Il natale di Dio dopo l'uomo e la donna separati

Da LogicaUnitaria.

Sommario: Le disavventure evolutive dell'uomo e della donna: da ultimi e più evoluti animali a Dio Vero

L'uomo è una cosa, la donna è un'altra cosa ma l'uomo e la donna saldati in una sola persona sono tutta un'altra cosa, un vero salto di qualità. Qui parliamo infatti neanche più di microevoluzione ma di vera e propria macro-evoluzione. Là si tratta ancora di animali-umani per quanto evoluti, qui invece si tratta proprio di Dio in persona.

Va da sè che non si sta parlando del matrimonio comunemente inteso ma di "saldatura", dell'archetipo dell'ultima coniunctio, l'unico archetipo che sia ancora vivente in questo ultimo scenario storico evolutivo, archetipo concretizzato in nuovi esemplari umani che poi sono i prototipi della nuova e vera umanità.

Va anche aggiunto sempre per eliminare ogni possibilità di equivoco che nessun prete ma neanche nessun sindaco ha potere di realizzare simili saldature tra due esemplari umani.

Come è possibile la produzione, poichè proprio di produzione si tratta, di questa nuova specie umana che poi è la minoranza dei sette miliardi di umani attuali ovvero i mutanti?

E' possibile grazie al lavoro evolutivo e quindi ad una tradizione evolutiva durata 13,7 miliardi di anni che adesso ha prodotto i suoi frutti ultimi.

Si nasce così ma anche si diventa così.

Non si tratta nemmeno di causa/effetto ma di sincronicità: dopo 13,7 miliardi di anni di lavoro adesso ci sono tutte le condizioni per produrre Dio.

Anche Dio come tutte le cose è un prodotto del lavoro: non esiste niente che non sia un prodotto del lavoro e la storia stessa nella sua essenza altro non è che la storia del lavoro ma non solo del lavoro umano ma anche del lavoro non-umano: atomico, molecolare, stellare, dei batteri, delle piante, delle varie speci animali e insomma di tutta la scala evolutiva degli esseri che quali esistenti, ovvero operai del creato, hanno concretizzato, sia pure in maniera parcellare fino ad oggi, l'essere stesso quale unico e vero esistente.

L'essere: l'uno e l'altro del Principio Dialogico che erano , che sono e che sempre saranno la domanda e la risposta, la potenza e l'atto del pensiero quale dialogo infinito di Dio con quel se stesso che in verità è un'altra persona, un'altro Dio a sua immagine e somiglianza. Dio infatti sono i simili, l'archetipo dell'ultima coniunctio che realizza la saldatura dei due momenti dell'unità processuale dell'infinitamente pensante quale continuum inseparabile dell'essere nei suoi momenti discreti processuali , è concretizzato solo dai simili e simili in quanto entrambi pensanti e non in quanto pensati poichè altrimenti in quanto pensati non sarebbero simili ma diversi.