L'imbroglio della dialettica

Da LogicaUnitaria.

Un evento incancellabile si è verificato nella storia del novecento

La dialettica è fatta per chi ha poca memoria e tutti abbiamo poca memoria si vede.

Non si tratta però forse di mancanza di memoria perchè di fatto guardando le cose dal punto di vista particolare gli eventi sembrano diversi se non addirittura una novità: un vero inganno di prospettiva.

Occorre quindi vedere le cose dall'alta, veramente da grandi altezze più che avere memoria per accorgersi che non ci troviamo di fronte a una vera molteplicità poichè invece trattasi dell'illusione della moltelicità ossia della ripetizione che si ripete sempre uguale a se stessa nella sostanza malgrado le apparenze poichè lo scenario storico che ci si presenta in verità è quello di nuove versioni della ripetizione: è proprio l'eterno ritorno.

La dialettica è interminabile, questa è la verità come è interminabile la psicoanalisi che anch'essa è un procedimento dialettico escludendo ovviamente la psicoanalisi allo stato dell'arte che non è già più dialettica ma dialogo.

Si nasce, si ripete una versione della ripetizione che tutti ci accomuna e poi si muore credendo di aver vissuto una novità: le generazioni si succedono sempre uguali a se stesse con poche varianti di poco significato.

Ora è comprensibile che per arrivare a capire "la ripetizione" ci sia voluto un bel po' di tempo e allora quella ripetizione se aveva questo di scopo era ancora comunque una ripetizione significativa ma nel momento in cui almeno un esemplare della specie e quindi della vita tutta, l'ha capito, in quel momento è tutta la specie e la vita tutta universale che l'ha capito proprio come nel momento in cui, giusto per fare un parallelo esemplificativo, Guglielmo Marconi inventa la radio è tutta la specie che ne beneficia e non c'è bisogno che poi ognuno se la reinventi individualmente per sè.

Oggi proseguire come se questo non fosse mai avvenuto, come non si fosse capito, è pura follia: oggi la dialettica è follia, follia ragionevole beninteso ma follia, ripetizione non più sensata ma insensata ovvero senza più alcuna direzione visto che la direzione era proprio consapevolizzarsi che giunti a una qualsiasi sintesi si ricomincia all'infinito il gioco della dialettica.

La dialettica è un imbroglio ed è la psicoanalisi nata proprio dalla dialettica che c'è lo ha fatto capire facendo così trapassare la vita tutta dalla dialettica interminabile al dialogo oltre ogni dialettica.

Dalla dialettica al dialogo oltre la dialettica interminabile

Nel dialogo non è che uno dei termini del dialogo è la tesi è l'altro termine è l'antitesi per cui si tratta più solo di trovare e giungere a una sintesi che poi ripete il ciclo dialettico: nel dialogo la tesi è nello stesso tempo anche la sua possibile antitesi e quindi la sintesi è già in partenza trovata e raggiunta.

Fine della dialettica, fine della storia dell'universo.

Adesso non resto più solo che ripetere, ripetere, ripetere. ripetere fino a che ci sarà ancora la forza d'inerzia della memoria e poi buona morte ma in questo caso non ci sarà più un Aldilà poichè anche l'Aldilà scompare nel momento in cui nasce l'Oltre: anche nell'Aldilà infatti si ripete.

Oltre la dialettica dunque, oltre il regno della ripetizione.

Lo scenario storico attuale

La vita è finita e c'è più solo la vita alla più alta potenza: la vita come non è mai stata nel regno della ripetizione infinita.

La vita che non fa più storia, la vita vera è già emigrata oltre la storia: un nuovo divenire oltre la storia in un infinito presente senza passato e senza futuro oltre lo spazio-tempo e quindi oltre la massa sia che sia massa materiale che immateriale.

La dialettica ormai altro non è che la società dello spettacolo, e lo spettacolo è lo spettacolo della ripetizione che si ripete fino alla consumazione della memoria e della forza d'inerzia ad essa legata che ancora permette il suo ripetersi.

"Il finito proprio perchè finito non può finire mai ma può solo scomparire tuttavia quando scompare, scompare in assoluto." (Silvia Montefoschi)

"E le cose di prima non sono mai state"

(Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia che rivede e corregge la vecchia apocalisse del solo Giovanni Evangelista che invece si limitava a dire " E le cose di prima sono passate")


La realtà ontologica della relazione

Ci si potrebbe chiedere a questo punto perchè la realtà è fatta così e la risposta è semplice:

Perchè "in principio era la relazione": ecco perchè le cose funzionano così e non diversamente.

La relazione, i due termini dell'unico Principio Dialogico che era già prima ancora del Principio Cosmico (il tabù universale dell'incesto simbolico): coloro che erano, che sono e che sempre saranno la vita alla più alta potenza come non si è mai vista nel Principio Cosmico ossia nella storia.


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