Rivoluzione sì ma quale?

Da LogicaUnitaria.

Superare la modalità di organizzazione sociale capitalistica o superare la vecchia e obsoleta, evolutivamente parlando, specie umana?

Rivoluzione anticapitalista o rivoluzione anti-umanista?

Perfino il padre gesuita e specialista in scienze della natura Pierre Teilhard de Chardin condivideva una prospettiva anti-umanista anche se lui parlava di un nuovo umanesimo non più sul modello rinascimentale di una armonia.

Ecco siamo chiari in modo da non unirci su un equivoco: noi e con noi non parlo come il capo di una nuova chiesa fosse pure montefoschiana, parlo in nome di me e di Thérèse che insieme a me elabora il nuovo pensiero rivoluzionario anche se io per galanteria ma non si tratta che voglio fare il cavaliere ma perchè riconosco la sua forza e le sue qualità di combattente rivoluzionaria che spesso scherzando le dico: “Teresina tu sei il comitato centrale e io faccio la base del partito della rivoluzione”, sì, esatto proprio come nell’opera “Nekrassov” di Jean Paul Sarte.

Quindi io rappresento solo due persone e basta, due persone che ambiscono solo a coincidere con GiovanniSilvia che sono il prototipo dell’unico archetipo che sia ancora vivente nato da cento e passa anni di lavoro quotidiano da milioni di psicoanalisti e pazienti in analisi, americani, russi, francesi, spagnoli, italiani e ovviamente austraci e svizzeri, patrie quest’ultime dell’internazionale psicoanalitica.

GiovanniSilvia che sono il nostro vero amore, non l’uomo vero o la donna vera ma più esattamente l’uomo compiuto nella sua evoluzione e la donna compiuta nella sua evoluzione essendo gli umani attuali tutti degli aborti e loro stessi lo riconoscono di essere mezzi uomini e mezze donne e infatti parlano dell’altra metà del cielo. Silvia non è la metà di Giovanni ma è Giovanni e io la psicoanalisi l’ho fatta con Giovanni Evangelista in persona anche se si manifestava a me con il suo corpo terreno di donna. E Giovanni a sua volta infatti non è la metà di Silvia ma è Silvia stessa in carne ed ossa anche se sul pianeta Cielo dove ultimamente risiedeva e aveva la sua casa si manifestava agli altri celesti con un corpo di uomo ma era Silvia la biologa e psicoanalista.

GiovanniSilvia che a loro volta ambivano ad essere tutt’uno con l’Automaton e infine ci sono riuscite tanto che oggi con il termine impersonale di Automaton intendiamo qualcosa di molto personale, proprio GiovanniSilvia. GiovanniSilvia sono la necessità.

In che senso sono la necessità?

Ricordate cosa dicevano Marx ed Engels elaborando la loro visione evoluzionistica delle forme sociali?

Dicevano che l’Inghilterra di allora già in avanzato stato di industrializzazione costituiva la nuova Gestalt sociale per tutti i poli ancora feudali dell’Europa: l’Inghilterra allora era una necessità per tutti i poli del mondo.

Ugualmente GiovanniSilvia sono la gestalt del nuovo tipo umano: anch’essi una necessità.

Alcuni hanno fatto resistenza e gli anglofoni li hanno massacrati: vedi la fine dei pacifici indiani d’america.

L’evoluzione non perdona.

Solo se si ferma il movimento che è un continuum nei suoi momenti discreti si vede il male ma se si lascia che il movimento continui e giunga al suo compimento, allora il male cessa di esistere ed esiste solo il bene. Molte volte infatti ciò che noi riteniamo essere un male per noi o per pochi è in effetti un bene per i tutti.

Amiamo la necessità, amiamo ciò che vuole farsi, amor fati.

Non interrompiamo le gravidanze prima del tempo ma lasciamo che ciò che ha da essere sia.

Diciamo sì al movimento.