Orgasmo e Universo

Da LogicaUnitaria.

Perchè è importante che la vita divenga orgasmica?

Perchè solo una vita orgasmica è in grado di non fermare l'onda del pensiero e quindi può sventare la massificazione dell'infinito pensare che coincide con l'infinito amare.

Abbiamo utilizzato per esprimere il nostro pensiero il concetto di "amore" e quello di "orgasmo" ma mentre il concetto di orgasmo è essenziale proprio ai fini dell'espressione quello di amore da noi è tratatto come sinonimo di relazione in quanto solo nell'uni-verso ossia in un "humus" in cui vige la logica della separazione i viventi che vivono in un tale ambiente distinguono tra amore e relazione ma per noi che militiamo per il trionfo della nuova logica unitaria questa distinzione è roba da umanità ancora preistorica. Questo non significa che anceh noi si faccia una tale distinzione ma mentre in noi una tale distinzione viene agita quando viene agita solo a causa della memoria nel caso della vecchia umanità una tale distinzione è agita perchè ci credono veramente come cosa sensata addirittura fare una simile distinzione.

Come mai questa diversità di valutazione?

Semplice a spiegarsi: noi siamo dei veri esseri umani e quelli sono ancora i nostri antenati umani ovvero semplici ponti tra l'animale e la vera umanità.

Questo del resto è stato il loro compito evolutivo: quello da fare da ponte tra i due regni, il vecchio regno animale e il nuovo regno veramente umano.

Ci si domanderà: ma prima la vera umanità non c'era ancora e dunque facevano bene a fare da ponte ma ora dopo due milini di anni che fanno da ponte e che i mutanti sono nati già che senso ha continuare a fare da ponte? perchè non se ne vanno?

A questa domanda ha già rispodsto l'ultima psicoanalista chiarendo che occorre rinunciare ad ogni speranza perchè "il finito proprio perchè finito non può finire mai".

Cosa significa ciò?

Significa che siamo noi mutanti che dobbiamo portare via i coglioni perchè il pianeta Terra è casa loro e a casa loro comandano loro e sono loro che dettano legge su come si deve vivere.

Chiaro il concetto?!

Che i 144 mila meditino.

Anche se c'è poco da meditare sul da farsi perchè c'è solo una opzione realistica e si chiama "Esodo".

Sì, "Esodo" proprio come l'esodo del popolo eletto dall'Egitto.


Aldiquà Aldilà e Oltre

GiovanniSilvia è il nome del prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio.

GiovanniSilvia non sono, non esistono nell'universo, vale a dire che non esistono nè in questo Aldiquà nè in un Aldilà ma esistono, sono presenti, solo nell'Oltre, Oltre che solo con la loro unione definitiva comincia a esistere in quanto l'Oltre non è costituito come l'universo da pianeti abitati e quindi da massa materiale e immateriale ma loro stessi sono l'Oltre.

GiovanniSilvia sono l'Oltre in quanto non sono massa o meglio non sono più massa, nè massa materiale in quanto sia il corpo di Giovanni di Zebedeo incluso anche il suo secondo corpo astrale si è disfatto e dissolto e ugualmente il corpo terrestre di Silvia Montefoschi.

Prima di allora, oltre questo Aldiquà, l'universo era costituito solo dall'Aldilà nato circa 100 mila anni fa con l'inizio della pratica della sepoltura dei defunti nella preistorica Sud-Africa da parte di un animale che a causa di un circolo virtuoso negaentropico non poteva più definirsi animale anche se non era ancora pura negaentropia ma conservava ancora in sè una fonte nichilistica entropica ereditata dagli animali non simbolici. Fonte nichilistica come hanno anche le stelle che termina il loro percorso spegnendosi o trasformandosi in buchi neri o ancora esplodendo come le super novae anche se in questo caso questa esplosione anzichè catturare la luce produce la vita intelligente e inaftti noi siamo figli delle stelle di tipo supernovae e non di altre tipologie di stelle. In questo senso le forme più radicalmente nichiliste sono proprio i buchi neri.

Il dissolversi della massa materiale e immateriale della psicoanalista e del teologo: da maestri a solo testimoni di un percorso

Non si è dissolta solo la loro massa materiale ma ugualmente si è dissolta anche la loro massa immateriale ma questa massa immateriale era già scomparsa anche prima della loro morte fisica in quanto Giovanni aveva detto chiaramente che lui aveva smesso da un bel po' di inneggiare all'amore come aveva fatto a suo tempo scrivendo il suo vangelo e che ora non inneggiava a un bel niente ma gli interessava solo stare con Silvia e la stessa cosa Silvia Montefoschi che aveva smesso le vesti di psicoanalista e quindi un tale ruolo per essere più solo Silvia, Silvia che ama Giovanni, l'archetipo vivente dell'ultima coniunctio.

