L'uovo e lo spermatozoo

Da LogicaUnitaria.

L’uovo è prima dello spermatozoo, il femminile prima del maschile: questo documento consta di 25 pagine, l’autore è Silvia Montefoschi laureatasi in Biologia e ricercatrice in Genetica approdata in seguito alla psicoanalisi per l’esercizio della quale ha dovuto laurearsi necessariamente anche in medicina.

Questo documento risulta ancora inedito e forse verrà pubblicato nella sua integralità credo in uno dei cinque volumi che costituiscono le “Opere Complete di Silvia Montefoschi” Zephyro Edizioni.

Io ne ho una copia regalatami dalla stessa Silvia Montefoschi.

La data del lavoro è 4 aprile 1987.



LETTERA SUI MITOCONDRI

I mitocondri e la dissoluzione del sistema di conoscenza dell’uomo e, con esso, di quello dell’intero universo.

In un messaggio giuntomi nel sonno, così è detto :


“Giampietro ed io guardiamo un uomo e una donna, che siamo ancora noi, i quali si guardano negli occhi comunicando con la tensione del pensiero che è tutt’uno con la tensione erotica.

Comprendiamo che è proprio grazie a questo reciproco guardarsi che i mitocondri vedono se stessi e si fanno parola e, che proprio in questa nuova parola il citoplasma, il corpo, il femminile dice di sé.

Contemporaneamente a questa comprensione si fa evidente la seguente immagine:

(Nota di redazione: mi scuso se manca l’immagine ma dovrei prima scannerizzarla e quindi ci vorrà un po’ di tempo prima di pubblicarla qui. E’ comunque un disegno di una cellula con il nucleo e i mitocondri attorno al nucleo della cellula)

Sempre nel sogno, in questa immagine si svela il significato dei ripetuti messaggi onirici che ci stanno raggiungendo e nei quali si dice della necessità del manifestarsi dei mitocondri, alla luce della riflessione dell’uomo e ciò, mentre Giampietro e io ne parliamo, con meraviglia ed entusiasmo come di una verità scientifica indubitabile.

Mi sveglio con la mente già traversata da pensieri al riguardo, come fossero proprio gli stessi che mi erano venuti durante il sonno, ma che non ero riuscita a fermare.

Il primo pensiero è il seguente.

I mitocondri, alla loro origine, sono le prime informazioni della dinamica del sistema conoscenza del SRI (ndr: Soggetto Riflessivo Individuale), nella sua forma plurielementare, che sa di sé come tale (come è appunto il vivente che si percepisce come un tutto organico distinto dall’ambiente) e che porta in sé il progetto di arrivare a sapere di sapere di sé ( come è appunto nell’uomo, prodotto ultimo a tutt’oggi della evoluzione del vivente stesso).

Informazioni queste , che non sono ancora ordinate in un codice, come fossero lettere sparse che non compongono ancora un alfabeto.

Di qui comincia ad articolarsi tutto un discorso.

Nelle prime forme viventi, i procarioti, dove le informazioni dell’insieme, come dinamica s’intende, si danno in ordine sparso, in quanto non si evidenzia un nucleo (come nei batteri), non vi è neppure differenziazione strutturale delle parti in rapporto ad una differenziazione funzionale delle stesse e il sistema svolge tutte le funzioni essenziali al suo mantenimento e alla sua riproduzione in maniera uniforme; il che sta a dire che manca nel sistema una visione unitaria dell’insieme in cui le tante informazioni si ordinino in una struttura organica: un disegno.

Avviene, in un dato momento dell’evoluzione, che in una di queste cellule promordiali, alcune informazioni disordinatamente sparse si concentrano formando un disegno dell’insieme al centro dell’insieme stesso; ovverossia le lettere, che si davano in ordine sparso, compongono un alfabeto.

Si forma qui il primo codice di informazione: il nucleo della prima cellula eucariota, la quale però trapassa, nello stesso istante, nella prima cellula uovo, la quale a sua volta dà nascita al primo spermatozoo.

Infatti, il primo codice di informazione, per mantenersi tale, deve immediatamente guardare a se stesso e perciò separa da sé il punto di riflessione dal quale esso viene riflesso, creando nel contempo il nucleo dell’uovo e quello dello spermatozoo che lo riflette. E’ proprio grazie a quest ariflessione che il nucleo dell’uovo, vedendosi come un tutto, si delimita distinguendosi dall’ambiente circostante, ch viene a costituire il citoplasma.

Avviene così che, mentre il codice di informazioni viene separato dalla restante sostanza cellulare (e ciò soltanto nelle cellule uovo, perchè lo spermatozoo non ha citoplasma), in quest’ultima rimangono, ancora in ordine sparso, quelle informazioni non entrate a far parte del disegno, come lettere rimaste fuori dall’alfabeto: queste lettere sono, appunto, i mitocondri.

L’uovo è dunque prima dello spermatozoo; il femminile prima del maschile.

Questa visione, del resto, ci è stata presentata dall’Essere in quel suo dirsi pre-riflessivo che noi chiamiamo mitico (come nel mito della nascita del mondo dall’uovo cosmico); visione questa che è stata poi sostituita da quella rovesciata, che ancora l’Essere ha avuto di se stesso dal punto di vista della riflessione su di sé, e che coincidendo con la visione che il soggetto umano ha di sé quale soggetto riflessivo individuale, ci si è presentata come il dirsi veritiero (come quello del racconto biblico dove è l’occhio di Dio che crea il mondo).

Sembra proprio che da un punto di vista ancora più elevato, quello del soggetto super-riflessivo, che l’Essere ha oggi in noi raggiunto, la visione torni a rovesciarsi nuovamente e che ci si stia facendo evidente che, all’origine della riproduzione sessuale delle forme viventi già note (evento questo che ci si presenta lungo il processo evolutivo dell’Essere come l’inizio di una nuova era), si ripete l’evento che dette inizio all’universo.

Nella Cabala si dice che En-Sof, l’essere infinito e inconoscibile, si definì conoscendosi quando, dopo aver concentrato in un punto le conoscenze che in lui si davano sparse e non conoscenti se stesse e, pertanto di qualità femminile, saltò su se stesso, si vide e, riconoscendosi

nell’ordine che si era così creato e che egli stesso rifletteva, fece di esso l’ordinamento dell’universo al di fuori del quale erano, però, restate tutte le altre conoscenze che non erano entrate nella sua visione.

In “il principio cosmico” (ndr: Silvia Montefoschi, 1987) si dice che, prima che l’Essere si manifestasse a se stesso, allontanandosi esplosivamente da sé nel punto singolare; in esso, quale potenzialità a conoscersi di una tensione conoscitiva, si davano, sempre potenzialmente, tante conoscenze nelle quali il conoscente e il conosciuto aderivano l’un l’altro, e che fu quando i due termini del processo conoscitivo si concentrarono in un punto dove un solo conoscente si separò da un solo conosciuto, che si spalncò lo spazio cosmico.

Ma essendo l’Essere infinito, le potenzialità conoscenze di sè che si davano in esso, non potevano venir esaurite nel punto singolare e sono, pertanto, restate fuori del limite ch eha definito il cosmo. Alla luce di questa omologia il discorso continua così ad articolarsi.

[...]

(Silvia Montefoschi, “Lettera sui mitocondri”, 1987)



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