L'immortale
Profondamente ebreo ma anche di cultura greca.
Testimone diretto degli eventi legati alla comunità del Rabbi Jeschua di Nazareth
e suo allievo più affine,
rilegge
e sul finire della sua vita terrena
riscrive,
alla luce di quella esperienza incancellabile
e dopo anni di riflessioni,
il primo libro della Thora, il Genesi,
dove in parallelo alle riflessioni sull'Archè che sono all'origine della riflessione filosofica in Asia Minore,
centrale appare una nuova visione teologica: il Pensiero Vivente come Archè (Logos).
Le sette chiese dell'Asia Minore, i giovannei,
sono la sua eredità lasciata sulla terra
ma egli, l'immortale, è rimasto Presenza incancellabile:
"καὶ ἡ σκοτία
αὐτὸ οὐ κατέλαβεν."
(Giovanni 1,1-5)
"E le tenebre non sono ancora mai riuscite
ad offuscare in maniera definitiva
questa luce del Logos che era in principio."
(Giovanni 1,1-5)