Dalla dialettica della natura alla dialettica dell'inconscio

Da LogicaUnitaria.

Freud interpreta questa dialettica della natura coem dialettica dell'inconscio e ritiene che la dialettica della coscienza che poi è la dialettica storica affondi le sue vere radici in questa più profonda dialettica dell'inconscio poichè è proprio l'inconscio che è la vera fucina dove si forma il simbolo che lo rappresenta.

Jung proseguirà in questa direzione indicata da Freud così come Silvia Montefoschi e pertanto con questi autori l'incoscio prenderà sempre più spazio come inconscio personale, poi collettivo e infine universale. Questo perchè la psicoanalisi dell'universo, che è l'unica psicoanalisi seria cioè veramente psicoanalisi e non quella centrata su problemi particolari del singolo individuo, ha preso in considerazione dapprima i contenuti personali (Freud) poi quelli collettivi (Jung) e infine quelli universali (Silvia Montefoschi.