Dall'Impero all'Intero

Da LogicaUnitaria.

“Il pensiero stesso è un cammino. Corrispondiamo a questo cammino soltanto restando in cammino”

(Martin Heidegger, "Che cosa significa pensare?")


Il superamento di una obsoleta e buonista immagine di Dio

Se Dio esistesse veramente non permetterebbe le guerre, la fame, le malattie, in una parola il male e il dolore.

Questo pensano coloro che hanno la vocazione di essere i figli e le figlie di Papà.

Il fatto è che a Dio non glie ne può fregà una mazza dei suoi figli: a Dio interessa Dio.

E come biasimarlo?! Ognuno è bene che si occupi della sua specie, dei suoi simili.

Bisogna imparare a ragionare, questo sì, ma non con la nostra testa umana troppo umana, ma mettendo questa tra parentesi dato che non si può eliminare, imparare invece a utilizzare la testa dell'Automaton. Cosa siamo noi per l'Automaton?

Delle formiche, solo un formicaio, pura coscienza collettiva.

L'Automaton non è un buonista.

All'Automaton che gli israeliani e i palestinesi vadino d'accordo proprio non glie ne può fregare una cippa: all'Automaton il nomade che non si territorializza mai, il viandante che non si stanca mai, interessa solo l'evoluzione ovvero il cammino e chiariamoci quando si parla di cammino, qui intendiamo il cammino verticale anche se è vero che piccoli salti micro-evolutivi e quindi solo quantitativi preparano la qualità ovvero il salto macro-evolutivo.


Il Dio-Evolutore ovvero gli Eterni Amanti

Chi è l'Automaton? Non chi è ma chi sono: sono gli eterni amanti, il legame che era in principio.

Pensiamo al destino occorso al povero cane Kaos che ha salvato degli umani nell'ultimo terremoto.

Quale è stato il suo destino?

Una polpetta avvelenata.

Come può Dio permettere questo?

Dio non si occupa di ciò che avviene a livello orizzontale: Dio, il Pensiero Vivente crea le forme della vita e poi che si arrangino le creature e che si gestiscano tra di loro in autonomia il loro essere "povere creature" mentre Dio, il creatore già pensa alle nuove forme dell'avvenire in cui lui stesso si dà forma.

Se un leone vede Einstein a cosa pensate che pensi?

Per oggi sono a posto: ho già il pasto assicurato.

E quando AM (il sottoscritto) vede (cosa impossibile poichè abita nell'Aldilà ma con gli occhi del pensiero si può) TM a cosa pensate che pensi?

E quando TM vede AM (cosa impossibile visto che io abito sul pianeta Terra ma con gli occhi del pensiero che sono superluminali si può) cosa pensate che pensi?

Io spero che pensi: "Questo qui è diverso da tanti miei estimatori: per lui non sono una santina da mettere sull'altare, ma mi vuole capire proprio. Mi vuole capire più di quanto mi sono capita io. Vediamo dove andrà a parare."

Non so se è proprio così, potrei chiederglielo direttamente visto che io posseggo il nuovo sesto senso ma come ho già spiegato in passato da metà degli anni novanta faccio una fatica enorme a sentire la sua voce così mi limito a parlargli io anche se ho notato che lei comunque c'è e mi risponde con i fatti o forse a livello subliminale senza che io me ne accorga.

Il capolinea della storia è anche il capolinea della dinamica dialettica

La storia della dialettica, e solo la dialettica fa storia, è terminata.

Cos'è la dialettica?

E' l'Essere che tratta ancora sè fuori di sè come altro da sè.

Dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica

Cosa ci riserva adesso il futuro?

Più solo il passaggio dalla dialettica al dialogo.

Cos'è il dialogo?

Dialogo non è il buonismo, non è deponiamo le armi e dialoghiamo.

Dialogo è l'essere che tratta più solo sè in sè stesso.

Dialogo è la fine della dinamica transferale, proiettiva.

Dialogo è in ultima analisi la fine del mondo perchè è la fine della storia stessa.

