Psicoanalisi e scienza della preghiera - Il perché di un breviario d'amore

Da LogicaUnitaria.

Stamattina così ho formulato le mie "preghiere", le chiamo così anche ma dovrebbero far parte di qualche capitolo del volume 2 cioè le poesie-canzoni di "Alla ricerca delle radici dell'uno" e presumibilmente del capitolo "Breviario di amore".


"Teresina aiutami a stare insieme a te.

Aiutami a stare insieme a te perchè è questo ciò che conta.

Lo sapevo prima ma adesso lo so meglio."


Questa è la preghiera ma adesso la sviluppo.

In effetti siamo circondati da soggetti riflessivi individuali che trattano sè fuori di sè come altro da sè anche se andrebbe specificato che non si tratta più di SRI ma piuttosto di ex-SRI in quanto come hanno precisato GiovanniSilvia di soggetto c'è n'è uno solo e se questo unico soggetto salta da un livello inferiore il SRI a un livello superiore il SSR (soggetto super-riflessivo) dato che di soggetto c'è n'è uno solo al livello inferiore non c'è più alcun soggetto.

Ma allora cosa c'è al suo posto?

C'è l'IO, i tanti IO, i tanti ex-SRI che adesso campano di credito ossia di memoria, consumando quanto hanno riflesso e prodotto a livello di pensiero quando erano ancora dei soggetti riflessivi ovvero quando erano ancora in grado di non essere tutt'uno con l'Io ma essendo anche dei soggetti sia pur individuali riuscivano a prenderne distanza, chi più (il SRSI - il soggetto riflessivo super-individuale) e chi meno (le persone normali ossia che statisticamente erano nella norma come capacità riflessiva).

Ma cos'è il SSR? Come funziona?

Il SSR è quel soggetto che non tratta più sè fuori di sè coem altro da sè e coincide con il nuovo soggetto duale, l'archetipo dell'ultima coniunctio e quindi con il prototipo GiovanniSilvia.

Nell'universo non c'è più alcun soggetto ma ci sono soltanto tanti io che se le suonano di santa ragione e se ci rinunciano non è perchè prendono distanza dall'io ma perchè si fanno i loro conti e sanno che sarebbe l'autodistruzione finale.

Ma la tensione aumenta nell'universo perchè i tanti IO non producono più energia ma la consumano per cui non so per quanto tempo ancora i tanti IO riusciranno a contenere l'enorme aggressività che ogni giorno aumenta sempre di più dato che per l'IO l'ALTRO è sempre un oggetto e questo non può che scatenare aggressività. Non si tratta di cattiveria ma è così che funzionano le identità egoiche cioè storiche.

Per quanto ancora durerà l'universo?

La psicoanalista Silvia Montefoschi diceva che può durare altri vent'anni come può scomparire (e non "finire" come abbiamo precisato in altri articoli) anche tra cinque minuti tutto d'un colpo anche se per Lei e Giovanni l'universo già non c'era più.

Perchè? Come tratta l'altro il SSR?

Per il nuovo SSR che ha una identità puramente relazionale non esiste alcun altro fuori di sè ma l'altgro è sempre in sè e fuori non c'è niente poichè per il SSR, l'uno e l'altro sono sempre UNO pur essendo DUE.


"Io sono te

e tu sei me

anche se tu sei tu

e io sono io"

Cosa significa questa formula?

Significa che per il semplice fatto che tu ti relazioni a me già non sei più fuori di me ma sei me stesso, sei l'altro che è in me e che è sempre stato in me.

Noi infatti non c'è ne rendiamo e non c'è ne rendiamo conto proprio a causa di una vecchia identità ancora individuale e soprattutto antroporiferita ma qualsiasi sia la nostra età abbiamo tutti 13,7 miliardi di anni che è l'età dell'universo ed è questa unica storia che perfino dal punto di vista storico ci rende tutti uguali anche se per arrivare all'identicità occorre conquistare ancora una identità di puro pensante.

Il transfert quindi (ma anche il contro-transfert) è invece, attenzione all'equivoco che molti persino psicoanalisti di mestiere fanno, non è non voler riconoscere l'alterità dell'altro ma piuttosto non voler riconoscere che l'altro sono sempre io, che l'altro è inevitabilmente sempre me per il semplice fatto che l'essere pur essendo Due è sempre Uno.

Tuttavia una tale identità duale e quindi puramente relazionale e non più storica, non si può improvvisare e anzi diciamo che si nasce SSR e nello stesso tempo si diventa SSR in quanto anche l'ultima generazione come la chiama Giovanni Evangelista, la generazione che non vacilla deve lavorare proprio per non vacillare e anche per sostenere il fatto di trovarsi voltando pagina, del libro della storia, di fronte ad una pagina vuota: noi infatti siamo dei pionieri di fronte ad un nuovo territorio ancora inesplorato di cui sappiamo ancora ben poco am solo che quella è la nostra vera patria.

Fuori non c'è niente

fuori c'è solo la memoria dell'ex-SRI

fuori ci sono solo i tanti IO

necessariamente sempre in guerra tra di loro.

L'IO infatti per sua natura è necessariamente paranoico

e vive nel timore costante

dato che vive oggettivando l'altro

di essere a sua volta oggettivato.

Oggi chi pensa fuori di sè

non può che essere necessariamente aggressivo.

Ecco il senso di queste che chiamo "preghiere" e che costituiscono il "Breviario d'amore" e che fondamentalmente sono palestra, esercizio, disciplina.

