Il corpo umano è la penultima forma vivente

Da LogicaUnitaria.

"Solo gli identici e non i diversi possono congiungersi veramente" (Silvia Montefoschi)

Il corpo umano non rappresenta il capolinea della storia anche se è certamente il non plus ultra dell'evoluzione biologica dell'Essere, il vero termine della biosfera ed è anche quella forma ancora materiale che però ha permesso con la trasformazione della zampa dei mammiferi in mano umana la nascita della noosfera ovvero il processo di simbolizzazione progressivo, in una parola "la storia del lavoro e degli strumenti di lavoro". Tuttavia anche la noosfera risente di questo passato ancora biologico e infatti la noosfera è ancora la sfera dei pensati e non ancora il nuovo e vero vivente e cioè il solo pensante.

Il corpo umano non può produrre in nessun modo la nuova persona duale ma al massimo può produrre una coppia ma la coppia lo sappiamo non è ancora la nuova persona duale: "coppia" e "Persona Duale" infatti non sono sinonimi.

Questo non significa che se si ha un corpo umano allora non si può divenire questa nuovissima e questa sì veramente ultima forma dell'essere che pertanto non è più materiale ma occorre in questo caso che i due mettano per così dire tra parentesi le loro due forme corporee che ancora li separano impedendo così la chiara e nitida percezione indubitabile di essere un unico vivente come se non le avessero le loro forme concrete ancora materiali e vivessero già sulla terra nel puro pensiero come forme già immateriale.

Chiariamoci: mettere tra parentesi non significa rumuovere di avere ancora una forma biologico-materiale ma si tratta di non dargli più alcun significato perchè è proprio questa la differenza tra la vecchia umanità e la nuova umanità: entrambi hanno un corpo ma mentre per i primi è significativo avere un corpo per i secondi è insignificanta la vita corporea mentre ha significato solo la loro vita già nella sola dimensione del pensiero.

Questo non significa che allora farebbero meglio a suicidarsi così raggiungono il loro obiettivo immediatamente perchè invece il pensiero non è altro che la trasformazione ultima del corpo e quindi il corpo se sta ancora in vita pur non avendo più alcuna significatività si vede che nell'economia generale del processo evolutivo universale deve restare ancora in vita fino alla sua transustanziazione completa in spirito.

E' vero infatti quello che dicono gli scettici e gli scientisti oltre che concretisti che ciò che noi chiamiamo "spirito" invece non è altro che chimica. E' proprio così ma ciò che loro chiamano "chimica" in verità altro non è che spirito, spirito oggettivato ma sempre spirito: è il pensiero che si dà forma massificandosi.

Quello dei mutanti o meglio "ultimi mutanti" in verità altro non è che un nuovo e ultimo movimetno di liberazione dello spirito dell'universo dalla sua massificazione nello spazio-tempo.

L'energia pensate infine verrà totalmente liberata dalle sue catene.

Avanti tutta e viva la rivoluzione!

Quale rivoluzione?

L'ultima rivoluzione beninteso la quale consiste nel portare a compimento il trapasso dal vecchio processo di umanizzazione progressiva della natura al nuovo processo di transumanizzazione della vecchia natura ancora umana troppo umana.

E come nel '68 si diceva: viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tze-Tung noi oggi diciamo invece:

viva Freud, viva Jung, viva Silvia Montefoschi.

Silvia Montefoschi che ormai è morta anch'essa ed è rinata come il prototipo della nuova Persona Duale: GiovanniSilvia (l'ex evangelista e l'ex psicoanalista).

Forza che ci siamo.

Chi è che ha detto "Forza che ci siamo"?

Gli extraterrestri?

Anche loro rivoluzionari?!

E allora se perfino gli extraterrestri (o ex-terrestri che dir si voglia) sono dei nostri, il vecchio mondo non ha scampo: pur essendo una minoranza siamo comunque troppi per loro, "loro" che come insegna la psicoanalisi sono il nostro ultimo transfert, la nostra storia evolutiva di noi ultimi rivoluzionari e quindi noi ultimi rivoluzionari non abbiamo alcun nemico come ci ha insegnato nostro padre Sigmund Freud novello Mosè ovvero guida dell'ultimo popolo eletto.

Un requiem eterna per la storia dell'universo: ha fatto un bel lavoro la storia ma ora è bene che vadi in pensione dopo 13,7 miliardi di anni di lavoro.

E nel morire della storia, la relazione emerge in tutta la sua potenza vitale da quella stessa storia che è stata comunque la storia della relazione:


"Tutto ciò che è stato fatto

è stato fatto per mezzo di me

e senza di me

nulla di ciò che è stato fatto

sarebbe stato fatto."

(Giovanni Evangelista)


dove quel "me" di cui Giovanni parla è proprio "la relazione (il logos, il rapporto) che era in principio". E quando Giovanni dice "tutto" intende "tutto" incluso la tecnica tanto demonizzata da certi filosofi anche se magari con buone e giustificabili ragioni.

La relazione che poi è la vita infine così si emancipa dallo spazio-tempo-massa ovvero dalle quattro forze universali che legiferano all'interno dell'universo e che Freud ha individuato in un effetto che è la legge universale del tabù dell'incesto simbolico, legge che pur essendo utile all'evoluzione in passato, oggi invece fa resistenza al suo ulteriore divenire.

Oggi infatti solo coloro che si congiungono veramente e quindi in una sola persona sia pur duale (l'unione nella distinzione) possono procedere nell'evoluzione della vita oltre la stessa storia dell'universo mentre gli altri rimarranno su questa sponda del fiume forse magari proprio come Mosè solo intuendo ciò che c'è sull'altra riva: la nuova Terra dove scorre il latte e il miele, la nuova Polis, Gerusalemme.

Gerusalemme innamorata infine è stata liberata.

Ecco che sale un canto dalle schiere rivoluzionarie insorte:

La città!

La citta!

La nuova socialità!


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