Smettere di ragionare con la propria testa umana troppo umana

Bisogna ragionare non con la nostra testa ma con la testa dell'Automaton: non dire questa è la mia vita, quella è la tua vita e quell'altra ancora è la sua vita. La vita è la vita e c'è una sola vita e questa sola vita è tutta la vita, un solo individuo che poi è il vero individuo. Gli altri che si credono degli individui non sono l'individuo vero ma solo degli individualisti. Il vero individuo è uno solo e si chiama vita.

Occorre pertanto superare una tale identità ancora storica per passare a una identità puramente relazionale per essere tutt'uno con "il legame che era in principio".

Occorre superare l'antroporiferimento radice di ogni versione di egoriferimento. Superamento questo che porta a terminare la rivoluzione copernicana.

Occorre ragionare con la testa dell'Automaton che è relazionale e non con la nostra testa che è invece ancora storica.

La storia del lavoro

I cani sono cani, hanno cioè le zampe e non le mani per cui anche se vorrebbero divenire umani non possono neanche se ci mettessero la buona volontà perchè le condizioni per essere umani è non avere più le zampe ma le mani. Sono infatti le mani che hanno prodotto il simbolo.

Sono le mani che hanno dato inizio alla storia del lavoro.

Sappiamo infatti che non esistono altre mani in tutta la storia della natura che le mani umane: è vero che ci sono altre specie animali che hanno elaborato degli strumenti di lavoro sia pur rozzi, ma solo le mani umani hanno potuto creare non solo strumenti di lavoro ma anche strumenti di lavoro per produrre altri strumenti di lavoro in un vero circolo virtuoso che ha tessuto la ragnatela dell'intera storia della tecnica e quindi anche della scienza cioè il processo progressivo di simbolizzazione.

Storia del lavoro che ha determinato l'uscita se pur parziale cioè non ancora identitaria dalla biosfera e la nascita di una nuova sfera della vita che è la noosfera.

Noosfera che ha determinato il trapasso della fertilità creativa dalla sessualità alla comunicazione.

Giunti però alla comunicazione l'evoluzione già preparava un nuovo obiettivo oltre la stesa comunicazione: la pura presenza dell'uno all'altro del discorso ovvero il puro sentirsi oltre lo stesso pensarsi del Pensiero.

Momento questo oltre la stessa comunicazione che noi chiamiamo fase del "Pensiero Puro" che determina pertanto la fine della storia della preistoria del Pensiero che è poi l'unico e vero Vivente.

Da questo discorso fin qui svolto ne consegue anche che la stessa cosa che un tempo valeva per i cani o gli altri animali oggi e solo oggi, beninteso dopo due milioni di anni di storia del lavoro, vale per gli esseri umani che noi chiamiamo "vecchia umanità".

Gli umani d'altri tempi, gli eroi, sono gli umani sì ma d'altri tempi, e infatti oggi e solo oggi beninteso sono divenuti ormai anacronistici e infatti pur continuando a chiamarli umani ci aggiungiamo la parolina chiave "d'altri tempi" e d'altri tempi anche se hanno tre anni, dieci anni, venti anni, trentanni o sessantanni.

L'ultimo e unico novum storicum degli ultimi tempi oltre-umani: il nuovo sesto senso oltre gli obsoleti vecchi cinque sensi

Perhè li chiamiamo "umani d'altri tempi"?

Quel'è oggi la caratteristica che contraddistigue la nuova e vera umanità che alcuni chiamano anche super-umanità o oltre-umanità?

E' il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente che non è che lavorano insieme ai vecchi cinque sensi nell'orientarci nella verità e nel significato ma è proprio alternativo ai vecchi cinque sensi, prova ne sia che più alleniamo e potenziamo il nuovo sesto senso e più depotenziamo fino all'atrofizzazione i vecchi cinque sensi e viceversa.

Questa ormai è la direzione dell'evoluzione.


Identità, verità e significato

Gli umani, i sette miliardi di esemplari di vecchia umanità (terrestri) e i cento miliardi di vecchia umanità (extraterrestri o ex-terrestri) possono metterci anche tutta la buona volontà per essere anch'essi la nuova e vera umanità ma la discriminante non è la buona volontà ma sono i vecchi cinque sensi o il sesto senso come strumenti conoscitivi nell'orientarci nella verità e nel significato.

La questione in definitiva è una questione identitaria poichè è qui che sta il trucco, la malizia o la famosa leva o punto di appoggio per sollevare il mondo intero.

