Quale evoluzionismo?

Da LogicaUnitaria.

Quando noi parliamo di evoluzionismo intendiamo riferirci ad un evoluzionismo individuativo. Questa concezione evoluzionista di tipo individuativo era già presente nello psicoanalista C. G. Jung nel concetto di "processo di individuazione". Jung però non applicava un tale concetto se non a quel processo psicologico di costruzione dell'identità di un individuo e non la applicava invece ai regni precedenti a quello umano.

Una tale concezione è però presente anche nel paleontologo e teologo Teilhard de Chardin nella forma di "processo di convergenza" e Teilhard de Chardin a differnza di Jung applicava una tale concezione evoluzionista a tutti i regni della natura e non solo a quello umano.

Infine ritroviamo una tale concezione evoluzionista nella psicoanalista, di formazione junghiana ma oltre Jung, Silvia Montefoschi e il fatto che sia stata biologa prima di divenire psicoanalista non è estraneo al maturare in lei di una tale visione così completa e radicale.

Chiamiamo questa concezione evoluzionistica che non è solo storica ma ontologica "evoluzionismo parallelo" in quanto vede l'elaborazione nel "noumenico" della "realtà (ancora) separata" l'elaborazione ossia la costruzione di archetipi e la loro contemporanea manifestazione nel fenomenico.

E' il venir meno infine di questa realtà separata tra il pensiero e la sua manifestazione fuori di sè che ci chiarisce lentamente ma sempre più esplicitamente la misteriosa vera direzione di questo processo evolutivo come processo individuativo del pensiero stesso.