Il femminile di Dio nella critica di Jung al monoteismo trinitario cristiano

Da LogicaUnitaria.

Nei suoi scritti, il fondatore della Psicologia Analitica Carl Gustav Jung sostiene che nella concezione cristiana del Dio trinitario ci sia uno squilibrio interno a vantaggio dell'elemento maschile sull'elemento femminile.

In conseguenza di ciò Dio deve forzatamente proiettare fuori di sé gli elementi femminili, che egli non è in grado di accogliere in sé come parti di sé.

Jung sostiene perciò che una tale immagine trinitaria di Dio sia incompleta e debba essere completata con una quarta persona.

Jung chiama questa persona rimossa l'"umbra trinitatis", l'ombra di questo Dio cristiano.

E' proprio in questi termini e in conseguenza di ciò che Jung spiega il simbolo dell'Anticristo, il quale Anticristo urge per venire alla luce.

Più recentemente una psicoanalista italiana Silvia Montefoschi ha ripreso le tesi trinitarie del maestro della psicoanalisi e le ha sviluppate con altri esiti.

Tali tesi sono pubblicate in "Il vivente" (1988) e in "Il regno del figlio dell'uomo" (1997).

L'allieva di Jung infatti ritiene, a differenza dello stesso Jung, che la componente femminile di Dio sia già compresa in questa stessa trinità e più precisamente nella persona dello Spirito Santo.

Lo Spirito, quale dialettica erotica Madre-Figlia, completa cosi l'altra dialettica, la dialettica spirituale Padre-Figlio.

Non c'è quindi affatto bisogno di evocare una quaternità per avere una immagine completa del Dio vero ma è sufficiente consapevolizzarci e valorizzare del valore del "LEGAME" he lega i momenti processuali del discorso come esso stesso una persona dell'unica persona.

Questa persona è proprio l'aspetto femminile del Dio, il Dio nascosto, il suo aspetto ancora in ombra e in ombra perchè non riconosciuto totalmente ossia come persona essa stessa.

Il legame è una persona.

Eros è persona proprio come logos.

Ma è la stessa unica persona: una valorizzata e in luce l'altra svalorizzata e quindi in ombra.

La prima portatrice di ordine mentre la seconda portatrice di disordine, caos e anarchia.

Il fatto è che Dio e il Diavolo sono due aspetti di un'unica persona.

In questo senso la psicoanalisi si che è cura ma è cura della teologia: è essa stessa la nuova teologia.


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