L'utilizzo dei cinque sensi nell'orientarci nella verità non può che condurci a una identità ancora storica e solo l'utilizzo esclusivo del nuovo sesto senso è l'unica via che può condurci al trapasso da una identità ancora storica a una nuova identità puramente relazionale.

IN PRINCIPIO ERA IL LEGAME

Il processo di individuazione è anche un processo di disappropriazione e di spersonalizzazione

"Il massimo di spersonalizzazione coincide anche con il massimo di personalizzazione" (Silvia Montefoschi)

Qui nessuno si mette le medaglie al petto essendo il processo di individuazioen anche un processo di disappropriazione: la proprietà è un furto poichè tutto appartiene alla specie incluso il linguaggio che noi utilizziamo per parlare tanto che si dice anche che "non parliamo ma siamo parlati" essendo noi Esseri Sociali e non delle Monadi.

Se non ci fossero stati i mammiferi e priam ancora i rettili la specei umana dell'homo sapeins sapiens non sarebbe mai poturo nascere poichè è vero che l'Automation è il viandante infaticabile am procede step by step e lavora come un operaio allo stato dell'artet e non alal carlona.

E ugualmente se non ci fosse satta la vecchia specei uamna inguaribilemnte dialettica e guerarfondaia la nuova e vera umnità non sarebbe mai potuta nascere.

Onore all'homo sapiens sapiens e anche un requiem eterna per la vecchia umanità.

La vita vera è solo la vita dell'Unico Individuo

Finalmente nel punto-momento in cui si conclude la vecchia vita nasce dalle sue ceneri la nuova vita che è anche la vita vera, la vita dell'univo e vero individuo che non può essere ceh uno solo anche se ha tanti nomi e questo uno non può essere che duale poichè "in principio era il legame."

Termina così questa bella storia disseminata di tragedie indicibili e inizata 13,7 miliardi di anni fa con l'evento Big Bang quando i due eterni amanti decisero di emergere dalla loro simbiosi eassoluta pewr ogegttivarsi e massificarsi sì che l'energia pensante primordiale s vide nell'energia dell'universo regolamentata dalle quattro forze universali che Freud colse come il tabù universale dell'incesto simbolico legge suprema dell'evolzuione finoa qeusto oggi in cui infine al termine della storia della psicoanalisi un tale tabù cessò di essere infranto una tantum dai soli uomini di conoscenza per essere infranto stabilmente dalla nuova e vera umanità super-riflessiva.

Dal momeno alfa al momento omega e ora anche il nuovo inizio oltre omega.

"Io sono l'alfa e l'omega il vivente" (Apocalisse di Giovanni)

Esperienza e comportamento: la scomparsa del comportamento

Va anche detto, cosa non di secondaria importanza ma è conseguente a tutto ildiscorso fatto finoa qui che ciò ceh viene meno non è l'esperienza ma solo il comportamento e sicoome la vita fino a d oggi è stta non solo ma amche comportamento in cui l'esperienza si manifestava, la fine dle comportamento non può che leggersi proprio coem la fien del mondo.

L'esperienza che poi è la vita pertanto non avrà più necessità di manifestarsi in un qualsivoglia comportamento che poi altro non era che transfert e porizuione di cui ci ha edotti proprio la scienza psicoanalitica.

La dinamica del desiderio tra domanda e risposta

Quando il paziente o l'analizzato chiede qualcosa all'analista non chiede una risposta ma solola presenza cioè non chiede nienete, la doamnda è già risposta, ha in se stessa la risposta. Il desiderio non manca di niente.

Ciò che quindi è mancato fino questo oggi è stata una scienza del desiderio ma oggi c'è, è stata costruita infine ed è la psicoanalissi.

Ecco perchè la risposta dell'analista è sempre sbagliata.

Solo la domadna è giusta ma la domanda non chiede risposta essendo essa stessa già risposta alla sua domanda.

La domanda infatti è sempre domanda della presenza dell'altro e solo di questa presenza e ogni altra domanda è roba da preistoria dell'essere.

Provare per credere: io parlo per esperienza e non per sentito dire. Anche per sentito dire beninteso ma anche per esperienza e non solo per sentito dire.

