Il soggetto riflessivo individuale è guerrafondaio per natura

Da LogicaUnitaria.

Il soggetto riflessivo individuale è guerrafondaio per natura. Intendiamo con ciò dire che non è cattivo ma è la sua natura fare la guerra e quando non fa la guerra preparare la guerra. Vale anche in questo caso quanto sosteneva Lenin per la "democrazia":

"La democrazia altro non è che la continuazione della guerra con altri mezzi" (Lenin)


L'ignoranza

Con queste affermazioni noi non stiamo facendo altro che l'apologia della scienza e del sapere e cioè sosteniamo quanto già il filosofo greco Socrate sosteneva: che il male non esiste, che la cattiveria ugualmente non esiste veramente ma che sono il frutto dell'ignoranza.

E' quello che sosteniamo noi a proposito del soggetto riflessivo individuale il quale appunto non è cattivo ma è ignorante ed ignora quello che invece il soggetto super-riflessivo evolutivamente successivo al soggetto riflessivo individuale non ignora: che l'esterno è l'interno, che il dicente e il detto sono la stessa cosa, che l'uno e l'altro del discorso sono una sola e identica persona pur essendo due.


L'ultima mutazione

Gli umani condividono uno stesso e identico hardware a parte piccole differenze tra cui il colore della pelle e altre piccole differenze, sembriamo quindi tutti appartenenti alla stessa specie perchè l'evoluzione hardware della vita è terminata in sud-africa 100 mila anni fa ma proprio in questa ultimo secolo c'è stata una mutazione all'interno della stessa specie umana per cui da quel momento e solo da quel momento siamo legittimati a parlare di vecchia e nuova umanità.

E' vero che anche all'interno della vecchia umanità si danno delle differenze evolutive di tipo software cioè al livello della noosfera ma è poca cosa rispetto a questa mutazione che ha dato nascita alla vera nuova umanità: il fatto che un esponente della vecchia umanità sia un analfabeta del terzo mondo e un altro esponente sempre della vecchia umanità sia plurilaureato e conduca uno stile di vita improntato ad un livello maggiore di civiltà certo che sono differenze ma comunque sempre di tipo microevolutivo rispetto ad un nuovo e vero umano che possiede le nuove informazioni nel suo DNA che lo informano che quanto lui tratta apparentemente fuori di sè è invece il riflesso di sè stesso e quindi sempre sè e che sta trattando se stesso nella sua dualità.

La nuova umanità frutto di questa nuova e anche ultima mutazione biologica sa del tutto come uno e sa di questo uno come duale.

La nuova umanità anche se non ha fatto l'università ha queste informazioni nel DNA il che significa che non può ignorarle perchè queste informazioni non le ha nella testa cioè non le ha imparate o lette nei libri ma gli sono connaturate fin dalla nascita e non potrebbe pertanto vivere diversamente.


Riflessione e Super-Riflessione

Per questo tipo di uomini e di donne non tendere con tutte le proprie forze a realizzare l'uno-duale e per di più in maniera stabile sarebbe come andare contro la propria vera natura mentre la vecchia umanità al contrario nutre il proprio logos proprio della separazione tra l'uno e l'altro del discorso e anzi se ne fa un vanto di questa separazione e infatti la chiama "capacità di mediazione", "capacità riflessiva". Non che non sia così ma è la capacità riflessiva tipica di una umanità ancora più vicina alla scimmia che a Dio.

La nuova umanità che riflette invece da un punto di vista ancora più superiore, la nuova umanità super-riflessiva dice: "Io sono solo io e tu sei solo tu ma io sono te e tu sei me". E dicendo ciò la nuova e vera umanità super-riflessiva evita sia la trappola della con-fusione simbiotica sia quella della vecchia logica della separazione di cui invece si fa vanto la vecchia umanità chiamando una tale logica scienza, ragione.


Dalla teoria alla prassi

Il problema pertanto non è predicare il "volemose bene" poichè tanto questa vecchia umanità è votata alla guerra e lo ripetiamo non perchè è cattiva ma perchè è ignorante e questa ignoranza la spinge alla guerra e spinge alla guerra anche i cosiddetti buoni.

