Prima e dopo

Da LogicaUnitaria.

E' il futuro che determina il passato e non viceversa per cui non è fatalismo dire che “tutto è già stato scritto” e proprio in questa visione del rapporto su “prima” e “dopo” acquista il suo vero senso la frase che spesso si cita per cui “chi ben inizia è già a metà dell’opera”. Del resto anche in psicoanalisi si parla di “sogno iniziale” o di “sogni prospettici” e alcuni psicoanalisti arrivano a comprendere come si volgerà tutto il resto del tempo della seduta psicoanalitica dalle prime parole che si scambiano nei primi tre minuti analista e analizzato.

E del resto noi forse non parliamo trattando di astrofisica di “progetto dell’universo”? L’evoluzione altro non è che un lento chiarificarsi nel noumenico e simultaneamente dispiegarsi nel fenomenico da parte dell’universo del progetto a cui mirava fin dal principio.

Noi quindi siamo determinati ma non siamo determinati dal nostro passato nè dal passato dell’universo ma invece proprio da quel progetto che è il futuro dell’universo da cui non si può scappare e ognuno nel bene e nel male serve quel progetto con la sua stessa vita come carne da macello se lo vive come un progetto estraneo alla sua vera natura (questo è il vero significato del concetto di “alienazione”) mentre come il suo farsi vita alla più alta potenza per chi serve volontariamente, esplicitamente e consapevolmente un tale futuro come la sua vera natura.

E’ proprio in questa accezione che a proposito del problema identitario che produce tanta sofferenza psichica noi parliamo anche di un “divenire dio” dell’umana specie in via di mutazione che si è palesata infine come “l’ultima mutazione” che darà nascita al Regno,il vero Regno Umano che segue i tre regni precedenti ancora materiali: minerale, vegetale e animale.