L’interpretazione dei sogni dopo Jung

Da LogicaUnitaria.

"Anche il sogno è considerato all’interno della problematica dei contrari. Esso non è come per la psicoanalisi [freudiana], l’espressione deformata di un desiderio rimosso, bensì la descrizione , mediante linguaggio simbolico, della situazione inconscia in rapporto a quella conscia del sognatore.

In questo senso il sogno ha una funzione compensatoria, quando rivela all’individuo l’atteggiamento mancante o antitetico alla coscienza, e una funzione prospettica quando addita la possibile soluzione di un conflitto.

Il sogno viene quindi interpretato sia in senso causalistico, in quanto determinato dalla situazione conscia dell’individuo, sia in senso finalistico, in quanto tende a modificare la stessa situazione conscia; sia sul piano oggettivo, quale riferimento a personaggi e vicende reali della vita del sognatore, sia sul piano soggettivo, quale raffigurazione di elementi psichici e vicende interiori del medesimo; e infine sia sul piano dell’incoscio personale, sia sul piano dell’inconscio collettivo, in quanto una problematica personale, nel momento in cui coincide con una problematica universalmente umana, può esprimersi nel sogno o con simboli esplicitamente archetipici, o con simboli attinenti alla realtà quotidiana del soggetto, ma che si muovono entro motivi mitici."


(Brano tratto dalla voce “Psicologia analitica” dell’Enciclopedia Europea Garzanti IX vol. curata da Silvia Montefoschi e Francesco Ruffini, 1984)



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