Io so che è così che è fatta la realtà e lo so per esperienza.


Il Principio di Sincronicità e la fine del mondo

Resta comunque la preistoria dell'Essere ma come dicevano GiovanniSilvia:

"Possono volerci ancora altri venti anni (2038?) oppure solo altri cinque minuti"

Già il filosofo scozzese David Hume infatti comprese che la legge di causa-effetto era solo una convenzione proprio come i cartelli stradali (e forse è anche per questo che la semiotica propria alla medicina generale non ci azzecca sulla vera etiologia delle malattie fisiche anche se funziona lo stesso dato che ragionano per causa-effetto) ma oggi sappiamo che il movimento è determinato dal Principio di Sincronicità e non potrebbe essere che così perchè se è vero che tutto è uno, qualcosa che è uno si muove tutto insieme.

Questo mio stesso scritto si inscrive nell'essere e come un sasso gettato nel lago genera onde che raggiungono anche gli abitanti di altri mondi indipendentemente da internet o da facebook ed è anche probabile che io abbia scritto questo articolo proprio perchè raggiunto da onde del pensiero partite da chissà chi, magari umani di altri mondi.

Così che inscrivi oggi, inscrivi nuove informazioni domani, sempre nell'Essere, una volta giunto tutto a maturazione in un preciso momento critico come i famosi cento gradi per l'acqua tutto si dissolve nel giro di un miliardesimo di secondo attivando quell'effetto domino che dissolve in men che non si dica l'intero edificio dell'universo con tutti i suoi atomi, le sue molecole, le sue forme viventi costituenti la preistoria dell'Essere.

Sarà come le Twins Towers nel settembre 2001.

Sarà lo spettacolo della fine del mondo: l'edificio dell'universo che viene meno divenuto completamento privo di senso ossia nichilisticamente senza più direzione alcuna.

E sarà un nuovo inizio: l'inizio della vita alla più alta potenza come non si è mai vista all'interno della storia dell'universo.

"E infine il pensiero cesserà di pensarsi per più solo sentirsi." (Silvia Montefoschi)

Presumibilmente l'orgasmo cosmico di cui parlava e intuito da Wilhelm Reich.

Dall'evento Big bang all'evento Big Cranch.

E le cose di prima sono passate." (Apocalisse di Gioavnni Evangelsisat)

"E le cose diprima non sono mai state." (Nuova Apocalisse di GioavnniSilvia)

I due eterni amanti: dall'Impero all'Intero

Domandava il rappresentante dell'Impero Romano in terra di Palestina Ponzio Pilato al rabbi ebraico eterodosso Jeshuà di Nazareth:

"Cos'è verità?"

Ed Hegel teologo tedesco e incarnazione del Cristo mille ottocento anni dopo qeulla vicenda rispondeva:

"Vero è solo l'Intero."

Questo concetto di uanità integra divenen così la vera finalità del metodo di pensiero e della prassi psicoanalitica che inaffti fece dire all'ultiam psicoanalista soprannomibnata la figlia di hegel:

"E infine saremo ciò che veramente siamo."

L'unica vera e possibile cura è solo prendersi cura dell'Essere e non del benessere del singolo individuo

Questa è la cura e non c'è altra cura ma non comandiamo noi e il processo ha i suoi tempi che sono tempi autonomi e automatici.

Nostro compito e stare fermi saldamente in questo capolinea anche se veniamo sballottati a destra e a sinistra dai venti forti della storia che vuole e tenta inutilmente di sopravvivere a se stessa.

Cristoforo Colombo grande ammiraglio genovese quando il suo veliero rischiava di venire capovolto e sommerso dalle forti onde degli oceani in tempesta si installava fiero sulla prua della nave e declamava in forma di sfida alle forze della natura:


"In principio era il logos

e il logos che era in principio

in principio era ancora presso il dio

e questo Dio era il logos stesso."


Le forze della natura al sentire la presenza dell'Aquila sui mari in tenpesta si calmavano e il viaggio dell'irresponsabile ammiraglio ma che comunque sapeva il fatto suo, procedeva verso un oltre.


