Solo al livello del pensiero puro il pensiero può naturalmente trapassare dal pensarsi al solo sentirsi

Da LogicaUnitaria.

Questo brano della psicoanalista Silvia Montefoschi tratta dell'ultima fase apocalittica della storia universale, quando raggiunto il livello del soggetto super-riflessivo II ossia la fase di stabilizzazione del soggetto super-riflessivo dapprima soltanto instabile in quanto non vede sè da un punto di vista ancora più elevato, "le cose di prima" non è "che siano passate" come si dice nella prima apocalisse giovannea in quanto anche se fossero passate rimarrebbero comunque sia pure come solo ricordo, memoria ma non risultano invece essere mai state a precisare quindi la potenza dell'evento apocalittico ossia dell'evento della rivelazione, poichè etimologicamente "apocalisse" significa "rivelazione", rivelazione che il solo e vero vivente è proprio il pensiero mentre la massa, tutta la massa sia la massa materiale che la massa immateriale è solo energia pensante massificatasi in pensati, contenuti di pensiero, forme statiche del pensiero e non più ripensate cioè ridinamizzate ma fermate appunto in pre-giudizi ovvero appunto memoria. Memoria che è ciò che dà al mondo cosiddetto esterno la parvenza di realtà concreta materiale.

A questo livello permane ancora la separazione tra noumenico e fenomenico in cui consiste l'evoluzionismo parallelo ma nel momento in cui una tale separazione scompare ilpensiero stesso trapassa nel pensiero puro che pertanto non si manifesta più nel fenomenico venendo meno una tale separazione.

Il pensiero una volta emancipatosi dalla sua separazione in noumenico e fenomenico per la prima volta cessa di pensarsi per più solo sentirsi.

Non che con il pensiero puro il pensiero cambi la sua natura ma invece la sua vera natura che è quella di essere percezione del pensiero: il pensiero cessa di pensare il pensiero ma percepisce il pensiero e questa è la nuova percezione giunta a maturazione completa e mentre con i vecchi cinque sensi tutto si può percepire magari con le più moderne e sofisticate protesi dei cinque sensi come sono gli strumenti di misurazione scientifici non è possibile in nessun modo percepire il soggetto, con il pensiero puro divenuto pura sensazione è possibile per la prima volta nella storia dell'universo al soggetto di percepire il soggetto e quel soggetto sempre tenuto fuori dal vecchio modo di pensare anche scientifico viene per la prima volta a rientrare all'interno del processo conoscitivo così paradossalmente proprio nel momento in cui il pensiero cessa di pensare per solo sentirsi nasce la vera scienza che pertanto si rivela essere la scienza d'amore, una scienza priva di un qualsiasi scopo o finalità essendo puro sentirsi del pensiero nella sua assolutamente indubitabile verità.

E le cose di prima sono passate - E le cose di prima non sono mai state

"I soggetti umani, che si riconoscono nella loro intera esistenzialità al livello del SSR II e quindi sul piano dle pesniero puro, si danno ancora nella dimensione oggettuale con i loro corpi materiali, a causa della resistenza inerziale della memoria, che essi stessi però lasciano che progressivamente si dissolva.

Ma nel momento in cui anche gli individui che hanno raggiunto il SSR II hanno nullificato in esso la loro individualità, avviene che il SSR II è ormai tutto ciò che è, ed essendo tutto ciò che è l'è infinito, non essendoci alcunchè altro dall' è che lo finisca, esso nel suo contemplarsi intersoggettivo, rivolgerà sempre più il suo sguardo all'infinito [...].

E se il SSR II guarda più soltanto, nel suo contemplarsi intersoggettivo, verso l'alto, ovvero al suo essere infinito, esso necessariamente distoglie il suo sguardo dal basso, ovvero da tutto ciò che è stato, il quale scomparendo alla sua vita cessa di esserci, come non ci fosse mai stato."

(Silvia Montefoschi, 2006, Trilogia vol. 3 "Oltre l'omega")

Il trapasso dell'unico Individuo Duale dal pensarsi al sentirsi

"Allora il pensiero, quale prima e ultima forma di energia, si libera progressivamente dalla catturazione del pensato, e si fa sempre più disponibile al SSR II, quale tensione che attrae sempre più i soggetti nell'intersoggettività, fino a che essi arrivano a sapere soltanto del loro esserci e quindi ad essere essi stessi l'infinito è.

Sarà allora che si darà l'ultimo salto riflessivo del Soggetto Pensante Unico, il quale non guardando più neppure a se stesso, non saprà più nemmeno di sapere del proprio esserci, ma sarà il solo vivente, che per esserci, di certo non si pensa ma si sente.

Quando ciò avverrà, avverrà sincronicamente il non esserci più delle forme corporee materiali dei soggetti umani che si riconoscono completamente in esso, e la materia del mondo svanirà, e l'unico Soggetto Vivente sarà, nel reciproco vedersi delle due presenza, nella sua assoluta compiutezza, infinitamente compiutibile, nel punto momento del suo perenne divenire.

Stato questo dell'Essere assolutamente ineffabile [...]."

(Silvia Montefoschi, 2006, Trilogia vol. 3 "Oltre l'omega")


La psichiatrizzazione della super-riflessione

Cosa resterà dell'universo?

Niente resterà, poichè sarà la vita del soggetto, solo del soggetto e niente altro che del soggetto ma del Nuovo Soggetto Duale beninteso ovvero dell'Unico Individuo.

Individuo infatti etimologicamente significa indivisibile per cui il vero individuo non può essere che uno solo.

Ma allora che senso hanno avuto questi 13,7 miliardi di storia evolutiva dell'universo?

Questi 13,7 miliradi di anni di storia dell'universo sono stati i nove mesi necessari alla gestazione del Soggetto Duale che non essendo più un Soggetto singolare ossia un soggetto conoscente altro dal suo oggetto conosciuto non ha più necessità di declinarsi e conoscersi per il tramite di un oggetto a sua volta necessario per costituirlo in quanto soggetto riconoscendolo tale.

Il soggetto conoscente infatti nel portare sempre più all'interno il suo oggetto di conoscenza ha infine visto il suo oggetto di conoscenza come altrettanto riflettente ossia anch'esso soggetto attivo ed è nato così il nuovo essere vivente che "ha mandato in pensione" per così dire evolutivamente parlando, la vecchia umanità costituendosi come nuova umanità caratterizzata appunto da una tale super-riflessione.

Tuttavia un tale percorso evolutivo non è potuto proseguire senza affrontare alcuna resistenza e anzi, al contrario una tale super-riflessione è stata immediatamente psichiatrizzata o comunque esorcizzata in altri mille modi dalla vecchia umanità proprio ai fini di autodifesa sia pur conservativa e reazionaria per dare comunque ancora vita alla vecchia logica della separazione ma inutilmente in quanto la vecchia umanità è destinata a scomparire avendo fatto il suo tempo.

Cosa resterà dell'universo?

Un requiem per la vecchia umanità e la sua vecchia logica della separazione che informava di sè il suo modus vivendi sia a livello esperienziale che comportamentale.

Che dire ancora?

"E le cose di prima non sono mai state" come sta scritto nella nuova apocalisse di GiovanniSilvia.