L'archetipo della Coniunctio ultimo archetipo ancora vivente

Da LogicaUnitaria.

Da Freud a Jung: il concetto di "processo di individuazione"

Già con Jung la psicoanalisi parla di "coniunctio" e di "processo di individuazione".

Da Jung a Silvia Montefoschi

Abbiamo detto che con l'introduzione da parte della psicoanalista Silvia Montefoschi di un più ampio concetto di inconscio, quello di "inconscio universale", la stessa concezione del concetto di processo di individuazione elaborato da Jung subisce per ciò stesso una mutazione in quanto viene inteso più correttamente come "processo di indivuazione universale".

Non che la concezione del processo di individuazione come la intendeva Jung fosse individualistica anzi è proprio con Jung che il sociale e la storia si stabiliscono stabilmente in psicoanalisi, il fatto è che anche l'apertura al sociale per quanto più universale è ancora un particolare rispetto al tutto.


Il processo d'individuazione inteso come processo di demassificazione

Questo significa anche una cosa e cioè che non basta elaborare nuove concezioni in grado di fornire una migliore comprensione dei fenomeni ma occorre anche coglierne tutte le implicazioni delle nuove teorie elaborate. Per esempio chi lo direbbe che la frase sotto riportata è una descrizione del "processo di demassificazione" che è un altro nome del processo di individuazione universale?

Niente lo farebbe sospettare, infatti non si parla nè di massa nè di energia.

Il fatto è che la materia è proprio lo stato dell'esserci dell'essere antecedente all'attuazione della "coniunctio" tra i due termini del discorso o principio dialogico.

Questi due termini fino a che si considerano altro l'uno all'altro versano nello stato di particolarità o individualità e pertanto nel vedersi separati si oggettivano ossia si massificano a vicenda. Solo se si vedono come Uno non oggettivano più il continuum energetico che li sostanzia e che fa il loro relazionarsi come i due temini di un'unica unità processuale.


Coniunctio e processo di demassificazione

Ma per vedersi uno occorre vedersi simili ma quel punto di vista che solo permette di poter vedere la loro similitudine è solo quel punto di vista che si dà INTERAMENTE nella dimensione del Pensiero, dimensione del pensiero che per ulteriore chiarezza chiamiamo dimensione del Pensiero Puro nel senso di pensiero in sè.

Da questo punto di vista e da tutto il discorso svolto fino a qui possiamo legittimamente concludere definendo la psicoanalisi anche come "quella tecnologia che sola permette di demassificare la materia ossia di liberare l'energia dal suo darsi discreto per darsi più solo nel suo continuum".

Ecco perchè diciamo che la psicoanalisi è una "tecnologia apocalittica" ossia che non solo teorizza ma prommuove la fine del mondo dove qui il concetto di "tecnologia" va inteso ovviamente nel senso di prassi del pensiero, quale operare del pensiero alla trasformazione radicale del reale.


"Sono solo i simili che, proprio in quanto simili, possono riconoscersi uno. E la similitudine si dà soltanto nella dimensione del pensiero"

(Brano tratto da una intervista a Silvia Montefoschi in merito alla pubblicazione dei "Dialoghi sull'amore" di Leone Ebreo)


L'ultima possibilità esistenziale che abbia ancora un senso quale sola direzione che permetta un avvenire

Ecco quindi perchè ormai solo l'archetipo della coniunctio è l'ultimo archetipo ancora vivente in quanto tutte le altre possibilità esistenziali dell'umanità ormai hanno in questi ultimi tempi fatto il loro tempo.

E' come se l'umanità dopo due milioni di anni di evoluzione sia stata messa con le spalle al muro.

Giunta al capolinea del suo percorso evolutivo anche per l'ultima specie umana è giunto il momento per cui non può più temporeggiare girando in tondo a quanto della natura prededente ha umanizzato ma deve decidersi: proseguire lungo la via dell'evoluzione o perire.

Perire però significa non finire ma scomparire ossia annichilirsi ontologicamente.

L'essere non campa di rendita per cui o si fa più essere e allora continua ad essere sempre più essere o altrimenti per carenza di essere giunge infine a dissolversi proprio come una stella giunta a consumare tutto il combustile che la teneva ancora in vita.

Non si tratta della morte quindi ma peggio, molto peggio, si tratta della seconda morte prodotta dal trionfo finale del nichilismo.

E con ciò si chiude il sipario sulla storia dell'uni-verso.

"To be or not to be: this is the question." "Essere o non essere questo è il problema"

(Frase celebre tratta dall'Amleto di William Shakespeare)

Già 500 anni fa sapevano tutto quello che c'era da sapere: l'essenziale e l'essenziale è proprio la questione dell'Essere, la realtà ontologica e non la realtà storica.