Note intorno alla megasintesi hegeliana

Da LogicaUnitaria.
Quaderni hegeliani


1. Hegel non è Platone - Non si deve confondere la concezione hegeliana della dialettica, dall'idealismo di quel grande pensatore che fu Platone, tanto grande che Nietzsche ebbe a dire che la filosofia dopo Platone non fu altro che un pronunciarsi sulla filosofia di Platone, un prendere posizione filosofica rispetto a quel grande pensiero miliare della storia della filosofia che è la filosofia di Platone. Noi riteniamo che un simile destino ebbe anche Hegel i cui filosofi successivi costituenti "il dopo Hegel" altro non è stato che un prendere posizione filosofica rispetto alla megasintesi filosofica hegeliana e solo la psicoanalisi, cioè Freud e non Marx, fu non solo un riaffermare la concezione dialettica di Hegel ma anche un continuare lo sviluppo dell'impostazione di Hegel in filosofia, questo almeno nella prassi anceh se non esplicitamente anche in teoria.

Hegel non è Platone abbiamo scritto e infatti potremmo in un certo senso dire che Platone è un idealista e non Hegel in quanto benchè anche Hegel parli di Idea la sua conceziome dell'Idea non è platonica cioè ideaiistica in quanto per Hegel l'idea non è qualcosa di staccato dalla realtà ma la semplice totalità dinamica della realtà stessa.

Marx infatti dice Silvia Montefoschi altro non è che una variante di tipo materialistico dell'hegelismo e dice questo ovviamente sottintendendo che Marx se è importante è importante non in quanto marxista ma semmai in quanto sopravvivenza di Hegel nel secolo dell'ottocento cioè il vero rivoluzionario che sta dietro lo stesso Marx rimane la concezione della dialettica hegeliana.

Lo stesso Marx che pur aveva capito Hegel è incappato in un equivoco nel credere che la dialettica hegeliana fosse applicata solo ad una realtà trascendente che quindi imponeva a lui coem sua missione storica di doverla rovesciare, come lui stesso disse si trattava di "rimetterla con i piedi per terra", per poterla applicare al contenuto empirico della prassi che però non è dialettizzabile in nessun modo se non viene riferita alla totalità "ideale", che non è quella di cui parla Marx ma quella invece di cui parla Hegel perchè la materia (da qui l'equivoco insito nel nome di materialismo dialettico a cui rimanda in sostanza anche il concetto di materialismo storico) è un principio, intendiamo la materia empirica, non dialettizzabile in nessun modo.

Quindi, come sosteniamo nel titolo di questa nota, l’idealismo di Hegel non è affatto «platonico», cioè staccato dalla processualità della realtà, ma coincide con essa.


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