Coscienza autocoscienza e soggetto

Da LogicaUnitaria.

La coscienza sono i contenuti di pensiero mentre l’autocoscienza è l'attività consapevole dell'io.

L'io tuttavia pur prendendo tramite l'autocoscienza distanza dalla coscienza non riesce a prendere distanza da sè ossia dai suoi stessi criteri di giudizio e dai suoi presupposti che sono a monte della sua stessa capacità di discernimento.

Questo accade perchè se la cosceinza possiede grazie all'Io di una istanza alla cosceinza superiore, l'Io invece manca di una simile istanza.

Ecco quindi il concetto di "soggetto": e' il soggetto che permette una simile distanza dall'Io stesso.

Tuttavia per mantenere una simile distanza occorre tanta energia e più energia il soggetto ha a disposizione più può prendere distanza dai suoi stessi criteri di discernimento che costuiscono l'Io ossia la sua identità storica.

Avendo quindi poca energia a disposizione l'individuo fa una enorme fatica e anzi gli riesce impossibile di mantenere in maniera stabile una distanza dalla sua identità storica e la buona volontà non gli soccorre più di tanto così che il soggetto coincide con l'Io e si fa tutt'uno con l'IO e quindi muore come soggetto.

La soluzione è il nuovo soggetto duale.

Il soggetto duale vede sotto di sè due forme individuali ma sa di essere una sola persona: nasce così una nuova identità non più storica, una nuova identità puramente relazionale e per di più stabile questa volta. Il soggetto si è finalmente emancipato dall'Io quale vecchia e obsleta identità guerrafondaia.

I pacifisti raccontano balle poichè solo il movimento psicoanalitico è l'unico movimento veramente pacifista.

Questa nuova umanità da una identità puramente relazionale e non più storica sono i fondatori del vero "Regno Umano" già progettato e pensato ma mai realizzato dalla vecchia umanità.

Con la nascita di una nuova umanità lo stesso antroporiferimento viene superato poichè è proprio l'antroporiferimento la vera radice di ogni variante di egoriferimento.

Ma chi sarebbero il soggetto duale?

La relazione che era in principio.

Colui che era, che è e che sempre sarà.

Il pensiero quale unico e vero vivente.

Si tratta cioè di Dio, il pensiero puro oltre la separazione noumenico/fenomenico.

L'Essere che per esserci non avrà più necessità di declinare se stesso in un oggetto.

Si tratta del nuovo archetipo che sia ancora vivente: l'archetipo dell'ultima coniunctio, ossia dei gemelli.



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