

Ogni domanda vale l'altra e ugualmente ogni risposta vale l'altra.

Chi fa la domanda non chiede quella risposta ma una qualsiasi risposta pur che sia una risposta.

Il transfert è proprio questo gioco di domanda-risposta.

Ma che cosa è la risposta se non a sua volta una domanda?

Oggi grazie alla psicoanalisi si è capita questa dinamica del transfert che cioè la domanda è sempre domanda di essere e che a sua volta anche la risposta è una domanda di essere.

Ecco perchè il nostro affermare che "non c'è più bisogno di parlare" non deve scandalizzare come fosse un oltraggio alla vita in quanto è invece l'affermazione di una nuova vita alla più alta potenza sulla vecchia vita preistorica.

Il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero

Nel "ci sono, ci siamo" ossia nella pura presenza oltre la coscienza, ogni pre-testo diviene inutile e insensato, inoltre la pura presenza rispetto alla coscienza ha questo di vantaggioso, che è luce senza ombra, una luce nuova essendo proprio quella luce di cui Giovanni il teologo ed evangelista diceva "che brilla nelle tenebre e che le tenebre non sono mai riuscite ad offuscare in maniera definitiva": è infatti la luce della relazione che era in principio in cui l'uno stava ancora "presso" l'altro e non "separato" dall'altro come è accaduto dopo l'evento Big-Bang. separazione da cui nacque la "ragione del mondo" ossia la "logica relazionale della separazione" che fonda l'interdipendenza universale tra l'uno e l'altro del discorso quale principio di realtà.

Con il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente, con la nuova percezione, la percezione del soggetto, che è anche il nuovo organo sessuale dell'avvenire, non c'è più bisogno di parlare e non c'è più necessità di pre-testo alcuno.

Dal passato-presente-futuro al solo presente infinito

Tutto cambia e l'universo ossia lo spazio-tempo che separava nello spazio e nel tempo i due interlocutori scompare e siccome dalla fisica quantistica sappiamo che lo spazio-tempo coincide con la massa, è dunque l'universo stesso che scompare e la vita non è più quella di prima, quella vita che è stata per 13,7 miliardi di anni la vita di una realtà separata.

Questo è proprio il cambiamento della realtà reale e non solo della cosiddetta realtà mentale, che indurrà il trapasso da una identità ancora storica ad una nuova identità puramente relazionale.

La psicoanalisi ultima ontologia

La psicoanalisi quale ultima ontologia ha colto la questione fondamentale, la questione delle questioni, quella dell'Essere e ha saputo anche risolverla una volta per tutte.

Continuerà l'evoluzione della vita ma non sarà più la preistoria dell'Essere essendo con la psicoanalisi terminata definitivamente la storia della preistoria del Verbo e il soggetto per esserci non avrà più bisogno di declinarsi necessariamente in un oggetto.

Scienza dell'essere, scienza d'amore: la psicoanalisi e la sua creatura, il nuovo archetipo dell'ultima coniunctio, i gemelli, la nuova e vera umanità, i fondatori del Regno.