Il nuovo soggetto duale e il feticismo delle maschere di uomo e donna

Da LogicaUnitaria.

La tesi che qui intendiamo sostenere è che, oggi e solo oggi che siamo giunti al capolinea della storia essendo nata la scienza che ha svelato i meccanismi della proiezione-rimozione quale psicologia del transfert, coloro che continuano a riporre la propria vera identità nel loro essere "uomo" o "donna" e non invece "soggetto" emancipatosi definitivamente da tali identità ancora storiche, sono più solo maschere e travestimenti, dei più sicuri copioni più prevedibili per poter recitare e continuare a recitare la propria parte nel teatro del mondo.


Uomo e donna una questione di abitudine, ripetizione, memoria cioè di materia

A furia di fare l'uomo, a furia di fare la donna poi non c'è da meravigliarsi se uno poi arriva a crederci veramente di essere uomo o donna. Del resto l'elettrone non è che poteva trasformarsi subito in soggetto e la stessa cosa vale per il protone. Ormai dopo il Big Bang il pensiero si è materializzato e pur essendo ancora possibile la trasformazione occorre non saltare i passaggi evolutivi necessari per poter infine trasformare l'elettrone e il protone in uomo e donna e poi e solo dopo, la scintilla pensante che brilla ancora nelle tenebre si può infine liberare da ogni involucro.

Occorre decidersi: se si ha l'ambizione e la volontà di recitare nel teatro del mondo e magari divenire dei bravi attori o attrici di successo occorre crederci nel proprio travestimento e comportarsi di conseguenza secondo il copione prestabilito.


Vecchie e nuove modalità meno rigide di recitare i ruoli maschili e femminili

Oggi inoltre da questo punto di vista e con i tempi moderni avanzano nuove figure maschili e femminili, nuove varianti della vecchia coppia non ancora da tutti accettati essendo i copioni teatrali che questi dispiegano ancora una novità, ma ben presto anche queste nuove figure entreranno a far parte nel calendario degli spettacoli in quanto non sono affatto pericolose o eversive dell'ordine sociale ma anzi riconfermano in maniera ancora più elastica e meno rigida la stessa vecchia logica relazionale interdipendente che si fonda sulla separazione dell'uno e l'altro dell'unico discorso.


La scienza della dinamica proiezione-rimozione

Ci si ingegna per misconoscere le scoperte e l'insegnamento della scienza psicoanalitica sulla proiezione e il transfert ma non c'è niente da fare: Freud, Jung e Silvia Montefoschi sono incancellabili.


Luce e tenebre

Se tu sei un soggetto e non un oggetto, che ti frega se il tuo interlocutore è travestito da uomo o da donna dato che tu ami sempre e solo il soggetto, la scintilla pensante e non l'involucro!? Non è che che per caso sei ancora legato o legata all'involucro? Chi ama in sè il soggetto pensante ha come "altro" il soggetto pensante" ed è completamente cieco a tutto ciò che gli fa da contorno.

Qui non c'entra niente la volontà ma piuttosto l'intenzionare l'altro concreto del discorso o meno. La nuova umanità non intenziona più il suo dire all'altro concreto del discorso poichè qualunque sia l'altro concreto del discorso, l'altro del momento, si tratta sempre dello stesso altro del discorso sempre uguale a se stesso in quanto altro dell'unico discorso. Al di là di ogni spazio e al di là di ogni tempo. L'altro è l'altro e non è nè uomo nè donna ma è sempre l'altro soggetto di un'unico soggetto duale quale unità processuale che procede evolutivamente e individuativamente all'infinito oltre la stessa storia dell'universo.


La vita eterna

Il soggetto pensante non conosce nè malattia, nè vecchiaia e tantomeno morte. Le vecchie coppie periranno tutte ma non a causa del giudizio universale ma a causa dell'evoluzione. Le vecchie coppie non sono il male ma solo memorie di un momento superato dell'evoluzione del pensiero.


La lotta contro il male

Da questo punto di vista che cosa sono in verità i movimenti femministi?

Sono i sindacati di soggetti ormai irrimediabilmente identificati negli oggetti ma che nella situazione oggettuale vorrebbero trovarsi bene e a proprio agio.

Questa ovviamente è una follia, un pio desiderio impossibile da realizzare, poichè se l'evoluzione è proseguita per milioni di anni è proprio perchè non ci si è trovati bene nella condizione oggettuale e materiale dell'essere, altrimenti non ci sarebbe stata evoluzione: il male, il dispiacere sono sempre stati dei fedeli alleati del processo evolutivo e il suo motore. Come dire che "il male" non è "il male".


Dal conflitto per l'emancipazione della donna all'alleanza per la liberazione del pensiero

L'evoluzione non chiede affatto alle donne di emanciparsi in quanto donne ma di emanciparsi in quanto incarnazione del Dio vivente, il Pensiero. In questo senso le donne convinte di essere delle donne sono tutte degli esseri ancora preistorici come gli uomini del resto ancora condizionati oltremisura nell'elaborazione del pensiero dal peso corporeo e psichico dalla storia dalla loro forma oggettuale e dalla storia della loro forma oggettuale. Eppure ancora adesso "la luce splende ancora nelle tenebre [del feticismo] poichè le tenebre non sono mai, mai e poi mai riuscite ad offuscare in maniera definitiva questa luce che brilla ancora nelle tenebre" (Giovanni Evangelista).




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