Junghiani o evoluzionisti?

Da LogicaUnitaria.

Il rischio è sempre quello del fraintendimento e dell'equivoco, già denunciato da Silvia Montefoschi in "Rivoluzione radicale del reale" del 1996, ossia che alcuni dicano "mele" e altri capiscano "pere" credendo così di avere tutti una medesima meta salvo poi accorgersi come cascando dalle nuvole che mentre alcuni vadano a destra e altri a sinistra: ma non dovevamo andare tutti nella stessa direzione?

Parlare di "processo di individuazione" è molto chiaro che si intenda, anche se si parla di "transfert", "controtransfert", "proiezione", "rimozione", "inconscio", "uno" e se vogliamo anche "uno vero", "archetipi" e via con tutto l'apparato terminologico junghiano ma anche montefoschiano ma se non ci è chiaro anche un altro concetto, un concetto tra i più importanti se non il più importante per la direzione della prassi, alcuni a nulla vale essere d'accordo con tutti questi elaborati concettuali che sono junghiani ma ereditati in parte da Freud stesso o comunque elaborati a partire da concetti che Freud stesso per primo ha formulato.

A cosa intendo riferirmi?

Intendo riferirmi alla lettura psicoanalitica oltre la psicoanalisi stessa, cioè la lettura dell'evoluzione data al termine della centenaria storia della psicoanalisi e in continuità con la tradizione di pensiero psicoanalitica.

Questa nuova lettura del processo evolutivo che facciamo coincidere con lo stesso processo individuativo ci ha mostrato come lo sprint finale del processo evolutivo consiste nel trapasso dai vecchi cinque sensi come strumenti di conoscenza e quindi di orientamento del vivente al nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

Senza prendere atto di questa lettura non si è capaito niente della psicoanalisi oltre la psicoanalisi che sfocia nel "Pensiero Uno" o "Logica Unitaria" e quindi della "Rivoluzione Logica" da questa prevista, già avviata e quasi terminata anzi essendo già nato il prototipo del nuovo archetipo dell'ultima coniunctio ossia i Gemelli che pongono gli "uomini" e "le donne" ossia la vecchia umanità, l'umanità ancora separata, nei musei di storia naturale come reperti archeologici di come si dava ancor ala vita prima della nascita dei gemelli.

Non si può sorvolare, fare finta come se questo non fosse mai stato detto, formulato e teorizzato come centrale per l'ultima rivoluzione che non può che essere che solo logica.

Non si può fare una rivoluzione senza strumenti e questi strumenti sono proprio il nuovo sesto senso ma non il sesto senso accanto ai cinque sensi ma solo il sesto senso in quanto i cinque sensi e il nuovo sesto senso non possono andare in alcun modo d'accordo e ne consegue che più si potenzia il sesto senso e più si depotenziano i cinque sensi e viceversa.

E' umano volere pappa e ciccia ma non si può e si impone una scelta e di fronte a questo aut aut si può tergiversare, rimandare ma poi prima o dopo i nodi vengono al pettine e dunque tanto vale chiarire questa questione subito e decidersi.

Junghiani o evoluzionisti?

Alcuni diranno: ma il sesto senso è roba da parapsicologi, gente dedita al paranormale.

E in effetti in quegli ambienti è diventato anche un gioco di società o al meglio un sostituto dello smartphone a voler pensare bene quando non ci si mette di mezzo l'interesse personale non solo in senso egoriferito ma anche nel senso finanziario.

Costoro non hanno ben compreso a che serve il sesto senso, la sua vera finalità evolutiva e questo molto probabilmente per la stessa ragione qui denunciata: vorrebbero salvare anceh loro capra e cavoli ma non si può.

La via del sesto senso è una via apocalittica, da fine del mondo, per cui non ci si può mettere a fare la valigia e decidere cosa salvare: il sesto senso salva solo il sesto senso e basta.

E' proprio perchè l'avvenire dell'evoluzione è del sesto senso che per il mondo non c'è alcuna speranza (che poi è il mondo dei cinque sensi dato che questo mondo c'è perchè ci sono i cinque sensi essendo il percepito e il percipente un'unità inscindibile indipendentemente di quel che dicano i filosofi cosiddetti "realisti" che credono nella "cosa in sè").

Quindi come si pone il problema rivoluzionario alla luce di quanto detto?

Nel porsi un nuovo tipo di problematiche a cui dare una risposta sempre più chiara e rigorosa:

- Come si fa a potenziare ulteriormente il nuovo sesto senso?

- Qual'è la vera natura del sesto senso?

- Insomma si tratta di ESPLICITARE il non ancora esplicitato della teoria rivoluzionaria.

Si usa dire spesso: "Predica bene e razzola male".

Questo non è possibile perchè se si razzola male è perchè si predica altrettanto male essendo la teoria e la prassi una unità inscinbile come la visione del mondo e il mondo stesso.

Non facciamoci turlupinare dalla vecchia logica della separazione ossia da un mondo ormai al tramonto definitivo: facciamoci furbi e non facciamoci crocifiggere coem il Rabbi di Nazareth che voleva salvare tutti.

Noi evoluzionisti sappiamo che le nuove forme della vita non sono mai state la maggioranza e questo per l'economia evoluzionista: liberiamoci dalla zavorra se vogliamo correre.

Gesù voleva salvare tutti e i tutti per ringraziarlo lo hanno massacrato: ma se stanno bene così perchè tu li vuoi salvare?! Ma allora sei proprio un romipicoglioni e e hanno fatto bene a crocefiggerti.

Siamo sempre lì: anche il Rabbi di Nazareth, per quanto evoluto non aveva capito niente di come funziona l'evoluzione.

Noi invece sappiamo: lasciamo la zavorra al suo destino.

Voi siete l'amore?

Benissimo: allora se siete l'amore fatevi crocefiggere se vi piace.

Non avete idea di che razza di bestie sono gli umani: non avete esperienza, siete degli ingenui.

Gli umani sono più bestie delle bestie e se hanno studiato sono ancora più bestie.

La via della rivoluzione cosmica è una sola: l'Esodo attarverso quella astronave in grado, l'unica astronave in grado di viaggiare ad una velocità superluminale.

Si tratta del sesto senso.