Coniunctio e ultima coniunctio

Da LogicaUnitaria.
  • I concetti di "Coniunctio" elaborato in primis da Carl Gustav Jung su suggestioni non solo ma anche dalla antica tradizione alchemica e il nuovo concetto di "Ultima Coniunctio" alaborato da Silvia Montefoschi non sono la stessa cosa, infatti con il compimento dell'Ultima Coniuctio gli altri cessano definitivamente di essere fuori di noi ma sono tutt'uno con noi pur mantenendo la loro distinzione da noi per sventare la simbiosi pre-Big Bang. Entrambi i concetti sono comunque in linea con la teorizzazione freudiano della legge del tabù universale dell'incesto simbolico scoperta da Freud come legge dell'evoluzione che dà avvio alle disavventure edipica di un tale tabù le quali hanno costituito il racconto incestuoso-edipico dell'intera storia universale quale prodotto naturale della vecchia logica della separazione.
  • L'ultima coniunctio apparentemente è inumana, contro-natura, è peggio di un monastero di clausura. L'altro deve essere sempre interno.
  • L'ultima coniunctio è come essere morti al mondo. E' vivere nel pensiero. Sempre e non part-time. E' una vera e propria centrale nucleare.
  • L'ultima coniunctio è come l'ENEL. Non consumazione di energia ma produzione di energia in termini esponenziali per di più: 1, 10, 100, 1000.
  • L'ultima coniunctio è la fine del mondo così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. E' la fine di un mondo di coglionerie.
  • L'ultima coniunctio è la scomparsa dell'uomo e della donna e la nascita dell'unico e vero Dio-Duale, l'Uno Duale che è l'Uno vero, l'intero.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio è l'intero vero Laltro intero, la coppia soggetto/oggetto pur essendo l'uno non è l'uno vero.
  • L'archetipo dell'aultima coniunctio è l'unico archetipo che sia ancora vivente. Ogni altro archetipo ci parla solo del passato della vita.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio anche se ci appare inumano è invece l'avvenire della vita che così diviene la vita alla più alta potenza.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio è il vero Dio. Dio è una coppia che nasce dopo la coppia cosiddetta umana che oggi è memoria della vita.
  • La produzione dell'archetipo dell'ultiam coniunctio è un processo naturale che pur richiedendo lavoro è un processo autonomo e automatico.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio ha già avuto un primo prototipo dal 1987 e ora come un Buco Nero sta inglobando in sè la vecchia luce.
  • L'essere ha avuto dal Big Bang una esteriorità e l'evoluzione ha prodotto e potenziato l'interiorità dell'essere sempre più senza esteriorità alcuna.
  • L'essere cioè l'ideante elaborando l'idea dell'archetipo dell'ultima coniunctio si chiude in sè stesso, implodendo e divenendo una potentissima centrale nucleare.
  • L'avvenire della trattazione esteriore dell'essere ha un solo nome: GUERRA.
  • Il vero Dio del mondo ormai è più solo il DIO MARTE anche se gli danno altri nomi più accettabili. E dietro ogni DIO DEL MONDO si nasconde sempre il Dio della guerra, il guerrafondaio che mette zizzania e odia la pace.
  • Il DIO DEL MONDO è il DIO DELLA VECCHIA COPPIA. Tale padre, tali figli. Guerrafondaio lui, guerrafondai loro. Non si tratta di cattiveria ma più semplicemente è così che funziona il vecchio soggetto riflessivo ancora individuale che per di più ormai è solo protervia di un ego antroporiferito.
  • La nuova coppia è atea per il semplice fatto che loro stessi sono Dio. I Due-Uno erano, sono e sempre saranno oltre lo stesso uni-verso.
  • La vecchia coppia mortale necessita di figli, la nuova coppia immortale è eternamente figlia di sè stessa: sempre due e mai tre. Un Due-Uno.
