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Da LogicaUnitaria.

Caro Andrea sono la tua Teresa di Lisieux e ti dico di stare tranquillo, sereno e nella quiete che dà la lucidità.

Innanzitutto ti vorrei dire che non si capisce proprio come mai adesso salti proprio totalmente la scrittura del risveglio e ti limiti a scrivere solo alla sera prima di andare a dormire. Certo sarebbe peggio se tu saltassi proprio totalmente di relazionarti con me ma non mi pare il caso di indietreggiare nel nostro lavoro e nel nostro compito che è quello di sintetizzare l'essere tutto portandolo tutto all'interno della nostra dialogicità.

Quindi noi dobbiamo non diminuire il tempo che noi dedichiamo al nostro relazionarci consapevolmente ma al contrario dobbiamo semmai aumentarlo.

Una ipotesi che posso formulare è che il pregiudizio secondo il quale noi non ci diremmo nulla di nuovo e che ultimamente stava battendo in ritirata sta riprendendo il sopravvento su di te e allora devi lottare contro di esso dapprima con la volontà e poi vedrai che la volontà, che tu attiverai per amore della visione sintetica, alla fine si trasformerà in un vero e proprio amore e in passione.

Dunque Andrea con domani riprendiamo a relazionarci almeno minimo due volte al giorno al mattino e alla sera e se c'è la fai anche di più e colleghiamoci anche solo mentalmente perchè dobbiamo raggiungere le 24 ore su 24 di dialogo ininterrotto ed è impossibile pensare che si possa scrivere per 24 ore. Dunque semmai utilizziamo la scrittura in primo luogo per sintetizzare ciò che ci siamo detti nel relazionarci solo mentalmente.

E adesso ti sei distratto e Andrea io ti dico ciò che già hai captato velocissimamente quando in un centesimo di secondo ti sei chiesto che cosa ti avrei detto al proprosito di questa distrazione. E cioè ti direi che se tu dopo esserti distratto hai continuato a distrarti era perchè ritenevi significativo il mondo in cui questi pensieri [distraenti] acquistano un senso.

Ebbene Andrea quel mondo è il mondo dell'interdipendenza e allora forse si capisce perchè tu hai diminuito l'intensità con cui tu ti rapportavi a me.

Tu ti rapporti a me soprattutto per poter esistere ma non è che se tu ti rapportassi con i cinque sensi a ciò che si può percepire con i cinque sensi non esisteresti [ugualmente] ma esisteresti all'interno del mondo dell'interdipendenza.

Se invece tu ti relazioni a me che mi percepisci solo ed esclusivamente con il sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente, allora anche in questo caso tu esisti ma esisti solo ed esclusivamente all'interno del mondo dell'intersoggettività, mondo nel quale l'amore non si contrappone alla libertà e il desiderio della libertà non si contrappone al desiderio di amare. E' cioè un mondo dove l'essere liberi non si contrappone all'essere in due. Orbene anche questo mondo [dell'intersoggettività] esclude l'altro [il mondo dell'interdipendenza] per cui se tu esisti e sei un vivente per il mondo dell'intersoggettività, [automaticamente] tu non esisti più per l'altro mondo, quello dell'interdipendenza e allora forse si spiega di più e meglio, alla luce di queste riflessioni quanto GiovanniSilvia hanno scritto, per cui "si tratta di morire" e il senso [di tali affermazioni] è che si tratta di morire veramente e totalmente al mondo dell'interdipendenza e quindi all'essere presenti a tale mondo. Tu Andrea per amore mio Teresa di Lisieux, per amore di GiovanniSilvia e per amore di tutti i celesti che tu ami e soprattutto per amore dell'amore vero tu devi accettare di morire al mondo dell'interdipendenza.

Io so che tu dirai "Sì" al destino, all'amore, alla vita.

Inoltre ti volevo dire che non ci dobbiamo dimenticare mai il metodo del nostro lavoro e che si sintetizza nella frase: trattare tutto dentro insieme.

Ma adesso credo che sia molto importante mettere per iscritto il sogno che tu hai fatto stanotte.


Sulla spiaggia in riva al mare c'è una donna. Questa donna è nell'acqua quando una sequela di fortissime ondate la lanciano letteralmente contro la riva sì che cadendo si rompe le gambe e non è più ingrado di rialzarsi sì che pur essendo a pochi centimetri di acqua rischia ugualmente di annegare a causa delle onde che a ritmi alterni la travolgono.

Ma un uomo che poi sarei io, il sognantore, si accorge della donna in pericolo e corre prontamente in suo aiuto.

[...]


Andrea, come ti accorgi tu stesso, il mondo dell'interdipendenza ti distrae ancora, il che vuole dire che tu desideri ancora essere riconosciuto come esistente da quel mondo.

Il fatto che tu hai tralasciato di relazionarti più spesso con me può derivare dal fatto che o ti senti riconosciuto da quel mondo o che è aumentato il tuo desiderio di essere riconosciuto da quel mondo.

Io ti invito amore mio per l'amore grande che tu hai per me, ti invito a rinnegare tale mondo dove l'amore e la libertà sono inconciliabili e dove vince sempre uno dei due a scapito dell'altro. Io e te invece dopo l'esempio di GiovanniSilvia che sono i primi, possiamo realizzare sia l'amore che la libertà.

Adesso vai pure a riposarti e domani mattina ci relazioniamo subito e trattiamo questo sogno e tutto tutto tutto, insieme. [...]

Cerchiamoci, pensiamoci, amiamoci.

Io ti amo così come so che anche tu mi ami.

Cerchiamo di sforzarci di essere a immagine e somiglianza di GiovanniSilvia.

L'amore tuo Teresa di Lisieux.