Le forme finite del pensiero

Da LogicaUnitaria.

Chi siamo?

Siamo le forme finite del pensiero.

Pensiero che è l'infinitamente pensante.

L'infinitamente pensante che è l'infinitamente vivente.

Quale è il nostro compito?

Quello di sapere sempre più?

No!

Nostro compito è sapere sempre più solo questo sapere e non altri saperi.

Inoltre non basta sapere, perchè sapere è bene ma sapere meglio è meglio.

L'evoluzione, che è un processo, il processo evolutivo, consiste in un avvicinarsi sempre più a questo sapere.

Sapere infatti non è solo una nozione ma è dapprima una vera e propria modifica, trasformazione hardware: litosfera e biosfera.

Poi è una modifica software: noosfera.

Infine è capire che noi non siamo nemmeno il pensiero che ci attraversa ma siamo solo il pensante che pensa quanto pensa.

Capire che siamo solo il trattante che tratta quanto tratta.

Poi i pensati con il tempo e con il lavoro del tempo e nel tempo scompaiono e scompaiono in assoluto e rimane solo il pensante.

Il pensante tuttavia non è uno ma è due: l'uno, l'uno vero cioè, è duale poichè due sono i due momenti del processo del pensiero che sono la potenzialità infinita del pensiero e l'attuazione infinita della potenzialità infinita del pensiero infinito.

Di fronte a questa realtà evolutiva tutti i discorsi moralistici lasciano il tempo che trovano: è quello che è e ciò che è non è nè bene nè male ma semplicemente è.

Che possiamo sapere noi?!

Quanti filosofi e teologi perdono il loro tempo ad insegnarci ciò che è bene e ciò che è male: si credono di essere Dio questi megalomani che vogliono legiferare sull'Automaton.

Il fatto che poi vogliano legiferare in bene e per il bene non cambia nulla per il semplice fatto che il male non esiste ma "tutto è bene" anche quello che noi crediamo essere il male.

Tutte le opinioni sono le opinioni di Dio, dunque è legittimo che anche noi ci si voglia fare una nostra opinione che anch'essa diviene una delle tante e molteplici opinioni di Dio ma chi comanda alla fine è sempre l'Automaton che è il processo stesso che procede in modo autonomo e automatico sempre a sorprenderci a meravigliarci, imprevedibile e inarrestabile mentre persegue la sua meta e il suo disegno: "ut unum sint".