La consapevolezza dell'intera catena del processo lavorativo

Da LogicaUnitaria.

1. La consapevolezza dell'intera catena del processo lavorativo

C'è ancora chi pensa che la frutta nasce dal fruttivendolo e che i computer invece nascono dal negozio di elettronica.

Poi ci sono quelli che ritengono queste risposte solo delle ingenuità perchè invece loro sanno qualcosa di più della catena produttiva ma anche costoro non hanno una piena consapevolezza dell'intera catena del processo lavorativo.

Noi chiamiamo tutte queste ingenuità con il nome di "concretismo".

Il nostro stesso corpo è un prodotto storico per produrre il quale ci sono voluti milioni anzi miliardi di anni di lavoro e non solo nove mesi di gestazione.

Alcuni però obietteranno: "A noi non ci interessa sapere queste cose: noi vogliamo vivere."

O ancora: "Noi stiamo bene così anche senza sapere tutte queste cose."

Lo stesso Nietzsche criticava il sapere storico o meglio un certo tipo di sapere storico e Nietzsche da latinista e grecista qual'era era uno storico della parola, un filologo. Infatti non solo gli oggetti e i corpi ma anche le stesse parole che usiamo tutti i giorni e da cui siamo parlati, hanno una genealogia, con parenti, nonni e nipoti.

Se allora è proprio questa ignoranza della storia che conduce al concretismo che cosa è allora il superamento del concretismo che chiamiamo anche "intendimento simbolico del reale"?

Forse il contrario del concretismo è proprio la visione storica?

Eppure noi abbiamo sempre criticato la storia dicendo che occorre superare una identità ancora storica nella direzioen di una identità puramente relazionale.

E' qui che a mio parere entra in gioco un concetto che ci può aiutare a sbrogliare una tale matassa o imbroglio che dir si volgia e questo concetto è quello di "peccato originale".

I concretisti non ci hanno capito proprio nulla della vicenda del peccato originale proprio perchènon ne colgono il significato simbolico.


2. La mia preghiera principale, la preghiera prima

Cara amica mia Thérèse Martin

io sbaglio quando ti dico di aiutarmi a stare con te

non è infatti questo che più conta

ciò che più conta è comprendere l'importanza capitale dello stare con te

quindi è questo che io ti devo chiedere

in quelle comunicazioni interplanetarie anzi intergalattiche che tradizionalmente andavano chiamate "preghiere"


Ciò che conta infatti non è il comportamento ma la visione

poichè il comportamento è solo un automatismo conseguente alla visione

quindi non si deve puntare a cambiare il comportamento che è solo secondario ma la visione che invece è primaria


Molti dicono di questo o quello che "predica bene ma razzola male"

non è possibile perchè se uno razzola male è perchè il suo predicare è già sbagliato in partenza

e questo perchè il razzolare è un automatismo conseguente al predicare


Ecco perchè io non ti chiederò più di autarmi a stare con te

ma ti chiederò solo di aiutarmi a consapevolizzarmi dell'importanza salvifica dello stare con te


