Attenzione non sono io quella Silvia lì
* SILVIA *
Cosa accade Giovanni?
come si spiega
che
in questo grande trattare
tra terrestri e celesti
Giovanni si sia fatto presente
a nostra insaputa?
perchè
mentre ciò avveniva
tu eri con me
a scrivere le storielle
che io sentivo raccontare
dalla tua viva voce
se quel Giovanni
fossi stato tu
trattante i trattanti te
come io tratto i trattanti me
io sarei stata con te
come tu sei con me
quando uniti
parliamo
all'altro che ci parla
e se non sei tu
chi è che parla
a coloro
che danno per certo
d'aver parlato con te?
* GIOVANNI *
Giovanni l'evangelista
amore mio
non io
perchè io
già da tempo
in cielo
non sono più l'evangelista
come tu
in terra
non sei più la psicoanalista
essere l'evangelista
o la psicoanalista
comporta
portarsi dietro la memoria
del ruolo che si esercita
che è poi tutt'uno
con la memoria
dei contenuti di conoscenza
a cui si riferisce
la propria identità
noi
non abbiamo memoria
di ciò
che un tempo siamo stati
ed è perciò
che io in cielo
non sono più quel Giovanni
come tu in terra
non sei più quella Silvia
non avendo noi
altra identità
se non
tu e io
io e tu
e niente più
* SILVIA *
Ma chi è Giovanni
che parla
nel nome di Giovanni?
* GIOVANNI *
Silvia
qui in cielo
resta la memoria
di ciò che è stato pensato
e ciò anche quando
colui
che aveva trattato quel pensato
non lo tratta più
e ciò perchè il pensato
continua ad essere trattato
da qualcun altro
come se esso
il pensato intendo
fosse ancora esistente
si! Silvia mia
proprio come lì
in terra
resta vigente
il ruolo di un funzionario
che s'è dimesso
e
proprio come lì in terra
qualcun altro
purchè ne abbia la competenza
si sostituisce al dimissionario
appropriandosi lui del ruolo
così qui in cielo
qualsiasi pensante
purchè ne abbia la conoscenza
può fare proprio il pensato
di chi più non lo pensa
* SILVIA *
Lì in cielo allora
Giovanni
ci sono tanti ciarlatani
* GIOVANNI *
Non più
Silvia mia
di quanti sono in terra
tra l'impersonare il ruolo
dello psicoanalista
identificandosi in Freud
e l'impersonare il ruolo
dell'evangelista
identificandosi in Giovanni
non mi sembra ci sia
una grande differenza
anche tu del resto
compari spesso
e sempre a nostra insaputa
nei sogni della gente
dove ti trovi a trattare vicende
che noi non tratteremmo mai
* SILVIA *
Ma chi è Giovanni
in tal caso
quell'altra
che si sostituisce a me
prendendo più o meno bene
il mio sembiante?
* GIOVANNI *
Noi sappiamo
che non si dà più
il fenomeno della proiezione
fuori dalla mente di chi sogna
di una immagine che appartiene
solo al sognatore
avendo il pensiero superato
la logica del pensare sé
fuori di sé
si che
le figure oniriche
sono sempre persone reali
anche se
più o meno coincidenti
con le corrispondenti
immagini interiori di chi sogna
* SILVIA *
Allora Giovanni mio
chi è
quel personaggio onirico
che vuol far credere
a chi lo sogna
d'essere me?
* GIOVANNI *
Silvia mia
è un qualsiasi pensante
che va ad occupare il ruolo
da te lasciato vacante
* SILVIA *
Si Giovanni
deve essere proprio così
tant'é
che l'immagine di me
che compare nei sogni della gente
non mi corrisponde
sostanzialmente
essendo sempre quella di chi
si prende cura
della vicenda altrui
come farebbe appunto
lo psicoanalista d'altri tempi
mentre io
attualmente
non ho altra cura
se non quella di stare
permanentemente
unita a te
* GIOVANNI *
Come è altrettanto vero
Silvia mia
che la presenza
che si fa presente con il nome mio
tratta come tratterebbe
l'evangelista di duemila anni fa'
inneggiante all'amore
e alla fraternità
mentre io
è già da tanto tanto tanto tempo
che non inneggio più a niente
essendo io stesso
l'inno del vivente
(Silvia Montefoschi, "Il duetto dell'uno" sta in "L'Essere vero", 1996, cit. pag 459-466)