La questione centrale è la questione identitaria

Da LogicaUnitaria.

Le identità a tutt'oggi sono ancora identità storiche ma una identità storica impedisce di realizzare una vera coniunctio che non può che essere che una unione tra simili e in questo ha ragione Silvia Montefoschi nel correggere la formulazione junghiana della "coniunctio oppositorum" dicendo che:

"Solo i simili possono congiungersi" (Silvia Montefoschi)

o comunque coloro che si fanno simili o che divengono simili.

Coloro che invece difendono la differenza uomo-donna non si rendono conto che così operando fanno resistenza all'ultima coniuctio ovvero alla saldatura finale tra i due termini del principio dialogico, quel principio che era prima della storia e che è ancora anche nella realtà storica e che comunque sempre sarà in quanto principio ontologico.

Quale alternativa allora alle tradizionali identità ancora storiche?

L'alternativa è una nuova identità puramente relazionale.

Qualcuno però obietterà:

"Ma così si ritorna al regno animale."

Oggi non più. Oggi optare per una identità puramente relazionale non ci fa ritornare al regno animale ma al contrario al nuovo regno veramente umano.

La nuova immediatezza è una immediatezza riflessiva e non più una immediatezza irriflessiva questo perchè, sia sempre lodato il nome di Sigmund Freud, cento e più anni di critica dell'immediatezza a favore della mediazione riflessiva hanno portato a compimento la critica radicale della modalità relazionale interdipendente dissolvendo infine ogni fantasia simbiotica una volta per sempre.

L'identità puramente relazionale non è nostalgia dell'Eden perduto per sempre ma è un guardare avanti e procedere oltre la storia.

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