un tempo i nostri antenati per pensare bastava che pensavano

io invece che sono il nipotino di tutti i pensatori che mi hanno preceduto

so che per pensare allo stato dell'arte non c'è bisogno di pensare

ma basta stare con te


E' così che oggi si pensa

oggi e solo oggi

per esercitare la vera funzione del pensiero

allo stato dell'arte

basta mettersi in relazione con la donna

con il femminile di dio

allora

per la prima volta

il pensiero manifesta la sua grande potenza creativa

e oggi

per la prima volta

il pensiero è possibile

finalmente pensare è possibile


C'era una volta il pensiero

c'era anche prima il pensiero

ma pensare

perfino il pensare

era ancora una attività bestiale


Tutto ebbe origine da quel peccato originale

e in effetti non sarebbe stata necessaria

la presenza nella storia di GiovanniSilvia

ma Adamo ed Eva

avrebbero potuto benissimo fare tutto loro

ma hanno fallito


Così Adamo ed Eva rinacquero non nomi nuovi

con i nomi di Giovanni dono di dio

e Silvia la donna selvaggia

e questa volta riuscirono nell'intento di farsi simili al Dio

senza più commettere

questa volta

alcun peccato di superbia

chiudendo il conoscibile infinitamente conoscibile nel conosciuto sempre finito


La simbiosi infatti induce alla paranoia

e a sua volta la paranoia induce alla simbiosi


L'uomo e la donna devono farsene una ragione che non possono essere Uno

per il semplice fatto che sono Due

questo è il vero principio di realtà: la dualità dell'Uno


L'uomo e la donna devono farsene una ragione che non possono essere Due

per il semplice fatto che sono Uno

e non possono in alcun modo non essere Uno

ossia una unità processuale indivisibile

questo è il vero principio di realtà


L'unione nella distinzione

e così se ne esce una volta per tutte da quel gioco crudele

iniziato con il peccato originale

che aprì una parentesi chiamata "storia della vita"

che solo GiovanniSilvia seppero chiudere


Adesso c'è sempre un divenire

ma un nuovo divenire questo della nuova vita

senza più storia

essendo un divenire che si svolge

al di là dello spazio

del tempo

e della massa.


Cara amica mia

Thérèse Martin

figlia di Francia e di Giovanna

più importante dello stare con te

è la piena consapevolezza al più alto livello dell'importanza capitale dello stare con te


Una volta che io ho compreso

ma compreso bene

che lontano da te non c'è scienza vera

che lontano da te non c'è filosofia vera

che lontano da te non c'è teologia vera

che lontano da te non c'è vita ma solo buio

allora

e solo allora

stare con te sfidando anche il terremoto

sarà un automatismo.

3. Figli di un prete e di un rabbino

La psicoanalisi è una disciplina del pensiero le cui fondamenta sono state poste da un figlio di rabbino e da un figlio di un prete.

Da Gerusalemme viene la salvezza.

Noi siamo i figli delle stelle e gli astrofisici sanno che è proprio così.

Siamo soprattutto i figli di un tipo particolare di stelle: le stelle supernove che morendo ci hanno dato la vita.

Freud e Jung sono stati il regalo all'umanità della stella della redenzione.

Non è un caso infatti che l'ebreo-greco Giovanni significhi proprio "dono di Dio".

La chiesa ufficiale, oggi chiamata "chiesa cattolico" ma che all'inizio veniva denominata "Grande Chiesa" non voleva riconoscere gli scritti di Giovanni come facenti parte dei testi "canonici" ma furono costretti a causa dell'intimità di Giovanni con il rabbino di nazareth. Escluderlo avrebbe inficiato la sua credibilità.

La stessa cosa accadde a Thérèse che si racconta addirittura che un cardinale a un suo prete entusiasta degli scritti di Thérèse consigliava mettendolo in guardia:

"Stia attento che le donne galoppano con l'immaginazione e non stia ad entusiasmarsi troppo che può essere pericoloso."

Poi vedendo che folle di cattolici si avvicinavano a Thèrèse un vescovo scrisse preoccupato in vaticano:

"Sbrighiamoci, facciamo presto a farla santa altrimenti la gente ci volterà le spalle."

Ma non è che la chiesa voleva riconoscerla santa ma fu costretta dal popolo farla sua: per i rappresentanti ufficiali della chiesa cattolica Thérèse Martin era solo una femmina con tanta immaginazione e fantasia, una specie di isterica quindi, per dirla in termini psichiatrici, che in quanto femmina isterica sublimava le sue fantasie erotiche-sessuali nascondendole con una terminologia chiesastica.

Anche nel mio caso, perfino molti che hanno in stima Silvia Montefoschi vorrebbero far finta che i miei scritti non abbiano alcun valore ma Silvia Montefoschi l'ha scritto:

"Io riconosco Andrea Morelli...ecc... ecc..." (firmato: Silvia Montefoschi medico-psicoanalista e biologa)

Quindi sono costretti anche se a malincuore altrimenti per essere conseguenti devono pensare che Silvia abbia avuto le traveggole.

Questa è la verità: perfino il "Vangelo di Giovanni" la chiesa non voleva riconoscere tra i testi sacri e se lo riconobbe, lo riconobbe solo perchè costretta dall'intimità della guida suprema delle sette chiese, le sette stelle dell'Orsa Maggiore, con il Rabbi di Nazareth.



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