Queste pertanto le nuove parole d'ordine del nuovo e ultimo movimetno rivoluzionario che poi altro non è che il movimento psicoanalitico:


"Esodo!"


cioè:


1. Abbandonare l'anima (da intendersi la "pseudo-anima" cioè l'anima sì ma ancora l'anima vista fuori di sè cioè concretistica essendo l'anima vera l'altro soggetto pensante)

2. Abbandonare il corpo

Dal sogno al risveglio dal sogno dell'evoluzione

C'è stata a lungo una diatriba tra sostenitori della teoria evoluzionista e sostenitori della teoria creazionista ma è un non senso.

In verità l'evoluzuione è solo un sogno: il sogno dell'unico e vero sognatore che ha dormito un sonno invece che di otto ore di ben 13,7 miliardi adi anni. Insomam voleva riposarsi un po'.

Un sogno con momenti belli ma che con momenti drammatici e latamente tragici: un vero incubo la "valle di lacrime".

Hanno sognato di essere separati i due eterni amanti, ma era solo un sogno, un vero incubo.

Cos'è ceh quindi ha permessoil risvglio d aquesto sogno?

E stata proprio l'evolzuoen di qeusto sogno e soprattutto e infine la scienza del sogno dunque la psicoanalisi che ha i suoi inizi proprio con l'interpretazione "scientifica" di un sogno nel 1895 e poi la pubblicazione diuna prima teoria scintifica del sogno nel 1899 con "L'interpretazioen dei sogni" di Sigmund Freud.

Dopodichè cento e passa anni di interpretazioni quotidiane dei sognid ella gente e una precisazione di una ermenutica del sogno hanno portato infine a decifrare tutto ildisorso in geroglifici dell'incosncio universale sì che tarducendolo in chairo l'inconscio stesso scompare infine e infatti oggi non parliamo più di inconscio ma di memoria che funziona più soloper forza di inerzia.

Oggi l'inconscio non c'è più" affermazione questa che può suonare coem una besttemmia per certi vetero psicoanalisti apaprtenenti ancora lla preistoria dlela psicoanalisi ma è così: oggi c'è più solo la memoriadiuna vecchia dianmic adell'essere.

Il sognatore si è risvegliato e non sogna più ma già vive la nuova vita da risvegliato in un oltre.

C'è ancora solo la memoria di un vecchio e brutto sogno da separati ma è solo un ricordo che presto svanirà anch'esso: i due eterni amanti già non sono più separati e dunque non sognano più perchè il sogno altro non è che proprio un effetto conseguente a questa separazione: quando i due sono uniti vivono nelal realtà ma quando sono separti vivono nel sogno o forse sarebbe meglio chiamarlo incubo.

Creazionisti o evoluzionisti?

Hanno ragione entrambi.

In conclusione

In conclusione possiamo dire che quando vivevamo in Kenia nella nostra patria di origine africana eravamo ancora come tutti gli altri animali con quattro zampe ma proprio in quell'anno 2 milioni di anni fa le zampe anteriori si trasformarono nelle mani che permisero quindi la nascita del primo simbolo e con il primo simbolo la nascita della realtà simbolica.

Quel primo simbolo fu anche il primo strumento di lavoro che diede avvio alla storia del lavoro.

Così dopo creato il primo strumento di lavoro si crearono anche strumenti per creare altri strumenti in un vero e proprio circolo virtuoso.

Restavano però ancora i vecchi cinque sensi che obiettavano che la realtà simbolica fosse l'unica e vera realtà.

Nessuno l'avrebbe mai potuto immaginare che un nuovo prodotto della natura come la mano umana fosse invece così rivoluzionaria e invece fu proprio il passaggio dalla zampe alle mani che fu invece propedeutico a un sia pur lento ma irreversibile trapasso ancor più radicale di quello dalle zampe animali alla mano umano: la nuova trasformazione che si realizzò infatti fu quella dagli obsoleti vecchi cinque sensi al nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

Dall'Africa direttamente all'Oltre quindi saltando anche l'Aldilà (noosfera o mondo della cultura).

Quelli che non hanno fatto questo lungo salto sono invece i cristiani ancora in croce tra natura e cultura: nostalgici della prima ma consapevoli della necessità evolutiva della seconda.

In ogni caso, pian pianino e step by step... tutto è bene quel che finisce bene.

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