Amor sacro e amor profano
"[...] un'unica soggettività pensante [duale].
Punto di arrivo questo in cui scompaiono per sempre gli opposti che hanno fino ad ora strutturato il discorso che ha edificato l'intero universo:
soggetto-oggetto
spirito-materia
uomo-donna.
E con la scomparsa degli opposti scomparirà anche la differenza fra amor profano e amor sacro, in quanto l'uno e l'altro della relazione d'amore non saranno più l'uomo e Dio, bensì l'uomo e la donna, che si ameranno non più nel figlio biologico o nel figlio spirituale, quale comune realizzazione sul piano del pensiero, bensì nel reciproco pensarsi che, quale estremo e supremo atto d'amore, li pone in essere come eterni soggetti pensanti, come lo sono l'atto e la potenzialità, il maschile e il femminile di Dio.
Quali sono le tappe del percorso che porterà alle nozze divine tra l'uomo e la donna a suggello del vero amore e che si dà al di là della sua crocifissione tra amor sacro e amor profano?"
(Silvia Montefoschi, 2005, pag.77-78)
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