Questo ci insegna che la nostra meta non deve essere nemmeno quello di divenire "buoni" come invece molti predicano ma di stabilizzare quelle informazioni che già posiediamo nel nostro DNA modificato e di stabilizzarle in modo da non farci turlupinare da tonnellate di pubblicità della vecchia logica della separazione che il vecchio soggetto riflessivo individuale ormai dominatore del mondo come i dinosauri un tempo erano i dominatori del mondo ha messo in campo per assoggettare tutti gli umani alla sua vecchia logica preistorica.

Una fine senza alcuna speranza questo è l'avvenire che ci aspetta

Non è più il tempo di raccontarci o farci raccontare delle favole ottimistiche anche perchè l'apocalisse è una buona novella ottimistica per la nuova e vera umanità.

I dinosauri sappiamo che fine hanno fatto e la loro fine è stata una manna per i nostri antenati, i primi mammiferi che sono così finalmente potuti uscire dalla notte infinita in cui vivevano nascosti e in perenne fuga. Arriverà infine il momento che una terza guerra nucleare spazzerà via questa feccia umana, sia i cattivi che i buoni, e la nuova e vera umanità potrà così infine riconoscersi come l'unico Dio Vivente, il Pensiero che è sia la prima che l'ultima forma dell'evoluzione della vita.

I dinosauri umani hanno passato tutta la loro storia da due milioni di anni a questa parte a darsi randellate, ma allora aveva ancora un senso anche fare la guerra e anche tramite la guerra e i conflitti di varia natura hanno prodotto la civiltà e questa a sua volta ha prodotto il pensiero ultimo, la psicoanalisi che ha innescato l'ultima mutazione biologica modificando il DNA di una minoranza di umani che sono nati sapendo dell'Uno-Duale.

Se la vecchia umanità fosse finita prima sarebbe finita la stessa vita ma ora che la vecchia umanità ha prodotto i suoi veri figli che non sono "i giovani", termine generico che non significa niente, ma "la nuova umanità" (il prototipo di questi "veri giovani" hanno la femmina 84 anni e il maschio 103 o forse 107 anni cioè GiovanniSilvia) ecco adesso che la vecchia umanità ha degli eredi può tranquillamente e senza problemi scannarsi definitivamente a vicenda magari con una bella dichiarazione di guerra della NATO alla RUSSIA: dalle randellate alla guerra nucleare e della vecchi umanità non se ne parlerà più.

Passare all'azione

Coltiviamo le nuove informazioni e stabilizziamole perchè quando avverrà la guerra nucleare chi avrà ancora mantenuto l'identità corporea con la fine del corpo finirà anche la sua presenza.

Non aspettiamo l'ultimo momento per stabilizzare la nuova identità relazionale e abbandonare ogni vecchia identità ancora storica perchè poi non ci sarà più tempo.

Si salvi chi può significa dire anche: scappa finchè sei ancora in tempo perchè la deflagrazione dell'intero universo ti raggiungerà e ti coinvolgerà nel suo conflitto anche se in quel momento ti troverai al confine più estremo dell'universo: solo chi sarà in quel momento fuori dall'universo e quindi veramente fuori dalle bagatelle della terra non verrà coinvolto dall'ultimo conflitto. Per gli latri non ci sarà più scampo.

Ma chi sono gli altri?

Volendo rimanere coerenti e conseguenti con la nuova logica unitaria non possiamo che dare questa definizione: questi altri non sono il vero altro. Questi altri sono solo le macerie che ancora permangono come tracce mnestiche del fatto che abbiamo superato la nostra vecchia identità ancora storica.


Amare Dio cioè la Relazione che era in principio

Nella storia non c'è più alcun altro.

Nella storia c'è solo l'autismo collettivo.

Solo nella relazione e quindi lontano anzi fuori da ogni storia c'è il vero altro: l'anima.

L'anima: l'unica cosa da salvare.

L'anima e non la storia.

La storia rimane nell'universo.

E con la scomparsa dell'universo scomparirà anche la sua storia.

La storia è sempre e solo la storia dell'universo e non la nostra storia.

La nuova umanità non ha storia.

La nuova umanità sono colui che era, che è e che sempre sarà: il Pensiero Vivente.


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