A Silvia non interessava più pertanto nè guarire nessuno nè aiutare chicchessia ma come sosteneva, non andava considerata nemmeno un "maestro". Silvia come anche Giovanni del resto essendo una sola persona potevano solo testimoniare con la loro vita concreta e il loro esempio l'esserci dell'archetipo vivente dell'ultima coniunctio, archetipo che prima non c'era ancora ma c'era ancora solo l'archetipo della coniunctio.

Non maestri quindi ma solo testimoni, testimoni che etimologicamente significa "martire". Ma attenzione "martire" nel senso che danno l'esempio con la loro vita che pertanto si consuma, si dissolve, si demassifica, si autodistrugge nel realizzarsi della direzione impressale dal Big Bang che va verso la distinzione dei due dell'uno dapprima, per ritornare all'uno in un secondo momento, da qui il nome uni-verso.

Oltre il mito dell'eroe e la smania di protagonismo

Testimoni quindi e martiri ma non nel senso di eroi in quanto la psicoanalisi oltre la psicoanalisi al contrario è proprio una critica radicale del mito-archetipo dell'eroe e quindi anche della coscienza cristica. La psicoanalisi oltre la psicoanalisi cioè la psicoanalisi non delle origini nè quella della fase del suo sviluppo ma la psicoanalisi giunta al suo punto di arrivo è una critica della coscienza cristica in quanto testimonia il superamento di una tale coscienza ancora crocefissa e può criticarla solo grazie alla nuova coscienza unitaria nata al termine di questi duemila anni di lavoro alla cristificazione dei soggetti maschili e anche dei soggetti femminili.


Coscienza cristica e coscienza unitaria

La coscienza cristica infatti è in ultima analisi ancora una coscienza separata malgrado l'intenzione e la buona volontà di accoglimento amorevole dell'altro.

Per la coscienza unitaria non si tratta più di accogliere l'altro ma di dissolverlo come altro in quanto nell'Uno vero non c'è altro ma solo uno scandirsi del dialogo tra i due termini del dialogo, distinti sì ma costituenti una sola persona e non due persone, sono cioè i due momenti di una unità processuale.

Coscienza unitaria e super-soggettività

I due termini del principio dialogico non sono due soggetti ma una supersoggettività che nasce dal dialogo tra due momenti del prodursi di questa supersoggettività duale. Due momenti del prodursi di questa super-soggettività che in nessun modo potrebbero autonomizzarsi se non separandosi ma in questo caso cesserebbero di essere una super-soggettività e invece di essere UNO sarebbero UNIVERSO vale a dire che si massificherebbero ossia creerebbero spazio-tempo tra l'uno e l'altro dell'unico principio dialogico. Dialogo che è altro dalla dialettica e con la dialettica non va confuso poichè la dialettica è interminabile e pertanto ha una storia mentre il dialogo termina, vive cioè sempre nel presente e solo nel presente non conoscendo nè passato nè futuro. In questo senso diciamo che il dialogo termina, infinitamente termina, poichè la potenzialità termina nel suo attuarsi ma se il suo attuarsi è un infinitamente attuarsi come nel caso di Giovanni che è l'atto infinito se ne ricava che il dialogo a differenza della dialettica non ha una storia che deve ricordare pena precipitare nel disordine a-dialettico nel venir meno di una identità storica ma qui il dialogo vive solo nel presente senza passato e senza futuro: "immemore di ciò che è stato e ignaro di ciò che sarà" (Silvia Montefoschi 2006 - "oltre l'Omega"). Questo rapparesenta il trapasso da una identità ancora storica tipica dei viventi superiori dell'universo come la specie umana che hanno sia un passato e anceh un futuro per cui non vivono mai solo nel presente e una nuova identità puramente relazionale e non solo anche relazionale e quel "puramente" va sottolineato poichè chi ha una identità puramente relazionale vivendo solo nella relazione vive immemore del passato e ignaro del futuro.

Alcuni obietteranno: ma così vivono solo gli animali.

