Freud e Jung l'ultimo ma necessario conflitto edipico

Da LogicaUnitaria.

Edipo esiste solo fino a Jung (1870-1961) che lo rappresenta questa volta non su altri teatri ma sul teatro della psicoanalisi per l'ultima volta.

Freud rimane un grande, uno dei tanti terzi ma anche colui che ha fondato il progetto dello sprint finale oltre la dinamica edipica.

A scanso di equivoci qui usiamo il concetto di "Edipo" che in ambiente psicoanalitico come è notorio è pane quotidiano intendendolo però come sinonimo di dialettica. La dialettica infatti non è il vero dialogo ed infatti la dialettica è interminabile proprio come la dianmica edipica da cui non se ne può uscire se non "dal tetto" come ha ben chiarito l'ultima psicoanalista. Colei che chiude la storia della psicoanalisi, non poteva essere che una donna concreta in carne ed ossa e non semplicemente un'anima astratta, e costruendo (1987) la piattaforma del rendez-vous degli ultimi mutanti con Giovanni ex evangelista e divenendo lei ex psicoanalista, cioè spogliandosi di ogni titolo o ruolo, dà inizio al viaggio infinito oltre l'universo.

Il terzo c'è ancora ma questo terzo che oggi c'è è l'ultimo terzo: non si tratta di una delle tante sintesi ma della megasintesi finale che non essendo una tesi non è suscettibile di creare una sua antitesi. GiovanniSilvia non sono infatti coscienza ma Presenza. Essi sanno ma sanno solo della relazione e non della storia di cui non sanno più essendo per loro divenuta la storia ontologicamente insignificante. E' la coscienza che produce l'inconscio, è la luce che produce la sua ombra.

Cosa cambia?

Freud era ancora il "no del padre" e non poteva essere che così poichè Freud si viveva ancora come individuo singolare.

Certo Freud aveva l'orecchio, e che orecchio che ci aveva Freud il primo degli psicoanalisti ma l'orecchio è l'orecchio e la donna è la donna.

Non basta riconoscere in sè la propria parte femminile, il proprio aspetto femminile, o l'anima per usare il linguaggio di Jung il ribelle, l'ultimo edipo.

Occorre riconoscere la donna in sè, ma la donna concreta in carne ed ossa.

Freud era sposato e anche Jung per non parlare poi delle amanti e della caterva di figli e nipoti ma la donna non era Jung stesso, rimaneva altra.

Jung ha parlato solo dell'anima, della sua anima ma l'anima è l'anima e la donna è la donna: non è la stessa cosa.

L'anima è la mia anima ma la donna pur essendo me è distinta da me: la donna deve coincidere con l'anima non può essere altro dalla tua anima.

Quell'anima lì che non è la donna va abbandonata, va abbandonata perchè è ancora la psiche e non il pensiero.

"Abbandonare l'anima e poi una volta abbandonata l'anima abbandonare anche il corpo al suo destino mortale" così diranno GiovanniSilvia il prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio che è l'unico archetipo ancora vivente.

Qui non si sta a criticare nessuno perchè Freud non poteva fare altrimenti che difendere una concezione chiusa della dinamica edipica e Jung non poteva che distruggere una tale concezione, distruggerla aprendola ma poteva aprire una tale concezione solo in astratto e non in concreto, in teoria cioè, poichè mancava la donna, una donna che fosse Jung stesso, una donna che non chiedesse il permesso a Jung per poter proferire la parola di Dio, la parola di Dio e non di Jung.

Orbene questa Donna infine è nata ed è Silvia Montefoschi, Silvia Montefoschi non parla di anima ma di Giovanni e SilviaGiovanni sono ancora il terzo ma l'ultimo terzo questa volta e l'ultimo terzo a differenza del terzo non avendo necessità di difendere alcuna autorità della parola, non essendo affatto dei maestri ma solo dei testimoni di un percorso, sono più "il no del padre" ma al contrario sono "il si del padre" che è da intendersi anche questo come una legge ben inteso.

GiovanniSilvia sono la legge, la nuova legge, che quale secondo articolo della legge del tabù universale dell'incesto simbolico distrugge infine una tale legge che ha costruito l'intero edificio universale dalle prime particelle di amteria e antimateria fino alla nascita della prima specie animale che oltre a pensare ha saputo di pensare.

GiovanniSilvia non pensano.

GiovanniSilvia non sanno di pensare.

GiovanniSilvia sono il pensiero stesso.

GiovanniSilvia, l'ultimo nome del Dio Vivente, alfa omega e oltre omega.

GiovanniSilvia, la coppia prima che era già in principio, che è stata, che è anche la coppia ultima e che sempre sarà.

Noi non stiamo con loro: noi siamo loro.

Noi: gli ultimi mutanti.

E se i nomi cambiano poco importa: sempre di GiovanniSilvia si tratta, del prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio.

Solo gli individui sono diversi e non coloro che costuiscono l'unico e vero individuo duale, la nuova e vera umanità, l'umanità compiuta e non più ponte tra l'animale e l'uomo vero.

GiovanniSilvia i fondatori del nuovo regno dopo i precedenti tre regni ancora materiali: minerale, vegetale e animale.