Psicoanalisi e apocalisse

Da LogicaUnitaria.

Di nuovo l'albero genealogico dell'evoluzione

Anche la storia della psicoanalisi ripete come tutto il processo evolutivo lo stesso schema ad albero proprio al movimento della natura ben descritto dalle scienze naturali, così anche nella letteratura psicoanalitica abbiamo autori che si accontentano di fare ramo o meglio più che accontentarsi di stabilizzare il pavimento della nuova casa psicoanalitica, questa è la missione datagli dall'Automaton.


La croce dell'universo e la croce psicoanalitica

E abbiamo invece altri autori che si situano nel tronco dell'albero dell'evoluzione del pensiero psicoanalitico: loro compito invece è di spingere oltre la tensione evolutiva in direzione verticale e anche questi autori non hanno merito come i primi non hanno demerito ma è anche in questo caso la loro missione affidatagli dall'automaton.


Freud Jung e Silvia Montefoschi

Così abbiamo gli originali Freud e Jung e le copie i freudiani e gli junghiani e infine c'è l'ultima psicoanalista il suo pensiero però essendo "congeniato" in modo da non produrre alcun pensato ugualmente non può in nessun modo produrre copie, cioè i cosiddetti montefoschiani.


L'archetipo vivente dell'ultima coniunctio

Partendo dal pensiero tutto verticale dell'ultima psicoanalista Silvia Montefoschi non è possibile in nessun modo fare ramo cioè muoversi orizzontalmente.


Il prototipo della nuova e vera umanità

Questo significa che i discendenti dell'ultima psicoanalista sono tutti originali e non copie, tutti cioè ugualmente GiovanniSilvia, l'archetipo vivente dell'ultima coniunctio.


La psicoanalisi va quindi annoverata tra le filosofie apocalittiche.



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