La forza gravitazionale
La fisica ci insegna che le forze universali sono quattro ma ho sempre pensato che è la forza gravitazionale quella che ci può aiutare a capire qualcosa di più dei misteri dell'universo e soprattutto del modo di funzionare del Pensiero a partire dalla "mela di Newton" che guardacaso è anche il "frutto proibito dell'antropogonia del racconto biblico" e del resto Isaac Newton oltre che un grande scienziato era anche un profondo conoscitore del racconto biblico e un esegeta dell'apocalisse giovannea, anzi Newton si considerava principalmente un teologo e secondariamente anche uno scienziato.
Nel brano che segue la biologa e psicoanalista Silvia Montefoschi usa il termine di "metafora scientifica" per indicare la cosiddetta "scienza ufficiale" che perçei èsolo un "racconto" un racconto sceintifico per distinguerlo da quell'altro racconto che è il "racconto biblico" poichè considera scienza vera solo la psicoanalisi in quanto solo la psicoanalisi usa il liguaggio della riflessione che è il linguaggio della vera scienza. Lo scienziato infatti non si considera parte dell'esperimento o comunque dell'osservazione per cui è ancora il vecchio soggetto conoscente coem altro da quanto conosce ossia come altro dal conosciuto.
Storia dell’energia (pensante): la forza gravitazionale
"[...] con la scomparsa dell’anti-materia e la materializzazione di tutte le particelle presenti nell’universo, l’accelerazione ancora esponenziale della tensione conoscitiva in fuga subisce questa volta una grave frenata perchè ad essa si contrappone la forza di attrazione tra le particelle stesse, nelle quali la tensione è stata fermata, e che si manifesta all’interno di tutto lo spazio cosmico come una forza universale: la ‘gravità’ che, stando anche alla metafora scientifica, è la prima a differenziarsi dall’unica forza originaria."
(Silvia Montefoschi, “Il principio cosmico o del tabù dell’incesto – Storia della preistoria del verbo”, 1987, pag.185)
