Lilith

Da LogicaUnitaria.

Lilith una questione complessa da dipanare - Eva, Miryam, Silvia ma prima ancora Lilith chiusa ad Adam e perciò sterile, volontariamente sterile perchè non voleva dare discendenza ad Adam per i motivi che tutti conosciamo: la salvaguardia della soggettività femminile che poi invece era la salvaguardia del maschile presente nella donna, la difesa ad oltranza dell'Adam interno contro l'Adam esterno e del resto il Logos, il maschile non appartiene a nessuno ma è sia della forma esterna maschile sia della forma esterna femminile, il maschile è uno ed è sia nell'uomo che nella donna ma non è nè l'uno nè l'altro essendo un principio, l'altro Dio che però è tutt'uno con il principio femminile prima del concretismo ossia della logica della separazione.

E il concretismo permane da Eva inclusa Miryam e solo con Silvia la logica dell'unione nella distinzione supera definitivamente ogni variante concretistica della vecchia logica della separazione tra l'uno e l'altro del discorso che era in principio.


Da Lilith a Eva - Se non fosse intervenuta la mansueta e obbediente Eva, per la ribelle Lilith la vita che è sempre vita relazionale sarebbe finita lì. Ma grazie ad Eva la fine del mondo è stata procrastinata. Prima o dopo comunque i nodi vengono al pettine anche se è meglio dopo in quanto Adamo non poteva che bisticciare con Llith: Adamo in quei tempi antichissimi non aveva gli strumenti conoscitivi per gestire una relazione con Lilith.


Verso la città di Dio - La città di Dio e la città della storia non sono due città diverse ma sono la stessa città trasformata cioè più evoluta proprio come Eva che è la stessa Lilith trasformata.

Proprio come la stessa Miriam di Nazareth che è la stessa Eva trasformata cioè ancora più evoluta.

Proprio come la psicoanalista Silvia Montefoschi che è la stessa Myriam di Nazareth trasformata cioè ancora più evoluta.

Di individui ce ne è uno solo ed è sempre lo stesso lungo tutto il suo percorso storico evolutivo.

E questo unico individuo-duale è sempre uno pur nei suoi molteplici aspetti anche ridondanti.

La logica unitaria infatti non può che pensare così se vuole essere la nuova logica unitaria: non può pensare che secondo i criteri propri alla nuova logica che non divide più principalmente i buoni dai cattivi ma anche non ripristina più nè i vecchi dualismi nè i pluralismi.


Lo schiavismo - Lo schiavismo altro non è che l'interdipendenza universale. Esso permea la storia tutta e non solo la storia umana.

Per quanto concerne la storia umana occorre dire che anche se lo schiavismo è stato abolito nel diritto nondimeno continua lo stesso poichè lo schiavismo è in natura, è cioè connesso con la stessa dimensione oggettuale e materiale dell'Essere.

Nel passaggio da Adamo-Lilith a Adamo-Eva anche Eva ha avuto un suo tornaconto e ugualmente gli uomini nel divenire schiavi di altri uomini.

Quindi nel definire imperialista il Dio di Abramo, il Signore venuto dallo Spazio, occorre tenere presente il tornaconto umano nel farsi colonizzare da tali padroni-alieni.

Ovvio che però l'evoluzione non si arresta mai e lo stesso padrone fornisce allo schiavo gli strumenti per ribellarsi. E' infatti il padrone stesso che non ne vuole più sapere di essere lo schiavo dello schiavo poichè il padrone ha un estremo bisogno dello schiavo, dipende dallo schiavo e non può autodeterminarsi in piena libertà senza tenere in alcun conto la sua esistenza di dipendente dello schiavo che dirige la sua vita.

Lo schiavo ama la sua schiavitù e il padrone gode a fare il padrone; ci vuol ben altro che una legge per abolire la schiavitù: occorrerebbe abolire una tale forma di libido.

Ma la libido non ha nulla a che fare con la sessualità quanto piuttosto è la sessualità che ha a che fare molto con l'ontologia.

Il significato, la direzione, riempire lo spazio-tempo, il bisogno di senso: questa è la vera chiave per interpretare il divenire storico.

In questo senso aveva colto nel segno l'allievo di Freud, Wilhelm Reich allorchè scrisse in "psicologia di massa del fascismo" che le masse hanno voluto il nazismo che infatti è andato democraticamente al potere.


Il maschile della donna - Comunque anche alle stesse femmine questo discorso dell'aspetto maschile della donna non dovrebbe insegnare nulla di nuovo o per lo meno già ai due estremi della storia evolutiva della femmina e cioè Lilth prima di Eva e Silvia dopo Maria, la loro natura maschile non era sconosciuta almeno a Lilith e a Silvia e tuttavia perfino le altre due figure meno maschili cioè Eva e Maria ditemi voi se non hanno scombussolato la storia? La prima con la seduzione e la seconda facendo un figlio particolare che in sua vece parlasse con la lingua muta della madre.


Da Adamo-Lilith a GiovanniSilvia - Il 27 dicembre ricorre per tradizione la festa di Giovanni Evangelista chiamato anche Giovanni il teologo e chiamato anche in tanti altri modi: l'aquila spirituale, il quarto evangelista, l'intimo del Rabbi di Nazareth, l'immortale e in altri modi ancora.

Oggi però sappiamo che Giovanni è morto.

Giovanni è morto non solo sul pianeta Terra ma anche nell'Aldilà dove è vissuto fino a questo oggi.

Questo significa che non si reincarna più.

Egli non abita più nell'Aldilà, sia pure nelle regioni più agli estremi confini dell'universo e non abita nemmeno l'Oltre dato che l'Oltre non è un luogo dello spazio-tempo-massa come l'Aldilà ma è l'Oltre.

Dire quindi che si è nell'Oltre significa dire che si è in Giovanni ma Giovanni se è l'Oltre è perchè si è fuso totalmente con il suo riflesso femminile che si chiama Silvia, che si chiamava Maria, che si chiamava Eva che si chiamava Lilith.

Giovanni evangelista è morto e con lui è morta anche il suo riflesso sulla Terra Silvia Montefoschi la psicoanalista ma con e grazie alla loro morte è nato GiovanniSilvia. il prototipo dell'archetipo vivente dell'ultima coniunctio, il primo esemplare di nuova umanità che fonda il Regno specificamente umano non più materiale.


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