Così parlò Silvia psicoanalista

Da LogicaUnitaria.

Diceva Silvia Montefoschi, con legittimo orrore degli altri psicoanalisti, ai nuovi pazienti che entravano in analisi con Lei:

"Dottoressa ma pensa che mi possa servire fare una psicoanalisi?"

"No, guarda te lo dico chiaramente: la psicoanalisi non ti può servire affatto ma al contrario semmai sei tu che puoi servire alla psicoanalisi."

Già fin dall'inizio infatti Freud stesso novello medico che aveva impostato una nuova metodologia per migliorare la vita dei suoi pazienti affetti da sofferenze di tipo psichico si era ben presto reso conto che era riduttivo parlare di psicoanalisi come una variante psicoterapeutica più moderna ma che invece era proprio una nuova via di conoscenza.

Silvia quindi malgrado il grido al sacrilegio di molti psicoanalisti non ha detto nulla di nuovo rispetto a quel che già Freud diceva a suo tempo.

La verità non ci serve ma siamo noi che serviamo la verità e la psicoanalisi è proprio la verità alla faccia dei tanti relativismi che dominano il mondo attuale.

La psicoanalisi è la verità per il semplice fatto che la verità altro non è che la semplice relazione e non quella o questa teoria.

La psicoanalisi nata quindi come mezzo per guarire da uno stato di sofferenza psichico è invece un fine essa stessa.

La psicoanalisi infine grazie a cento e passa anni di storia di un tale movimento internazionale si è compreso che è la vita anzi la vita vera.

Perchè?

Perchè la relazione psicoanalitica è il modello di relazione intersoggettivo in un mondo in cui il modello che predomina come modello relazionale considerato naturale è il modello relazionale interdipendente.

Psicoanalisi è infatti salvare simultaneamente sia l'istinto alla socialità sempre più socialità che l'istinto alla libertà sempre più libertà senza sacrificare l'uno all'altra comprendendo infine che quanta più socialità c'è tanta più libertà si conquista e viceversa.