Umanesimo e nichilismo

Da LogicaUnitaria.

Martin Heidegger ci tenne a precisare proprio per eliminare ogni equivoco rispetto alla fenomenologia esistenzialista di J.P. Sartre che:


"L'esistenzialismo (almeno l'esistenzialismo ontologico di Heidegger) non era un umanismo"

(vedi risposta di Heidegger,1947 alla "Lettera sull'umanismo" di Jean Paul Sartre del 1946)


Heidegger infatti riteneva che occorreva fare una rivoluzione copernicana in filosofia cioè nell'attività pensante, alla fine della quale l'ontologia non sarebbe più stata il pensiero dell'uomo sull'essere ma sarebbe stato l'essere stesso che avrebbe così parlato attraverso la parola dell'uomo.

Che ne abbia fatto "herr professor" di un tale progetto non è questa la questione ma il progetto si muoveva proprio nello spirito copernicano.

Anche il biologo e paleontologo Teilhard de Chardin riteneva che occorreva abbandonare quegli ideali rinascimentali di umanesimo finalizzato alla ricerca dell' armonia uomo-natura.

Teilhard de Chardin proprio in quanto scienziato della natura del novecento e quindi consapevole delle moderne concezioni evoluzioniste sviluppatesi dopo Lamark e Darwin, sapeva che l'umanesimo così concepito era invece proprio innaturale ma che invece naturale era semmai spingere l'evoluzione all'estremo.

L'anti-umanismo di Teilhard de Chardin lo portò naturalmente a concepire il superamento stesso della specie umana tantè che giungeva a concepire il "momento omega" della storia dell'evoluzione come quel naturale "istinto di socializzazione" che infine si dispiegava totalmente giungendo al suo "parossismo" in una sorta di super-socializzazione.

Se si pensa che perfino coloro che ponevano in dubbio che il capitalismo fosse la fine della storia ma che nemmeno minimamente il loro occhio veggente riusciva a spingersi ancora più in là fino a riuscire anche solo a concepire che come l'organizzazione sociale capitalistica anche la specie umana non fosse la fine della storia della vita, ebbene si comprende l'audacia di tale pensatore tanto più se si considera che addirittura faceva parte di una organizzazione religiosa avezza invece al conservatorismo.

Anche la psicoanalisi allo stato dell'arte, cioè l'ultima psicoanalisi, la psicoanalisi oltre la psicoanalisi, espandendo il concetto junghiano di "processo di individuazione" in quello di "processo di individuazione universale" è giunta a leggere nei sogni della gente in analisi, come l'inconscio universale ha come suo progetto un ultima tappa di questo processo evolutivo e individuativo e che si sostanzia in un vero e proprio "processo di transumanizzazione" già in atto come "ultima mutazione" ovvero con la creazione di una nuova umanità non più antroporiferita e quindi non più narcisista e ormai definitivamente guarita dalla nostalgia di ritrovare l'Eden perduto della relazione simbiotica Io-Tu che era poi la condizione dell'Eden prima dell'evento Big Bang e che ne è rimasta traccia mnestica nell'incoscio universale come una sorta di "radiazione cosmica di fondo" un ricordo, un richiamo alla pace, una illusione di armonia che è invece mortale per l'evoluzione ulteriore della coscienza e che è la vera radice del nichilismo quale malattia mortale dello spirito, una sorta di vero e proprio tumore maligno terminale del pensiero.