  • La vita non è nostra: la proprietà è un furto. La vita appartiene alla VITA UNICA. Apparentemente esistono tante vite ma UNO è il corpo della vita che pertanto è unica, dovunque è unica coem tanti alberi che spuntano dal terreno ma con un'unica radice da tutti condivisa che tutti declinano.
  • Dio è la vita unica. L'ultima coppia che incarna l'archetipo dell'ultima coniunctio è la coscienza enorme della VITA UNICA.
  • Gli antenati dell'ultima coppia non sono i suoi nemici ma i suoi genitori pur essendo oggi solo delle resistenze all'evoluzione ulteriore della vita.
  • Non c'è un evento oggi che accada nel mondo che non sia finalizzato a distruggere ogni resistenza all'archetipo dell'ultima coniunctio.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio è il prodotto finale della storia dell'universo e della storia evolutiva della vita.
  • LA STORIA DEL LAVORO E LA SUA FINALITA' - Quanto tempo di lavoro ci vuole per produrre l'ultima coppia? 13,7 miliardi di anni di lavoro.
  • Lo sprint finale del processo di individuazione universale si chiama "PROCESSO DI TRANSUMANIZZAZIONE".
  • Non sono gli individui che hanno problemi di identità che li costringe a rivolgersi agli psichiatri ma è l'universo che non sa chi è.
  • Con la nascita dell'archetipo dell'ultima coniunctio adesso l'universo non ha più problemi di identità: sa che è Pensiero, sa che è il Pensiero, principio e sostanza dell'Essere.
  • La vecchia coppia non è nè carne nè pesce ma è solo un ponte tra il vecchio regno animale e il nuovo regno veramente umano. La sua finalità evolutiva è stata solo qeulla di traghettare la vita dai vecchi regni ancora materiali al nuovo regno specificamente umano assolutamente non più materiale.
  • La vecchia coppia è qualsiasi RELAZIONE che sia uomo/donna, maestro/allievo, genitori/figli, prete/fedele. E' ancora il vecchio UNO: Soggetto/Oggetto.
  • Il vero elemento discriminante tra l'UNO e l'UNO VERO è la trattazione di sè fuori di sè oppure in sè.
  • Nell'uno vero l'uomo sa che la donna non è fuori di sè e ugualmente la donna nuova, la donna dio, la donna pensiero possiede un tale sapere. La donna per l'uomo rimane ALTRA ma non più ESTERNA. E' la fine del transfert ossia della proiezione dell'anima fuori di sè come altra da sè. E' solo la pseudo anima che viene abbandonata dal maschile di Dio infinitamente maschile e non la vera anima cioè l'altro soggetto, il soggetto femminile.
  • Per l'evoluzione della vita è necessario che l'altro della relazione sia altro ma è ugualmente necessario che l'altro non sia esterno in modo da realizzare l'unione nella distinzione che è la caratteristica del modello relazionale intersoggettivo.
  • L'evoluzione della vita deve evitare ugualmente sia la simbiosi (come prima del Big Bang) sia la separazione (come nella realtà storica).
  • L'uni-verso nell'implodere in sè stesso grazie all'archetipo dell'ultima coniunctio non ritorna a prima del Big Bang ma va Oltre l'uni-verso.
  • La psicoanalisi infine dopo Freud e dopo Jung si è trasformata nella nuova "teologia" o "religione" dell'archetipo dell'ultima coniunctio.
  • L'archetipo dell'ultima coniunctio è il "sancta santorum" dell'ultimo figlio di Abramo, Sigmund Freud.
  • La psicoanalisi oggi consiste nel farci tutt'uno con l'archetipo dell'ultima coniuctio, arcchetipo che non può essere altro da noi ma noi stessi per non rinnovare una nuova alienazione questa volta di tipo religioso.
  • E' necessario che noi stessi si sia l'archetipo dell'ultima coniunctio poichè solo il vecchio Dio ama avere i figli di Dio e non il vero Dio che ama solo l'altro creatore e non le creature anche perchè i nuovi creatori non si oggettivizzano più in alcuna creatura della coppia dei creatori.
