Un nuovo inizio

Da LogicaUnitaria.

Molti trovano ostico o perlomeno non di immediata intuizione, che cosa si voglia intendere con il termine, già questo una novità, di "Pensiero Uno".

Che cosa si vuole intendere in definitiva con "Pensiero Uno"?

Quale potrebbe essere la migliore definizione di Pensiero Uno?

Un nuovo inizio: ecco che cosa è il Pensiero Uno.

Nel momento stesso in cui la storia della psicoanalisi giunge al suo termine si dà un nuovo inizio e questo nuovo stile di vita psicoanalitico, naturale, spontaneo, non più frutto di un'attività di mediazione sentita come contro-natura rispetto ad una immediatezza secondo natura, questa nuova immediatezza riflessiva è proprio ciò che chiamiamo "Pensiero Uno".

Nel momento stesso che scompare la fantasia simbiotica di un ritorno impossibile all'Eden del non sapere del Due, fantasia alimentata proprio dalla separazione e cioè da un tre che però non è un Uno come lo è invece l'ultimo terzo che è quest'ultimo terzo invece non altro dai Due ma è i Due stessi uniti e distinti.

L'ultimo terzo non è l'accettazione della dualità come maledizione della civiltà perchè l'uno del discorso sa che è una astrazione considerarsi l'uno del discorso: non esiste l'uno del discorso perchè il discorso è sempre l'uno e l'altro, sempre.

In questo senso la psicoanalisi è stata la peste ma nel senso che è una maledizione da fuggire per chi vuole salvare la propria individualità.

La psicoanalisi professa ad oltranza la religione dell'Unico Individuo indivisibile se non cadendo in astrazioni, astrazioni che poi non sono altro che la coscienza di essere ancora separata dall'essere come se questa coscienza non fosse radicata nell'essere e avesse le sue radici nell'essere stesso, coinvolta dall'essere, e quindi "malata" di essere, infettata dall'essere, non-immune dall'essere, distante quanto si vuole dall'essere ma legata irrimediabilmente all'essere e noi sappiamo che "logos" cioè "legame" è proprio la scienza, il sapere di questo legame, ed è proprio questo nuovo sapere sul legame tra l'uno e l'altro del discorso che consiste la scienza psicoanalitica e il nocciolo di questa scienza che sa veramente del legame è la concezione del tabù universale dell'incesto con i suoi articoli di legge che sgombrano la visione dalle confusioni labirintiche sulla vicenda incestuosa originale e le disavventure edipiche e quindi interdipendenti e per forza di cose trattanti tutto lo spettro del sado-masochismo da blando a feroce che hanno contraddistinto la storia universale e che questa storia spiega svelando il suo arcano che è appunto la realtà originaria del Pensiero Uno che costituiva la singolarità iniziale da cui tutto ebbe inizio con l'evento Big Bang quale evento della frammentazione del Pensiero Uno.

Gli psicoanalisti incluso Freud e lo stesso Jung e non soltanto i discepoli dei grandi psicoanalisti erano queste anime pure separanti ancora essere e coscienza di essere, cioè individui che volevano salvare la loro individualità e ceh nello stesso tempo creavano uno strumento-teorico che sarebbe stato il loro peggior nemico, la psicoanalisi che è una sorta di cacciatore di individui che usurpano il nome di individuo all'unico e vero individuo che è l'Intero e in quanto Intero è anche la Verità.

La psicoanalisi è come Simon Wiesenthal: un cacciatore di piccoli e grandi nazisti, la psicoanalisi è la Verità quale visione più ampia e più alta che sola è in grado di incorporare in sè le molteplici e parziali visioni particolari assolvendole, risolvendole e dissolvendole nella loro diversità e alterità allo scopo ultimo di realizzare gli identici, i gemelli che solo possono congiungersi proprio perchè solo i simili possono congiungersi e non i diversi.

