Junghiani e freudiani

Da LogicaUnitaria.

Nei fatti non esistono junghiani se non solo di nome, tutti gli psicoanalisti sono freudiani.

Da Freud a Lacan

Tuttalpiù si possono definire junghiani coloro che aspirano a prendere il largo come Cristoforo Colombo e "dimenticare Freud" e infatti lo stesso Lacan "del ritorno a Freud" non ha fatto altro che aggiornare a Jung senza riuscirci il pensiero di Freud anzi peggiorando le cose dato che Freud almeno nel suo pessimismo infine lasciava una speranza dicendo "non ci resta che affidarci al Dio-Logos" per una impossibile salvezza, mentre con l'antropologia non dialettica ma strutturalista di Lacan non c'è salvezza dall'Edipo.

Freud è solo realista mentre Lacan è addirittura iper-realista (Vedi Silvia Montefoschi, "La filosofia nel XX secolo", 2006, pag. 53-68).

Michel Foucault

Degli strutturalisti, diceva Silvia Montefoschi, solo l'ultimo Michel Foucault si salva in quanto intuisce comunque una via di fuga dalla logica edipica realistica:


«Una "Soggettività senza soggetto", come lo stesso Foucault la chiama, e nella quale sembra proprio intravedere il progetto del pensiero stesso di andare oltre la sua frammentazione nei tanti soggetti pensanti individuali, per trovare la sua ricomposizione nell'unitarietà di una soggettività universale.

Progetto questo del Pensiero Uno che si è fatto manifesto nel pensare dell'uomo Foucault, il quale, al termine del suo discorso, poco prima del termine della sua vita, così testimonia di se stesso, facendo di questa testimonianza un testamento sovrapersonale:

"dobbiamo promuovere nuove forme di soggettività, rinnegando il tipo di individualità che c'è stato imposto per molti secoli"»


(Silvia Montefoschi, "La filosofia nel XX secolo", 2006, pag. 74-86).

Ancora animali-umani oppure matti

Gli junghiani cercano di allontanarsi dalla logica edipica ma solo a parole perchè poi rimangono freudiani nei fatti anche se non se ne rendono o non se ne vogliono rendere conto.

Dello stesso Jung, Silvia Montefoschi affermava, che diceva solo boiate quando non si limitava a parlare solo di psicoanalisi. Come dire che fino a che stanno su rimangono su ma quando poi scendono in terra scendono veramente in terra nel senso letterale del termine e Jung non faceva eccezione tanto che nel suo testamento disse che se la sua nuova soluzione non sarebbe risultata soddisfacente sarebbe nato qualcuno con il suo stesso karma a proseguire il suo lavoro (Carl Gustav Jung, "Ricordi, sogni, riflessioni", 1961).

E non poteva che essere una donna la sua erede, una donna con il suo stesso karma beninteso.

Se poi questi sedicenti junghiani riuscissero veramente ad allontanarsi dal verbo freudiano che poi è l'Edipo non sarebbero junghiani ma sarebbero anch'essi il prototipo della nuova e vera umanità: l'incarnazione del nuovo archetipo dell'ultima coniunctio che poi è la nuova persona duale.

Gli junghiani pertanto sono solo coloro a cui il freudismo gli sta stretto ma rimangono anch'essi freudiani poichè il freudismo ovvero l'Edipo è il principio di realtà ovvero di socialità (anche se nel senso di vecchia socialità in questo caso), altri invece nel freudismo ci sguazzano.

Gli psicoanalisti sono di due tipi:

  • Freudiani: psicoanalisti con il cervello di animale.
  • Junghiani: psicoanalisti schizofrenici cioè matti.

Poi ci sono GiovanniSilvia che hanno portato a compimento tutto il percorso di redenzione del Logos dal rabbino di Nazareth a Freud e poi a Jung ma ora non sono più nemmeno psicoanalisti ossia al di là dei ruoli psicoanalista-psicoanalizzato ma sono più solo la nuova e vera umanità, i fondatori del vero Regno Umano.




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