Il concetto di Soggetto e il concetto di Io

Da LogicaUnitaria.

Due concetti: "Soggetto" e "Io"

Il concetto di "Soggetto" questo è il vero "novum storico" che ci permette di comprendere lo scenario storico attuale.

Senza questo concetto non possiamo comprendere nè noi, nè gli altri, nè la storia attuale.

E' vero che la produzione della "noosfera" dopo la "biosfera" è la caratteristica propria a questa novità della natura che è la prima specie simbolica ma ormai sono due milioni di anni che esiste la specie umana, il che significa che sono 2 milioni di anni che stiamo alimentando la noosfera e raggiunto un punto critica si è data una mutazione, un trapasso dalla quantità alla qualità ed è nata una "nuova umanità" o "super-umanità" in tutto e per tutto uguale alla vecchia umanità ma con in più una capacità super-riflessiva ossia centrata sul soggetto più che sulla noosfera stessa, centrata sul pensante nella propria vera identità più che sui pensati.

L'io non è il soggetto vero perchè anzi il soggetto vero è ciò che in noi riesce a prendere le distanze proprio dai suoi contenuti di pensiero e l'io cioè l'identità storica è anch'esso un contenuto di pensiero.


Quindi ricapitolando questa avventura dell'evoluzione:

1. La scimmia (cioè ancora la biosfera)

2. La specie umana (cioè la novità della biosfera)

3. La nuova umanità (il soggetto oltre l'io e quindi anche oltre la noosfera


La vecchia specie animale-umana è ancora una specie della comunicazione ma la nuova umanità ha trasceso la comunicazione.

Alcuni sono scandalizzati se gli dici che sei oltre la comunicazione dato che la comunicazione è proprio la potenza socializzante della specie umana e pensano che se si è oltre la comunicazione si è un animale mentre invece se tu sei nel soggetto e intendo solo nel soggetto come presenza ossia se tu hai fatto del soggetto e solo del soggetto la tua vera identità che pertanto cessa di essere storica per essere più solo una identità relazionale allo stato puro ebbene allora per essere, perchè è essere ciò che conta e ciò che i vecchi umani cercano, non hai bisogno di comunicare all'altro pensati ma ti basta essere il pensante che percepisce l'altro pensante che è ciò che fa il soggetto, il nuovo soggetto duale che è l'unico che può non identificarsi nei pensati perchè il soggetto singolare non riesce a stare per così dire sospeso dato che trattando l'altro come un suo conosciuto lo massifica e la massa produce una forza gravitazionale che lo riporta nell'universo come prigione insuperabile, prigione che lui stesso conoscendo si è creato e dove si è imprigionato ed è proprio il caso di dirlo "prigioniero dei suoi pensieri" o meglio dei suoi pensati non più ripensati e quindi statici che costituiscono la materia del mondo come un labirinto cerebrale senza alcun filo di arianna che ci permetta di riuscire a fuggire.

Fuggire si può, diceva un sogno nel suo linguaggio onirico, ma solo passando per il tetto ossia muovendoci verticalmente.


La comunicazione è roba da vecchia umanità.

Bestemmia!

Bestemmia!

Sacrilegio!

Dicono le super-scimmie ossia la vecchia umanità.

Guardiamo tutti in alto poichè è lì in quel luogo all'infinito oltre l'universo che ci incontreremo tutti.

Solo i simili si possono incontrare e non i diversi, solo i gemelli possono accedere all'ultima coniunctio e i gemelli sono i soggetti dato che di soggetto c'è nè solo uno.

Lasciamo che gli umani cioè i morti seppelliscano i loro morti.

Guarda e passa e non ti curar di loro.

La percezione, la nuova percezione, la percezione con il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente oltre la vecchia comunicazione.

E' vero che la socializzazione per il tramite della comunicazione che produce i figli del pensiero è superiore, evolutivamente parlando, alla sessualità che produce invece ancora i figli della carne aumentando l'entropia dell'universo ma la percezione è superiore alla stessa comunicazione in quanto la nuova percezione diminuisce perfino quella entropia che nell'universo aumenta producendo sempre nuovi figli del pensiero dato ceh oggi e solo oggi anche i figli del pensiero aumentano l'entropia dell'universo che infine non può che collassare su se stesso per via della forza garvitazionale della massa ossia per troppo spazio-tempo che impedisce l'incontro vero tra i soggetti immagine di Dio: meno pensati e più potenza energetica all'unico pensate duale.


Cosa resterà alla fine di questa storia dell'universo allorchè tutti i figli di Dio, le povere creature saranno scomparse?

Resterà Dio, il Dio-duale, l'uomo e la donna, l'unico e vero soggetto duale, l'archetipo dell'ultima coniunctio.

Il soggetto conoscente che si rapporta ai suoi contenuti di pensiero, ossia gli oggetti conosciuti non è ancora il vero soggetto che si rapporta solo ad altro soggetto pensante.

Lasciamo gli oggetti ai tanti io e relazioniamoci solo ad altro soggetto pensante.

Dio non ha tempo da perdere con i figli di Dio: Dio ama Dio, solo Dio e niente altro che Dio.

Gli umani dicono: noi amiamo Dio.

Anche Dio dice: anche io amo Dio.

Eh si che Dio ha tempo da perdere ad amare gli umani!

Dio non è un narcisista che gli piace attorniarsi da esseri a lui inferiori per godere del suo sentirsi superiore all'altro.

Insomma a Dio non gli manca un culo cioè Dio non manca dell'oggetto e l'oggetto è proprio il culo del soggetto senza il quale il soggetto conoscente e quindi narcisista cesserebbe di essere proprio come l'elettrone che se si allontana troppo dal protone si annichilisce.

E' la dialettica schiavo-padrone ben descritta da Hegel e che sta all'origine della nascita della coscienza quale cosceinza dell'interdipendenza soggetto/oggetto.

Questo è lo scenario storico attuale: grande è il disordine sotto il Cielo dunque la situazione è eccellente per dare l'assalto al Cielo.