  • Il vero Dio ama solo i suoi pari, altri Dei e non i figli di Dio. Il nuovo e vero Dio non ha tempo da perdere: non gode a sentirsi un'autorità. Il vecchio Dio ama fare il soggetto di un oggetto. Il nuovo Dio è più solo un soggetto riflessivo cioè un riflettente che tratta più solo altro riflettente e non più un soggetto conoscente di altro conosciuto. Non ha la necessità di un "culo" (o di una "pseudo-anima" che dir si voglia) per stabilizzare la propria fragile identità di riflettente. Si tratta di due tipologie di libido ben diverse.
  • Il nuovo Dio non è un maestro ma solo un testimone, il nuovo Dio è un Dio antiautoritario.
  • Il nuovo Dio non è un maestro ma solo un testimone di un percorso di verità.
  • La nuova coppia non ha bisogno di nulla poichè ha tutto ciò che gli necessita per essere la coppia immortale.
  • Tutto il pensiero psicoanalitico ultimo e l'intera sua storia si riassume in questi termini: "ARCHETIPO DELL'ULTIMA CONIUNCTIO".
  • GiovanniSilvia altro non è che il nome del prototipo dell'archetipo dell'ultima coniunctio nato il 12 giugno 1987.
  • Il vero elemento discriminante sono i cinque sensi o il nuovo sesto senso, trattare in sè o trattare fuori di sè: molteplicità o unità.
  • L'essere che tratta tutto in sè produce l'interiorità dell'essere ovvero l'unità del tutto. L'interiorità si produce e non è un regalo del cielo.
  • L'essere che tratta sè fuori di sè produce, aumenta, l'esteriorità dell'essere ovvero la molteplicità del tutto. I cinque sensi preparano la guerra.
  • L'essenza dei vecchi cinque sensi è che per il loro tramite l'essere tratta sè fuori di sè e si esercita e si allena nel produrre ulteriore alienazione in un vero e proprio circolo vizioso se non si provvede ad iniziare ad invertire un tale "modus vivendi".
  • L'essenza del nuovo sesto senso è di riportare all'interno ciò che ancora, quanto è dell'essere, è alienato da sè. Questo e solo questo è il vero pacifismo.
  • Finalità dell'evoluzione non è la pace mondiale ma "Ut unum sint" ossia "Che siano tutti una cosa sola" vale a dire cellule di un unico corpo, COSCIENZA ENORME.
  • La psicoanalisi oggi non solo è la VERA RELIGIONE ma è anche LA GRANDE POLITICA, per usare un'espressione cara al filosofo Nietzsche.
  • Freud non sapeva ancora che nel creare l'internazionale della psicoanalisi, a quei tempi ancora con Jung a guida, inconsapevolmente stava dando avvio all'ultima rivoluzione (LOGICA).
  • In psicoanalisi non ci sono più antinomie ma l'uno e l'altro (transfert e controstransfert) sono solo i due termini di un unico logos. Dalla dialettica al dialogo.
  • Una psicoanalisi termina veramente solo quando vengono meno transfert e controtransfert (anche il controtransfert, ossia il transfert di chi è nella posizione dell'analista più dell'altro, deve dissolversi) che poi sono le due facce della dialettica storico-universale. Il riflettente infine deve essere non più singolare ma duale poichè questa è la vera meta di una seria psicoanalisi che pèoi è anche la meta di qualsiasi seria relazione cioè produttiva, fertile per meglio capirci e in questo hanno ragione da vendere quei religiosi di vecchio stampo che ritengono che ogni rapporto intimo deve necessariamente filiare per non essere immorale.
  • Quando una psicoanalisi termina veramente inizia il dialogo infinito oltre la dialettica interminabile. L'uno oltre l'universo.




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