E' una obiezione che non regge poichè l'animale è vero che non facendo storia non vive nella storia ma non vive neanche nella relazione poichè per vivere nella relazione occorre essere distinti e l'animale è tutt'uno con il mondo che lo circonda ossia con l'altro e infatti il suo pensiero è in prersa diretat con il comportamento: pensa e agisce come un tutt'uno. L'essere umano a sua volta sa invece di questa distinzione solo che la vede come separazione producendo così lo spazio-il tempo e quindi la massa sia materiale che immateriale.

L'animale, la vecchia umanità e la nuova e vera umanità

L'animale pensa.

L'essere umano oltre a pensare sa di pensare.

La vera umanità sa di essere solo pensiero, di coincidere con il suo pensiero, sa di essere pensiero, solo pensiero.

Dalla dialettica al dialogo: l'orgasmo dell'Uni-verso e l'orgasmo dell'Uno

Da queste riflessioni sull'amore e la relazione nell'uni-verso si può dedurne che la dialettica è un orgasmo sempre posticipato mentre il dialogo è un orgasmo continuo e infinito, continuamente attuantesi in un presente infinito.


La realtà di un Oltre: ipotesi o certezza?

Quanto ho appena affermato è valido se la mia ipotesi che Silvia Montefoschi morendo non sia andata nell'Aldilà. Dopo la sua morte nel marzo 2011 non avendo sufficienti informazioni nutrivo dei dubbi ceh Silvia non avesse costituito con Giovanni l'Oltre ma si trovasse invece anche lei nell'Aldilà anche se nel suo caso all'estremo massimo confine dell'universo dato che più si è distanti dalle "bagatelle della Terra" più una volta morti si andava ad abitare pianeti sempre più distanti dal Pianeta terra di origine per affinità ad altri defunti che come noi avevano preso altrettanta distanza dalle piccolezze del mondo e non si erano fatti coinvolgere.

Questi erano i miei dubbi che avevo dopo la morte di Silvia e il fatto che alimentava soprattutto tali dubbi era il constatare che certo GiovanniSilvia non c'erano più nell'universo ma i 144 mial stavano ancora nell'universo che quindi funzionavano come una palla del forzato al piede di GiovanniSilvia che pertanto non si erano liberati ancora veramente dell'uni-verso.

Poi però mi sono detto che solo apparentemente i 144 mila erano ancora nell'universo perchè erano qui solo per portare a compiemnto i processo di autodistruzione liberando così infine GiovanniSilvia. Quindi se lavoravano al processo di autodistruzione e non a quello di conservazione significa che perfino i 144 mila erano con GiovanniSilvia e pertanto GiovanniSilvia nell'universo non avevano lasciato alcunchè soprattutto non avevano lasciato il loro cuore nell'universo ma anch'esso stava con loro ed erano loro stessi. Sulla Terra c'èrano rimasti pertanto solo dei corpi materiali in via di autodistruzione, tralaltro autodistruzione consapevole che è ben diversa dall'autodistruzione inconsapevole dei veri terrestri in quanto proprio questa consapevolezza produceva la realtà di questo essere dei 144 mila nell'universo come invece solo apparenza poichè in realtà loro stessi vivevano già nell'Oltre una sola persona con il prototipo dell'Archetipo dell'ultima coniunctio. E questo era prodotto coem per magia proprio dal venir meno di ogni speranza e dall'accettare il processo di autodistruzione consapevolmente anzichè inconsapevolmente poichè solo questa consapevolezza era in grado di far cogliere il valore del non valore, il valore del processo di autodistruzione che non ha alcuna finalità.

Questo lo pensavo, intendo i dubbi iniziali, sulla base di alcuni segni, tracce ma infine credo che sia più realistico pensare che GiovanniSilvia ci siano riusciti, che siano riusciti a produrre l'Oltre con la loro definitiva unione.

Se è così questo Oltre non può che produrre effetti di realtà anche nell'universo.

Nell'ultimo mio incontro con Silvia Montefoschi avvenuto meno di un mese prima della sua partenza, forse per un presentimento trattai con lei proprio questa questione e lei il 18 febbraio 2011 ancora una volta mi ribadì la sua certezza o meglio per usare il suo vocabolario "assoluta certezza" e chi l'ha conosciuta può confermare che dico il vero: Silvia era così.

Perchè Silvia era così?

La mia risposta è questa: perchè Silvia in verità pur essendo veramente Silvia era anche Giovanni, una sola persona. La prima forma vivente consapevole di essere la persona del pensiero, il pensiero in persona.

"Maschio e femmina li creò a sua immagine e somiglianza"

Dio il Pensiero.