Gli psicoanalisti sono stati questi umani masochisti più propensi di altri a farsi fuori producendo teoria e prassi contro i tanti individui e quindi anche contro loro stessi nella direzione di un nuovo e vero super-individuo unico.

Certo non sapevano quel che facevano ma neanche Cristoforo Colombo sapeva di andare in America, lui era convinto di andare verso le Indie. Ugualmente Sigmund Freud era convinto di creare la medicina dell'umanità e non invece una eutanasia di massa molto ma molto peggio di una guerra condotta con armi nucleari.

Del resto se Sigmund Freud avesse saputo di stare lavorando alla distruzione della specie umana non credo che avrebbe continuato a far crescere questa sua creatura, la psicoanalisi, per il semplice fatto che anche lui con la poca scienza che aveva avrebbe considerato un male e non un bene distruggere la specie umana.

E invece, la specie umana, oggi e solo oggi e non al tempo di Freud e Jung, oggi è più solo una "resistenza" alla vita: oggi cioè la specie umana è una malattia della vita, un cancro della vita. Oggi chi è che impedisce alla vita di esprimere se stessa alla più alta potenza? Oggi, e solo oggi, ripeto, è proprio la specie umana, che dichiarando guerra all'evoluzione ha dichiarato guerra alla grande vita, la vita unica dell'unico individuo oltre-umano.

Ecco, il Pensiero Uno è questo nuovo inizio al termine della storia della psicoanalisi: che senso ha infatti continuare a parlare di psicoanalisi nel momento in cui la psicoanalisi diviene sinonimo di "vita"?

Chiamiamo Pensiero Uno il Pensiero che infine sa di sè quale primo e ultimo vivente oltre che unico vivente.

Il concetto di "Uno" non è una novità, fin dai tempi remoti si è spesso parlato di "Uno" ma questo "Uno" prodotto infine dal lavoro psicoanalitico è "l'Uno vero" in quanto è "l'Uno Duale" proprio come nel setting psicoanalitico tradizionale dove un unico soggetto analizza i vissuti, pensieri, sentimenti, sogni, fantasie e comportamenti delle sue due forme particolari quale oggettivazione di quello stesso unico soggetto duale che è poi il "vero psicoanalista" quale soggetto super-riflessivo.

Al termine di una psicoanalisi solo lo psicoanalista sopravvive mentre i due pazienti cioè gli indiviui astratti e astratti perchè separati muoiono entrambi, cioè si dissolvono, scompaiono, in quanto non sono mai esititi, i due pazienti erano solo un sogno dell'unico psicoanalista duale, il risvegliato.

L'intersoggettività non è fare i pazienti, l'intersoggettività è fare l'analista: i pazienti moriranno tutti e sol l'unico psicoanalista duale conoscerà redenzione e resurrezione.

Ad ognuno scegliere se fare il paziente o l'analista.

Ad ognuno scegliere se fare l'alpinista o la zavorra dell'alpinista, il soggetto oppure l'oggetto. Noi sappiamo che il soggetto e quindi il vero psicoanalista è uno solo ed è lo stesso processo. Occorre pertanto farsi tutt'uno con l'Automaton e non è più sufficente alle esigenze evolutive sapersi consustanziali a Dio ma occorre sapersi identici al Soggetto che era in principio, la prima forma di sapere del legame quale logos che era in principio che in quanto tale stava ancora "presso" l'essere.

L'ultimo psicoanalista è stata Silvia Montefoschi e il Pensiero Uno, lo psicoanalista che non ha più senso chiamare psicoanalista in quanto è "il Vivente" sono GiovanniSilvia, l'archetipo dell'ultima coniunctio, l'unico archetipo che sia ancora vivente in quanto ogni altro modello, che sia un modello atomico, un modello molecolare, un modello vegetale o un modello animale incluso un modello umano, sono tutti e sempre roba vecchia, ripetizione, solo ripetizione di modelli vecchi e superati cioè evolutivamente obsoleti.

Nell'epoca in cui tutto è vecchio solo GiovanniSilvia sono l'unico Novum Storico.