Mary Daly e Silvia Montefoschi: pensatrici e teologhe

Da LogicaUnitaria.

La mancata nascita di Dio-Donna

La mia impressione è che Silvia Montefoschi abbia molto amato Mary Daly che definisce "ardita pensatrice" ma amava molto di più la verità tantè che imputa proprio a lei che invece più ci si era avvicinata, anche la mancata nascita di Dio Donna.


Dalla lettura femminista delle sacre scritture alla polemica religiosa femminista con le sacre scritture

Mary Daly docente universitaria di teologia presso un collegio di gesuiti si colloca nella linea del femminismo cristiano dando avvio ad un nuovo femminismo post-cristiano ossia non più legato al tentativo di ritradurre in termini femministi le sacre scritture ma polemizzando apertamente con le stesse sacre scritture pur mantenendosi in una visione religiosa.

Il suo obiettivo principale che prende di mira è la stessa figura del "divino patriarca", Dio Padre.


L'analisi della violenza in Silvia Montefoschi e Mary Daly

Silvia Montefoschi però ritiene che il suo pensiero ha semplicemente rovesciato al femminista il discorso maschilista ma così facendo "l'opera di questa ardita pensatrice; opera che mirava proprio a recuperare la soggettività della donna" giunge invece al fallimento".

In particolare Silvia Montefoschi critica Mary Daly per la sua analisi del fenomeno della violenza che la Daly usa chiamare "stupro collettivo sia delle menti che dei corpi".

Silvia Montefoschi a proposito della riflessione della Daly sulla violenza dice chiaramente che questa pensatrice purtroppo non si lascia nemmeno sfiorare "dal pensiero che la violenza possa far parte del dramma universale quale necessità inerente alla evoluzione storica dell'esserci dell'essere, ne esime il soggetto umano di sesso femminile e riconosce soltanto alle donne il diritto e il dovere di ribellarsi all'idolatrato padrone, unendosi fra di loro in una sorta di collettivo delle oppresse che è la "sorellanza" o "sororità"."

La Daly invece "posseduta dallo spirito di rivolta contro la millenaria oppressione delle donne, attribuisce al soggetto umano soltanto maschile la responsabilità" di questo scenario di violenza.


Da Mary Daly teologa a Silvia Montefoschi Dio-Donna

Concludiamo dicendo che là dove Mary Daly ha fallito non prima però di aver messo all'ordine del giorno la nascita di Dio Donna, qualcun'altro è riuscito sia pur solo molto tempo dopo perchè in teoria Mary Daly avrebbe potuto essere lei, se non fosse stata così unilaterale, il prototipo di Dio donna.

Nel 1987 nasce comunque dopo tante tribolazione Dio Donna, il prototipo, ed è Silvia Montefoschi.



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