Karl Jaspers

Da LogicaUnitaria.

« L'ultima questione è sapere se dal fondo delle tenebre un essere può brillare. » (Karl Jaspers)


Karl Theodor Jaspers (Oldenburg, 23 febbraio 1883 – Basilea, 26 febbraio 1969) è stato un filosofo e psichiatra tedesco.

Ha dato un notevole impulso alle riflessioni nel campo della psichiatria, della filosofia, della teologia e della politica.

Conseguita nel 1908 la laurea in Medicina con la dissertazione Heimweh und Verbrechen (Nostalgia e crimine), divenne quindi psichiatra presso l'ospedale psichiatrico di Heidelberg, dove Emil Kraepelin aveva esercitato la professione qualche anno prima. Jaspers si mostrò subito critico nei confronti dell'approccio della comunità medica al problema della malattia mentale e si propose di migliorare la pratica psichiatrica.

Nel 1913 Jaspers ottenne un incarico temporaneo all'università di Heidelberg come docente di Psicologia grazie allo scritto Allgemeine Psychopathologie [1] (trad. it., Psicopatologia generale, 1964).

Divenuto permanente l'incarico, Jaspers non fece più ritorno all'attività terapeutica.

L'insegnamento era afferente al Dipartimento di Filosofia, e grazie al suo secondo scritto sistematico (Psychologie der Weltanschauungen del 1919 - trad. it., Psicologia delle visioni del mondo, 1950), nel 1919 divenne docente proprio di Filosofia. Questo scritto è considerato il manifesto della filosofia dell'esistenza e precedeva di ben otto anni il più celebre Sein und Zeit (Essere e Tempo) di Martin Heidegger che è del 1927.

In seguito Jaspers strinse amicizia con lo stesso Martin Heidegger - amicizia che si ruppe in seguito all'adesione di quest'ultimo al nazionalsocialismo, per poi ricomporsi ma in modo più freddo nel dopoguerra - e scrisse opere di carattere ormai prettamente filosofico: Die geistige Situation der Zeit del 1931 (La situazione spirituale del tempo), i tre volumi del suo capolavoro, Philosophie del 1932 (Orientazione filosofica nel mondo, Chiarificazione dell'esistenza e Metafisica) e, sempre nel 1932, un libro sulla personalità universitaria che più ammirava, Max Weber, Max Weber - Politiker, Forscher, Philosoph (Max Weber, politico, scienziato e filosofo).

Nel 1933 avvenne la grande svolta della sua vita: l'avvento al potere del nazionalsocialismo, inizialmente anche da Jaspers sottovalutato e ritenuto un fenomeno passeggero.

Nello stesso anno dovette sopportare delle limitazioni alla propria attività accademica a causa del matrimonio: la sorella di un amico di antica data Ernst Mayer, Gertrud, che Karl aveva sposato nel 1910, era ebrea; questo bastava a qualificare Jaspers come un potenziale nemico del regime. Ciononostante egli continuò a tenere lezioni e a scrivere fino al 1937, anno in cui fu posto forzatamente a riposo e obbligato a scegliere tra divorziare ed emigrare. Jaspers non fece nessuna delle due cose e da quel momento visse come un recluso, nascosto nella sua amata Heidelberg, per tutto il periodo del regime e della guerra. Le autorità sapevano della sua presenza, ma ormai la sua capacità di nuocere era ridotta al minimo.

In più, una salute da sempre cagionevole gli impediva qualsiasi progetto di fuga (Jaspers confessò poi che oltre alla malattia, era stata l'ignoranza delle lingue a impedirgli di vivere come profugo in un paese straniero). Comunque l'ordine di arresto alla fine arrivò ed era previsto per il 14 aprile 1945, ma il 30 marzo gli Alleati liberarono Heidelberg. Jaspers visse la tragedia della guerra come una lacerante esperienza esterna e interna. Pronto al suicidio (con delle pasticche di cianuro) pur di non essere preso vivo e quindi separato dalla amata Gertrud, egli non smise mai di vivere e pensare come un tedesco.

Alla fine della guerra, quando venne riabilitato all'insegnamento, il primo pensiero fu per la Die Schuldfrage (1946, trad. it., La colpa della Germania, 1947 in seguito tradotto in modo più letterale: La questione della colpa). In questo periodo Jaspers si adoperò per la reintegrazione nell'università del filosofo Johannes Hessen.

Nel 1949 pubblicò Vom Ursprung und Zeit der Geschichte (trad. it., Origine e senso della storia, 1982), opera nella quale, rifacendosi alle ricerche di Max Weber sull'antichità, introduceva il concetto di "Periodo assiale" per definire quel periodo storico (compreso tra il IX e III secolo a.C.) caratterizzato da cambiamenti fondamentali del pensiero.

E tuttavia, al momento di partecipare al dibattito per la ricostruzione della Germania, Jaspers si trova a prendere quella grave decisione che aveva sempre rifiutato durante la guerra: espatriare. Anche se in precedenza aveva resistito al terrore nazista e - nonostante la malattia e le difficoltà - non aveva mai abbandonato la sua patria, ora l'isolamento culturale nel quale si viene a trovare e l'amara constatazione che ciò che si andava ricostruendo nella Germania del dopoguerra non era uno stato fondato sul senso della responsabilità civile e politica né tanto meno su una più alta moralità nazionale lo spinge ad accettare l'invito dell'Università di Basilea, in Svizzera, dove tiene una serie di lezioni nell'estate del 1947 e dove poi si trasferisce definitivamente nel 1948 rimanendovi fino alla morte, avvenuta il 26 febbraio 1969.

BOOKMARK

https://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Jaspers