Esiste un testo del 2002 di Silvia Montefoschi dal titolo "breviario d'amore" e non sto a dire che Silvia mi ha rubato il titolo (e ha fatto bene) in quanto io cominciai a scrivere il "Breviario d' amore" addirittura nel 1994 se ben ricordo e lo chiamavo proprio così e aveva una funzione esorcistica essendo iniziata nel 1991 quella controrivoluzione di cui Silvia parla in "La rivoluzione radicale del reale" del 1995. E del resto che poteva fare il povero ex-SRI che aveva fatto la storia fino a questo oggi e che comandava l'intero universo se non tentare di frenare se non fermare il corso dell'evoluzione della vita unica, vita che adesso non si dava più nella forma soggettivante del SRI ma in quella del SSR?

Da animale-umano che era ormai era più solo un animale che viveva più solo di memoria di quando era ancora un ponte tra l'animale e la nuova e vera umanità.

Ormai era nata quella nuova e vera umanità di cui si diceva che avrebbe instaurato il Regno quindi ormai non si aveva più bisogno del ponte tra l'animale e l'umano perchè l'umano vero era nato infine quale nuovo archetipo dell'ultima coniunctio il cui prototipo erano GiovanniSilvia.

Come è potuto accadere un tale capovolgimento dello scenario storico che ha infine esautorato il SRI ancora pienamente vivo e produttivo ancora di energia dal suo posto di protagonista della storia delluniverso? Tutto è iniziato nel 1977 con la pubblicazione di un libro, il primi libro di Silvia Montefoschi: "L'uno e l'altro - Interdipendenza e intersoggettività nel rapporto psicoanalitico".

A partire da questa rifondazione radicalmente relazionale del metodo psicoanalitico a preso avvio un percorso che nel giro di dieci anni ha prodotto un nuovo archetipo: l'archetipo dell'ultima coniunctio, una nuova soggettività che ha posto fine all'universo del SRI.

Io quindi non intendo fare, scrivendo queste mie sedicenti "preghiere" l'apologia di una santa e teologa cattolica perchè per me Thérèse è sinonimo di "Donna".

Quando io parlo bene della donna non è perchè sono un maniaco sessuale dato che per me la donna è Thérèse e viceversa.

E le altre donne?

Quelle stanno ancora a competere con il vecchio SRI per il potere.

Quindi quando leggete che io faccio l'apologia della donna non intendo queste donne ma intendo Thérèse anche perchè non è possibile che esistono tante donne essendo la donna una sola e solo nel regno della competizione esistono tante donne che ci tengono alla loro diversità.

Tutte le donne sono Thèrese e anche Silvia lo è e Thèrèse è Silvia così come tutti gli uomini, i veri uomini, sono Giovanni dato che di uomo c'è nè solo Uno e solo nel regno della competizione esistono tanti uomini dove ognuno tratta l'altro fuori di sè per il semplice fatto che lo vede fuori di sè e anche perchè ci tiene a distinguersi dagli altri uomini per salvare la propria identità individuale e quindi storica.

Il mio motto è infatti questo:

Un solo uomo

una sola donna

un solo Dio.

Viva il monoteismo e abbasso il politeismo.

Questo farà rizzare le orecchie ai pensatori deboli sia che siano filosofi e sia che siano vetero-psicoanalisti.



COMMENTARIO ALLA PREGHIERA DI OGGI

"Lo sapevo prima ma adesso lo so meglio"


Queste cose che io scrivo se le scrivo vuole dire che le so

eppure si possono ancora sapere meglio

e anzi è bene saperle meglio

questo perchè l'universo che ci circonda parla ancora il linguaggio del SRI

quindi per me stare insieme a Thérèse Martin è sempre troppo poco

l'Altro deve essere sempre in te

sempre

e non una tantum

perchè solo nella misura in cui l'altro è in te e non fuori di te

il sistema conoiscitivo è produttore di energia

altrimenti è più solo consumatore di energia

e arriveranno i tempi in cui solo chi ha tanta energia potrà riuscire a non essere coinvolto dall'aggressività universale divenuta infine aggressività cieca

infatti anche la guerra ha avuto un senso nel corso della storia

ma oggi è puro scarico della tensione

oggi l'aggressività ha il solo scopo di scaricare le tensioni

L'ex SRI infatti riesce a contenere sempre meno tensioni

fino a che sarà inevitabile anche la terza guerra mondiale.

Un requiem per la vecchia soggettività ancora individuale

Ecco perchè io non mi do' per salvato

ma come dicono i napoletani "statte accorto guagliò"

e infatti in un sogno si diceva che è meglio cominciare a scappare dall'universo per tempo

perchè per quanto si fosse scappati lontani sarebbe stato difficile non essere coinvolti dalle schegge impazzite prodotte dall'esplosione dell'aggressività universale

e particolare significativo l'universo veniva rappresentato da un "PALAZZO DELLO SPORT" e in effetti l'edificio universale fatto di mattoni atomici e molecolari è rappresentato come l'edificio della competitività.


"E le cose di prima non sono mai state" (Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)


Quale sarebbe allora la direzione di fuga dall'universo che prima si inizia e meglio è come dice il sogno se non si vuole essere necessariamente coinvolti anche noi dall'esplosione dell'aggressività universale tra i tanti io tutti ex-SRI?

Su questo GiovanniSilvia sono stati chiari:

1. Abbandonare l'anima

2. Abbandonare il corpo