L’intervento di Ernst Bernhard teso alla conclusione della storia della psicoanalisi

Da LogicaUnitaria.

Fu nel 1984 credo e comunque dopo la pubblicazione o con la pubblicazione di “Al di là dle tabù dell’incesto” di Silvia mOntefoschi a da questa dedicato al suo compagno di allora lo psicoanalista Francesco Ruffini che interviene Ernst Bernhard con quel suo “auf wiederseen” che prosegue in verticale il lavoro di rifondazione della psicoanlisi in senos relazzionale, e intersoggettivo già iniziato nel 1977 con la pubblicazione di “l’uno e l’altro”.

Silvia abbandonò il suo compagno al suo destino e riprese la scalata in verticale della montagna dell’evolzuione.

A sostenberla in questa impresa e anzi a spronarla fu prorio il suo psicoanalista didatta Ernst Bernhard morto nel 1966.

In cima alla montagna nel 1987 trovò Giovanni Evangelista ceh l’attendeva poichè lui stava già lì da 2000 anni e ainsiem proseguirono il viaggio sempre in verticale.

Giovanni infatti pur essendo già in alto non poteva andare più in lato ancora poichè arrivati ad un certo punto di evoluzione non si può più proseguire da soli ma solo con uan donna.

Giovanni in verità ha avuto tanet donne ma non erano Giovanni ma dipendevano da Giovanni: Silvia era invece Giovanni stesso, non madre e non figlia dunque.

Se oggi noi abbiamo questa stella che ci illumina il cammino ossia l’archetipo di GiovanniSilvia lo dobbiamo in gran parte a Ernst Bernhard colui che ha dato il battesimo psicoanalitico a Silvia, l’iniziatore. Come Silvia racconta fu Bernhard-Adamo che offrì la mela a Silvia-Eva.

Jung non teneva in garnde considerazione Bernhard ma Jung dimostrò in questo suo snobbare il troppo fantasioso Bernhard, i suoi limiti.